Come evitare i cibi grassi

Senza stare a impazzire e mettersi a dieta ecco alcuni trucchi per rendere leggeri gli alimenti che vanno ad appesantire l’apporto calorico. Evitare i cibi grassi è possibile agendo su vari fattori.


Metodo di cottura
E’ sicuramente da evitare la frittura (anche le verdure, se fritte diventano proibite) e il soffritto, specie se il cibo viene portato a temperature elevate per un tempo prolungato. Quali alternative alla frittura?

  • Usare il forno per cucinare la carne o il pesce infarinando lievemente i cibi, ottenendo un “finto fritto”, anche aggiungendo dell’impanatura.
  • Cuocere le verdure preferibilmente a vapore: rimangono inalterati tutti i valori nutrizionali.
  • Bollire i cibi usando la pentola a pressione per ridurre i tempi di preparazione.

I condimenti
In quantità  moderata si possono aggiungere (tassativamente a crudo) olii vegetali, come olio di oliva o di semi: 10/20 grammi al giorno a causa dell’elevato contenuto calorico. Promosso l’aceto di vino o di mele mentre è da evitare quello balsamico in quanto dolcificato Da evitare burro, margarina e altri grassi animali, maionese, ketchup e simile. Il burro e la maionese possono essere sostituiti dalla ricotta o da un formaggio cremoso light.

Sostituire il sale marino con quello di sodio e potassio e anche in questo caso, ll’uso deve essere minimo; meglio ancora usare le spezie in sostituzione del sale. Basilico, origano, menta, mentuccia,  peperoncini, aglio, cipolla, timo, rosmarino, salvia, prezzemolo, alloro, oltre ad aromatizzare le pietanze contengono sostanze utili all’organismo. Anche il limone e il pomodoro costituiscono un valido ausilio nel rendere gli alimenti più appetibili, senza incrementare troppo l’apporto calorico.

Bevande gassate
A pranzo e a cena si può optare per acqua gassata con una spruzzatina d’arancia o limone. D’estate si può chiedere anche della menta, davvero fresca e rigenerante.

Distribuzione dei pasti nell’arco della giornata
L’ideale sarebbe: ore 7:30 – 8:00 prima colazione, ore 13:00 -13:30 pranzo e ore 19:30 – 20:00 cena, coricandosi intorno alle ore 22:00. Oltre ai tre pasti principali, è bene fare due merende, una a metà mattina e a metà pomeriggio e, preferibilmente, a base di carote, finocchi, poca frutta o yogurt magro.

Lo yogurt
Lo yogurt di frutta, non è esattamente un cibo magro. L’ideale per chi vuole dimagrire è quello bianco, ma non ha grande sapore. C’è una soluzione? Aggiungere nello yogurt bianco delle fettine di frutta, come mela o banana, per non rinunciare al gusto.

I panini
Si può fare un panino con del pane integrale o di grano e imbottirlo con verdure, magari grigliate e altri alimenti magri. Consigliato: un panino con melanzane grigliate, pomodori a fettine e uno strato di stracchino. Sono bandite la maionese e altre salse

In pizzeria
La pizza è un alimento completo ed equilibrato ma ha un apporto calorico rilevante, circa 700 Kcal per la classica”Napoletana” (pomodoro e mozzarella). Può essere consumata anche in una dieta ipocalorica in sostituzione di un pasto.
In questo caso utilizzare per colazione e pranzo alimenti ricchi di fibre e poveri di carboidrati e proteine (frutta e verdura).

Al ristorante
Tra i cibi più ipercalorici figurano le patatine fritte che, troppo spesso, sono accompagnate da maionese. Esse costituiscono la maggior parte dei contorni quando si è al ristorante. Ciò non significa che ogni struttura ricettiva non abbia un sostituto con dei cibi salutari. Le patate fritte sono spesso impregnatissime di olio e accompagnate dal sospetto che in quel ristorante non lo cambino tanto spesso. Meglio le patate al forno, magari aromatizzate con salvia e rosmarino.

La psicologia nella dieta

  • Si consiglia di masticare molto lentamente, aspettando almeno alcuni secondi tra una forchettata e un’altra, magari cercando di conversare piacevolmente durante l’attesa.
  • Mantenere sempre la stessa postazione, provoca meno stress emotivo.
  • Tagliare in pezzi piccoli, in modo allargato e su piatti piccoli.
  • Mangiare su piatti di colore rosso, alcuni studi dimostrano che il cervello recepisce il colore rosso come una situazione di pericolo anticipando così la sensazione di sazietà.

Photo Credits | uncappellopienodiciliege.com

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Pubblicato da Anna De Simone il 25 Aprile 2012