Federbeton, la cattura della CO2 leva chiave per la decarbonizzazione

Decarbonizzare l’industria del cemento è un passo imprescindibile per garantire infrastrutture e opere sostenibili, senza compromettere la qualitò del prodotto Made in Italy. Tuttavia, nonostante ci siano diverse leve immediatamente attuabili, il cammino da percorrere è ancora lungo. L’impegno del settore non è sufficiente; è necessaria una coerenza nelle normative a livello nazionale per rendere la neutralità carbonica un obiettivo concreto. Queste le parole di Margherita Galli, Responsabile Ambiente e Sviluppo Sostenibile di Federbeton, durante l’evento “Zero Carbon Technology Pathways – Report 2024” tenutosi presso il Politecnico di Milano.

“Una delle leve fondamentali per la decarbonizzazione del settore è la cattura della CO2, la quale affronta il 60-70% delle emissioni dirette derivanti dai processi chimici utilizzati – ha dichiarato Galli –. Si tratta di una tecnologia essenziale, ma richiede investimenti significativi e tempi di attuazione più lunghi rispetto ad altre soluzioni.”

Nel breve e medio termine, è essenziale sfruttare soluzioni già disponibili, come l’impiego di combustibili alternativi provenienti da rifiuti non riciclabili né riutilizzabili. È cruciale intervenire a livello normativo e culturale: l’uso di combustibili alternativi nel processo di produzione del cemento riduce il conferimento in discarica, l’incenerimento o l’esportazione all’estero, applicando i principi dell’economia circolare e producendo effetti positivi sulle emissioni, senza compromettere la qualità e le prestazioni del materiale. Galli ha continuato: “Mentre in alcuni paesi europei la sostituzione di combustibili fossili supera il 70%, in Italia si limita al 25,5%. Questo divario non è causato da barriere tecnologiche, ma da procedure amministrative complesse e incerte nei tempi. Rendere uniforme l’applicazione di semplificazioni amministrative a livello nazionale contribuirebbe alla decarbonizzazione di un settore che impiega oltre 35.000 lavoratori in Italia”, ha concluso Galli.