Come prevenire l’obesità infantile

Come prevenire l’obesità infantile

Con l’arrivo del freddo il rischio obesità aumenta perché va da sé che si tende a muoversi meno e i giochi all’aperto vengono presto sostituiti da quelli al chiuso, che siano videogame o altro. Meglio quindi ribadire come prevenire l’obesità infantile per impostare al meglio la nuova stagione scolastica, e non solo. Le indicazioni da seguire sono semplici, quasi banali, in linea teorica sono scontate ma sappiamo tutti che poi nella pratica si finiscono per fare degli strappi alla regola che, uno dopo l’altro, fanno precipitare la situazione. La posta in gioco è la salute dei nostri bambini, meglio quindi non perdere il controllo del loro peso.



C’è rimedio all’obesità, sicuramente, e ci sono adulti normo peso che da piccoli sono stati obesi, ma di fatto non è banale rimettersi in forma, si fa molta meno fatica ad imparare fin da piccoli a regolarsi e ad avere uno stile di vita sano. Ci verrà poi automatico mantenerlo senza avere la percezione di fare strani sacrifici per la linea. Essere dei bambini e poi degli adolescenti normopeso conviene: si possono fare gli sport e le attività fisiche che si amano, non si deve frequentare il medico più del dovuto, non si va incontro a episodi di bullismo che spesso sono associati a problemi fisici evidenti e l’obesità, unitile mentire, lo è.

Come prevenire l’obesità infantile: consigli

  1. Mangiare assieme a tavola e cinque volte al giorno. Per un bambino la cui alimentazione spesso dipende da quella della famiglia in cui cresce, è molto importante che ci sia una certa regolarità. Il momento del pranzo e della cena, e della colazione, almeno, dovrebbero costituire anche delle occasioni per trovarci assieme a parlare, a raccontarsi la giornata, a sorridersi. I pasti dovrebbero essere intesi come momenti di condivisione a tutto tondo e non solo della pietanza del giorno, in un clima di serenità. Televisione spenta, orari regolari quanto possibile. Per le merende queste condizioni sono meno vincolanti ma è certamente meglio che il bambino non si trovi solo a farle.
  2. Evitare spuntini extra. Se abbiamo detto cinque pasti al giorno, cinque devono essere, non certo di più. Il bambino deve crescere con l’idea che non ci mangia quando si desidera ma in questi cinque momenti. Non si tratta di rigidità mentale ma di un modo per regolare la quantità di cibo ingerita e non lasciarla al caso o all’umore del giorno. Esiste la fame nervosa, ad esempio, e anche il bambino può percepirla. Se non ha una regola, può finire per esagerare e pasticciare in orari casuali.
  3. Non combattere la noia con il cibo. Capita anche agli adulti di mangiucchiare qualcosa quando non si sa come riempire il tempo ed è una pessima abitudine che se presa da piccoli è davvero difficile da cacciare. Ci sono moltissime attività alternative al mangiare con cui si può riempire un vuoto di tempo, dalla lettura di un libro ad una telefonata, fino al semplice guardarsi attorno. Ma, faccio un passo indietro, è così terribile davvero annoiarsi un po’? Non è questa la sede per discuterne ma ci sono fior di educatori che sostengono – e io concordo con loro – che la noia sia in una certa misura importante, oggi più che mai, tempo in cui dilaga la mentalità del tutto e subito. Tornando al rischio obesità, cerchiamo di non trasmettere ai bambini l’idea che se ci sia annoia, è tempo di uno spuntino
  4. Mangiare tanta frutta e verdura. Ci sono diversi trucchi per far avvicinare i bambini alla frutta e alla verdura che per tradizione non sono tra i cibi più amati. Non è poi così vero, è importante però saperli presentare in modo vincente. La frutta soprattutto, può essere un alimento goloso e accattivante, proviamo a valorizzarne il sapore ma anche il colore, solo tagliandola in modo divertente o preparando degli spiedini variegati, divertenti da mangiare a merenda. Anche a tavola, noi per primi dobbiamo dare il buon esempio e mangiare la corretta quantità di frutta e ortaggi in modo che sia per loro normale che facciano parte di un pranzo e di una cena sana.
  5. Fare attività fisica tutti insieme. Non è possibile limitare il rischio obesità solo monitorando l’alimentazione. Soprattutto per i più giovani, è essenziale l’attività fisica. Uno sport, sì, ma anche movimento quotidiano. Addio pigrizia e camminare, pedalare, passeggiare, nuotare, fare passeggiate in montagna a piedi…. organizzando escursioni e attività di gioco in movimento possiamo coinvolgere di più i bambini e non far percepire loro il movimento come un dovere. Un modo faticoso per restare in linea. Praticare attività fisica è anche molto educativo perché insegna al bambino a rapportarsi con le proprie potenzialità e i propri limiti e con quelli degli altri. Possiamo iniziare con il proporre di andare a scuola a piedi o in bici e poi con l’andare al parco a giocare assieme a degli amichetti.
  6. Non eliminare i fast food. Il no secco e assoluto non serve, anzi, spesso ha l’effetto contrario a quello voluto. Non proibiamo i fast food, quindi, non eliminiamoli dalla faccia della Terra ma facciamo in modo che siano concepiti come un extra, un luogo da visitare ogni tanto e che, se resta ogni tanto, non nuoce. E’ effettivamente così, un bambino non diventa obeso se mangiare in modo sano e regolare e una volta al mese va in un fast food.

Come prevenire l’obesità infantile

Come prevenire l’obesità infantile: decalogo

Per finire, e per lasciare un “bigino” utile per sapere come prevenire l’obesità infantile, ecco ciò che la Società Italiana di Pediatria ci consiglia. E’ un semplice e pragmatico decalogo per prevenire il rischio di sovrappeso e obesità

  • Controllare il peso e la statura con regolarità (almeno ogni sei mesi)
  • Fare cinque pasti al giorno evitando i “fuoripasto”
  • Consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura al giorno
  • Bere molta acqua limitando le bevande zuccherate
  • Ridurre i grassi a tavola, in particolare salumi, fritti, condimenti, dolci
  • Evitare di utilizzare il cibo come “premio”
  • Privilegiare il gioco all’aperto, possibilmente almeno un’ora al giorno
  • Camminare a piedi in tutte le occasioni possibili
  • Praticare uno sport con regolarità. Non importa essere campioni a tutti i costi, ma fare esercizio fisico e divertirsi
  • Limitare la “videodipendenza” durante il tempo libero: massimo 2 ore al giorno

Pubblicato da Marta Abbà il 29 Settembre 2019