Avviato il censimento dei gamberi di fiume nel progetto Eco4Ticino

Nel quadro del progetto ECO4TICINO, è stato ufficialmente avviato il censimento delle popolazioni italiane del gambero di fiume Austrapotamobius pallipes, una specie di crostaceo d’acqua dolce fortemente minacciata di estinzione secondo la lista rossa della IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura).

Una specie chiave per la biodiversità del Ticino

Questo piccolo gambero è inserito nella Direttiva Habitat dell’Unione Europea ed è considerato una specie chiave del progetto transfrontaliero, finanziato dal programma Interreg VI-A Italia-Svizzera. L’obiettivo è quello di rafforzare la tutela della biodiversità lungo il corridoio ecologico del fiume Ticino, attraverso un approccio coordinato e condiviso tra Italia e Svizzera.

Una popolazione in declino

Un tempo diffuso in tutto il territorio interessato dal progetto, Austrapotamobius pallipes ha subito un costante declino. Tra le principali cause figurano le alterazioni dell’habitat — come modifiche artificiali delle sponde, inquinamento e variazioni del flusso idrico — e la diffusione di specie aliene, che spesso risultano portatrici di malattie mortali come l’afanomicosi, conosciuta anche come peste del gambero.

Censimenti notturni e monitoraggio avanzato

Dall’estate del 2025 sono iniziate le operazioni di censimento, con l’obiettivo di valutare lo stato delle popolazioni note, individuare nuovi nuclei e analizzare le zone di contatto tra le specie autoctone ed esotiche. Le attività si svolgono in orario notturno mediante l’utilizzo di fari, seguendo un protocollo tecnico condiviso tra i partner italiani e svizzeri per garantire coerenza nei dati raccolti.

I primi risultati e le prospettive future

Le prime indagini condotte dalla società G.R.A.I.A. Srl sul versante italiano hanno permesso di scoprire un nuovo nucleo di gamberi non ancora documentato e di confermare la presenza di due popolazioni già note in Lombardia. I censimenti proseguiranno fino all’inizio dell’autunno, periodo di massima attività del gambero, e saranno supportati anche dal monitoraggio ambientale tramite eDNA, utile per indagare aree difficilmente accessibili.

Verso una strategia di conservazione

I dati raccolti saranno fondamentali per migliorare la conoscenza sulla distribuzione della specie lungo il fiume Ticino e per pianificare interventi mirati alla sua conservazione. L’obiettivo finale è quello di garantire la sopravvivenza di Austrapotamobius pallipes nel suo habitat naturale, tutelando al contempo la ricchezza ecologica dell’intero corridoio fluviale.