Come vincere la dipendenza da telefono cellulare

Come vincere la dipendenza da telefono cellulare

Oggi c’è tutta la vita nei nostri cellulari e in apparenza è difficile spiegarsi perché è necessario farne a meno, per qualche ora come minimo, ogni giorno, notte esclusa, momento in cui dovrebbero stare lontano da noi anche se questo non accade. Attenzione, questo non è un articolo contro i cellulari e nemmeno contro la tecnologia in generale ma un momento di riflessione su come vincere la dipendenza da telefono cellulare e su come un oggetto possa influenzare i nostri comportamenti, il nostro umore e a volte perfino la nostra salute.



La dipendenza da telefonino non è un’invenzione di qualche fissato che sta combattendo una crociata contro lo smartphone, è una realtà che va affrontata o meglio che va tenuta lontana perché possiamo farlo, costruendo un equilibrio tra tecnologia e disconnessione. Questo non deve provarci di qualcosa ma, anzi, regalarci del tempo in più e una maggiore libertà di pensiero e di immaginazione. Per mostrare che non si vuole consigliare a nessuno di gettare il cellulare giù dalla rupe per sempre, andiamo subito a vedere quali sono i nostri consigli.

Vincere la dipendenza da telefono cellulare con strategia

Ci verrà ormai istintivo guardare il cellulare per qualsiasi esigenza, perché lì dentro c’è tutto e così splendidamente a portata di mano. Perché rinunciare? Non rinunciamo ma cerchiamo di capire quando davvero abbiamo qualche motivo per consultarlo oppure è solo un gesto automatico. Come fosse un tic. Provate e farci caso diventare consapevoli delle ragioni dei vostri gesti. E’ un po’ come quando ci si accende una sigaretta: è una abitudine o abbiamo davvero in quel momento voglia di fumare? O, meglio ancora, come quando ci si pulisce gli occhiali, molte persone lo fanno molto più spesso del necessario, come gesto per scaricare lo stress.

Per evitare di consultare il telefonino senza ragione, in automatico, è molto utilere creare delle barriere che ci rendano difficile il farlo troppe volte. Barriere fisiche o tecnologiche. Se sappiamo di non avere bisogno del telefono per un po’, non teniamolo a portata di mano ma in un posto dove possiamo sentire se suona e basta. Facciamo in modo che lo schermo si blocchi, in modo che ogni volta sia necessario inserire un codice di sicurezza.

Questo certamente ci scoraggerà se ci viene in mente di prendere  il telefono senza un particolare motivo. Impostiamo anche le notifiche in modo funzionale e utile, non da ossessionati di perdersi qualcosa di importante in ogni secondo. In evidenza solo quelle che davvero dobbiamo notare a colpo d’occhio, come potrebbero essere quelle relative alla posta, e all’app di messaggistica, mentre quelle di alcuni social che utilizziamo solo per divertimento, non è forse necessario che compaiano troppo. Oppure utilizziamo la logica contraria, se non abbiamo voglia che il nostro cellulare ci parli di lavoro, l’importante è decidere cosa è davvero importante avere sotto gli occhi sempre e cosa no.

Come vincere la dipendenza da telefono cellulare

Vincere la dipendenza da telefono cellulare al mattino

Chi ben inizia è a metà dell’opera, si dice, e allora partiamo fin dal mattino impegnandoci a non passare le prime ore della giornata ad osservare lo schermo del cellulare come se fosse il nostro unico compagno di vita. Non è facile per chi ha come sveglia il telefono, in effetti, perché quando la si spegne è enorme la tentazione di prendersi un attimo per consultare le notifiche ricevute nella notte. Allora compriamoci una bella sveglia analogica o digitale ma che lavori autonomamente in modo da poter prendere in mano il telefono solo dopo che ci siamo presi i nostri tempi per avviare la giornata.

Costruiamo una routine del mattino che preveda dei passaggi dedicati alla cura del nostro corpo, alla nutrizione, al relax, e possibile, oppure almeno ad una buona respirazione. E un 5 minuti per stabilire le nostre priorità prima che il telefono ce ne imponga altre.

Vincere la dipendenza da telefono cellulare con metodo

Inutile illuderci di riuscire a non distrarci con il cellulare nemmeno una volta all’ora, soprattutto se siamo in contatto con i nostri amici tramite social network. Non pretendiamo troppo da noi stessi ma organizziamoci con metodo e individuiamo dei momenti specifici della giornata dedicati al “check” dei social, che siano poi però solo quelli. Ad esempio chi viaggia in treno per andare al lavoro, può dedicare una parte di viaggio a questa attività, lo stesso vale per la metropolitana. Ogni momento di attesa può diventare quello adatto per fare un check e non doverlo poi ripetere quando invece abbiamo bisogno di stare concentrati su altro.

Ad esempio su ciò che ci accade attorno. Alziamo gli occhi e ricordiamoci che la vita è da vivere e non da immortalare tramite cellulare per forza. Penso ad esempio a ciò che accade a molti concerti, in cui centinaia di persone sono più preoccupate di postare una foto del proprio cantante preferito sui social taggando l’amico invidioso, piuttosto che godersi la sua performance, che magari non avrà più l’occasione di vedere.

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Pubblicato da Marta Abbà il 19 Giugno 2019