Cosa mangiare per proteggere le mani dal freddo

Cosa mangiare per proteggere

Pensiamo alla crema da mettere e dai guanti da indossare ma non a cosa mangiare per proteggere le mani dal freddo. Ci avete ma fatto caso? Eppure anche proteggere la pelle dall’interno e aiutarla a restare ben idratata e irrorata è essenziale se si desidera affrontare l’inverno indomiti ed uscirne con mani vellutate. Scopriamo quindi gli ingredienti che a tavola non devono mancare, e non solo per il bene delle nostre mani, quando le temperature scendono



Cosa mangiare per proteggere le mani dal freddo: consigli

Le mani sono una delle parti del corpo che maggiormente sente l’arrivo dell’inverno e si può proteggere di meno. E’ vero che ci sono i guanti ma molto spesso siamo costretti a toglierli per compiere alcune azioni quotidiane e la pelle delle nostre estremità superiori è costretta a stare al freddo. Per preservare la bellezza delle nostre mani dobbiamo abbondare con cibi che si rivelano ricchi di vitamina C. E’ essenziale per fare sì che le pareti dei vasi sanguigni restino elastiche e che la circolazione del sangue prosegua indenne. Non è poi così difficile seguire questa indicazione perché la stagione autunnale e quella invernale ci regalano prodotti interessanti direttamente da cogliere e mangiare.

Penso ad esempio a frutti come agrumi e kiwi e verdure come broccoli, cavoli di ogni genere, patate e spinaci. Possiamo completare la dose di vitamina C che assumiamo a tavola con centrifugati di frutta e verdura diluiti con acqua che possono essere arricchiti di vitamina C con gli ingredienti giusti: arance, mela, kiwi e zenzero. Non scordiamoci infatti che anche se sudiamo meno in inverno, dobbiamo continuare a idratarci, anche per il bene delle nostre mani.

Un altro elemento che non deve mancare nelle tavole d’autunno e di inverno è lo zinco da cercare in piatti di pesce e di carne. Chi segue una dieta vegetariana può fare il pieno di questo sale minerale mangiando germe di grano, noci, latte e derivati, tuorlo d’uovo e legumi.

Cosa mangiare per proteggere le mani dal freddo: ricette con broccoli

I broccoli sono tra le cose da mangiare per proteggere le mani in inverno, proviamo a cucinarli in maniera invitante in modo che piacciano anche a chi non li ama particolarmente. Vediamo come preparare l’hummus di broccoli e i broccoli fritti.

Per preparare il primo piatto citato prendiamo spunto dall’antica ricetta a base di ceci, aglio, limone e sesamo, originaria del Medio Oriente e la personalizziamo. E’ davvero semplice da preparare e versatile da utilizzare. Puliamo e lessiamo le cimette di broccolo per 15 minuti, nel frattempo frulliamo uno spicchio d’aglio assieme a un cucchiaio di tahina, succo di limone, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Aggiungiamo i broccoli e aggiungiamo ceci lessati per ammorbidire il sapore. Otterremo una crema che può essere spalmata sul pane o sulle verdure ma può diventare un accompagnamento a carne, e pesce e verdure.

Cosa mangiare per proteggere

I broccoli fritti, sì, sono fritti, ma sono gustosi e mantengono le proprietà che servono per le nostre mani. Scottiamoli in acqua bollente, scoliamoli e passiamoli nella pastella, cima per cima. Se non vogliamo usare la pastella possiamo infarinare ogni pezzetto e poi immergerlo in una ciotola piena di uova e poi passarlo nel pangrattato. Poi, si frigge!

Cosa mangiare per proteggere le mani dal freddo: ricette con cavoli

Proprio come i broccoli, anche i cavoli si possono trasformare in ingredienti straordinari, nonostante a prima vista molti storcano il naso. Questi due piatti sono più difficili ma anche più raffinati dei precedenti: zuppa di cavolo e cozze, perfetta per l’inverno, e rigatoni con crema di cavolo e toma. Due primi golosissimi oltre che molto sani.
Partiamo dalla zuppa per cui servono cozze, cavolo nero, scalogno, fagioli cannellini, crostini di pane tostato e olio extravergine d’oliva. Laviamo e puliamo il cavolo nero separando le foglie dal gambo duro per lessarle in acqua bollente salata per circa un quarto d’ora. Laviamo anche le cozze, guscio compreso. Facciamo rosolare un po’ di scalogno con l’olio in una padella bassa e uniamo le cozze facendole così cuocere a fuoco vivace finché non si saranno schiuse. Prendiamo i fagioli e facciamoli scolare, recuperiamo il cavolo lessato e mettiamo le cozze in una ciotola conservando sul fuoco la casseruola con il fondo di cottura. Lì dobbiamo far stufare il cavolo e i fagioli cannellini che prenderanno sapore. Ora possiamo servire in ogni piatto un fondo di verdure e sopra le cozze condendo con un filo di olio e crostini tostati.

Il secondo primo piatto sono i classici rigatoni ma con un sugo originale al cavolo cappuccio e toma. Procuriamoci anche foglie di alloro e di sedano. Mettiamo il cavolo cappuccio ben tagliato in una casseruola con 150 g di acqua e 2 foglie di alloro, facciamolo cuocere per un quarto d’ora condito con olio. In una pentola facciamo bollire dell’acqua e buttiamo la pasta, nel frattempo tagliamo la toma a pezzettini piccoli e mescoliamola con il cavolo cotto fino a frullarli , diluendo con un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, uno di olio e un ciuffetto di foglie di sedano. Si ottiene una crema finissima e molto delicata con cui possiamo condire la pasta, cotta al dente.

Pubblicato da Marta Abbà il 27 Settembre 2019