Germogliatore: come usarlo

germogliatore elettrico

Avete mai avuto in casa un germogliatore o vi state chiedendo se vale la pena di comprarlo? Vediamo assieme come funziona e in quali occasioni può risultare un aggeggio utile. Siamo nel settore dell’autoproduzione alimentare, cerchiamo di scoprire se fa al caso nostro.



Germogliatore: cosa è

Se vogliamo immaginare di cosa si tratta, stiamo parlando di fatto di un contenitore che può essere sia di plastica che di terracotta, l’importante è che abbia lo spazio per lasciarci riporre i semi da fare germogliare.

Uno di questi contenitori può essere utilizzato per germogli di diverso tipo, non ne serve uno diverso ogni volta. C’è chi lo usa per quelli di trifoglio, di soia, di rucola, chi ci inserisce fagioli azuki, germogli di fagioli mung, erba medica e tanto altro ancora. La cosa buona è che non è necessario essere degli esperti coltivatori o avere il pollice verde per utilizzare un germogliatore che non occupa nemmeno un grande spazio.

Nulla ha a che fare con una serra dove fare autoproduzione alimentare, qui siamo su un’altra scala e non coltiviamo frutta e verdura ma germogli, alimenti ritenuti estremamente pregiati dal punto di vista nutritivo, avendo un notevole contenuto vitaminico e di sali minerali. Pur essendo così preziosi dal punto di vista nutritivo, i germogli non costano poi tanto, quindi acquistare un germogliatore risulta un modo economico di fare il pieno di salute.

Potete provare e vedere come va, se vi piace, se vi trovate bene. I vantaggi sono chiari: occupa poco spazio, rene bene in termini di germogli e non è affatto difficile da utilizzare. Certo si può vivere anche senza germogliatore, magari optando per altri procedimenti di germogliazione casalinga, come il metodo dei vasetti o il piatto con garza.

Germogliatore: come usarlo

Avete deciso di dare una possibilità al germogliatore? Bene, allora vediamo nella pratica come sfruttarlo al meglio. Teniamo in ammollo i germogli per una notte, aspettiamo la mattina successiva per disporli sul germogliatore che va posizionato non in sintonia con il nostro arredo ma in un posto in cui riceva luce ma in cui i raggi del sole non lo colpiscano troppo direttamente. Se avete un mobile vicino alla finestra, oppure direttamente il davanzale, vanno benissimo, la cosa importante è che non ci sia sotto il calorifero che danneggerebbe la germogliazione.

Per inaugurare il nostro germogliatore prendiamo dei germogli di trifoglio e vediamo giorno per giorno come procedere. Il primo è quello della posa, in cui mettiamo i germogli nella loro sede badando di non esagerare con l’acqua ma di lasciarli sempre umidi. La quantità di acqua richiesta può variare di germoglio in germoglio, nel nostro caso possiamo usare uno spruzzino alla sera del primo giorno per non rischiare di far ammuffire il nostro trifoglio.

Nella notte tra il primo e il secondo giorno molto probabilmente i semi si sono spaccati e ora stanno cominciando a germogliare. Il secondo giorni quindi possiamo aumentare le dosi di acqua ma solo leggermente, fornendo al nostro trifoglio una tazzina di caffè la mattina e una la sera. Attenzione a far sempre scolare l’acqua che man mano si accumula nella vaschetta inferiore per evitare ristagno, invece di buttarla, però, conserviamola per innaffiare delle altre piante visto che è ricca di sali minerali e di vitamine.

Arrivati al terzo giorno finalmente nel nostro germogliatore vedremo qualcosa di verde: i germogli di trifoglio stanno germogliando! Potete guardarli con soddisfazione ma anche notando che non tutti si sviluppano nello stesso modo, di solito quelli sul ripiano superiore, quindi più esposti alla luce, crescono più in fretta. Nulla di grave, basta invertire la posizione dei vari ripiani ogni tanto.

Durante i mesi caldi proprio quando questi germogli cominciano a spuntare, vengono attaccati dagli insetti, ecco perché sarà molto utile proteggerli con una piccola garza che allontana gli intrusi senza soffocare il nostro trifoglio.

Il quarto giorno è il giorno della pazienza, perché vedrete i germogli pronti ma non sarà ancora il momento di coglierli ed utilizzarli. Pregustateli e aspettate il quinto giorno quando saranno ufficialmente pronti.

Ora possiamo assaggiarli, di solito si consumano crudi, sono buoni e sono ricchi di proprietà nutritive che da cotti non restano uguali. I germogli di trifoglio possono essere inseriti nelle insalate oppure cosparsi su una bruschetta, possiamo usarli per “condire” una fetta di pane imburrata oppure per insaporire una minestra. Utilizzateli come credete, anche con un po’ di fantasia, ma utilizzateli il quinto giorno levandoli in tempo dal germogliatore perché dal sesto giorno in poi i germogli possono continuare a crescere ma vanno a perdere le sostanze nutritive diventano oltretutto anche poco commestibili.

Non è difficile, basta organizzarsi per consumarli in vari modi tenendo conto che possono essere conservati altri 4/5 giorni in frigorifero. Non provate a congelarli, però, perché non serve visto che intatte le loro proprietà anche fuori dal germogliatore.

Germogliatore: elettrico

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Germogliatore: professionale

Germogliatore: professionale

In alternativa potete provare questo modello in terracotta da 39 euro, sempre acquistabile su Amazon.

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Pubblicato da Marta Abbà il 25 Dicembre 2018