Germogli di grano: come si fanno, dove si comprano, proprietà, controindicazioni e ricette. Tutte le informazioni utili sui germogli di grano.
I germogli di grano sono popolari per l’elevato contenuto di vitamina E. Si producono a partire dal grano, Triticum, sono utili all’organismo e buoni in cucina.
Il grano è ricco di sali minerali, fibra alimentare e vitamine: apporta vitamina E, vitamine B1, A, e B6. Tra i sali minerali, presenta un’elevata percentuale di manganese. Il manganese è un minerale basilare per la sintesi del DNA e per contrastare i radicali liberi.
Il grano è anche l’alimento più coltivato al mondo: è usato per l’alimentazione umana e quella animale. Per l’alimentazione umana si usa per preparare pane, dolci, paste, cracker, biscotti… ma anche liquori, birra e olio. E’ chiara l’importanza alimentare del grano. Purtroppo la sua forma più diffusa è anche quella più povera in termini nutrizionali: la farina.
Per tutte le informazioni nutrizionali sulla farina vi rimando alla mia guida come fare la farina in casa.
A mantenere intatte le proprietà nutrizionali del grano sono i suoi germogli, teneri e saporiti.
I germogli sono costituiti da ciò che resta del seme e dal cotiledone, cioè la prima foglia (finta foglia) della pianta in formazione.
La compresenza di proteine, carboidrati e una forte quantità di sali minerali e vitamine, rende il germoglio di grano un buon alimento per chi pratica sport.
Mentre nel seme (e quindi nelle farine) si trovano forti quantità di glutine, nei germogli si rilevano solo tracce.
Per la coltivazione dei germogli di grano valgono le stesse regole viste per quelli di soia gialla e soia verde. Potete leggere le istruzioni nell’articolo dedicato ai “germogli di soia” e dare un’occhiata al libro consigliato a fine pagina.
Per quanto riguarda gli impieghi in cucina, si possono consumare sia cotti che crudi. Per il consumo crudo, potete aggiungerli a:
Germogli di grano, come cucinarli? Se vi state chiedendo come cucinare i germogli grano, non dovete perdere molto tempo. I metodi di cottura più indicati sono al vapore o saltati velocemente in padella.
Tutti i germogli, compresi quelli di grano, vanno consumati freschi, meglio ancora se appena raccolti.
Il grano è un alimento molto conosciuto e consumato in ogni forma. Quando la germinazione è interrotta dopo 3 – 5 giorni (a seconda della temperatura e delle condizioni di crescita), si parla di germogli di grano.
Se la germinazione non viene interrotta, dopo una settimana, si otterrà l’altrettanto famosa erba di grano. L’erba di grano va consumata in frullati di verdure, estratti, centrifugati… Per tutte le informazioni: erba di grano.
Quelli di grano sono tra i germogli da mangiare più comuni ma non sono di certo gli unici. I germogli da mangiare più popolari per proprietà e utilizzi in cucina sono:
Per approfondire il tema della coltivazione dei germogli e soprattutto per conoscerne le proprietà nutrizionali, sono disponibili diversi manuali.
Tra i testi più completi vi segnalo quello della crudista Ann Wigmore che mette in evidenza le proprietà e i principi attivi dei germogli. Questi preziosi vegetali, infatti, sembrano avere un forte impatto sulla salute: aiuterebbero a prevenire e combattere il cancro, rallenterebbero l’invecchiamento e sarebbero anche utili nella dieta ipocalorica per la riduzione del peso corporeo.
Il libro è molto utile anche per le tabelle nutrizionali, le pratiche di germinazione casalinghe e soprattutto per le ricette. Per tutte le informazioni sul testo citato vi rimandiamo alla pagina ufficiale: Germogli. Come coltivarli. Ricette, proprietà e benefici. Il libro si compra su Amazon al prezzo di 5,02 euro con spese di spedizione gratuite.
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