Triticale da foraggio, cos’è e come si usa

Triticale da foraggio

Il triticale da foraggio, o semplicemente triticale, è un foraggio altamente versatile, utilizzato per il pascolo e per tantissimi altri utilizzi legati al proprio bestiame. In sintesi, e fatte salve le dovute semplificazioni, il triticale è un incrocio tra il grano e la segale, ed è un ottimo foraggio per moltissimi animali, come ad esempio le vacche da latte, le vacche da carne, e tanto altro ancora.

Le motivazioni di questo largo utilizzo preferito nei confronti del triticale da foraggio è ben noto: questa sostanza contiene infatti un alto livello di proteine, elevata digeribilità e una resa significativamente più elevata rispetto ad altri cereali.

Perché usare il triticale

Da quanto sopra dovrebbe essere abbastanza chiaro che il triticale potrebbe rappresentare una ghiottissima opportunità per poter sostenere le scorte di foraggio. Con molti raccolti precoci che devono fronteggiare delle condizioni di siccità, in altri termini, questo potrebbe essere il momento ideale per valutare di piantare il triticale e supportare così le proprie scorte.

Sempre più consulenti agricoli ne apprezzano d’altronde il potenziale di resa e la qualità del foraggio che il triticale ha da offrire. Tuttavia, è bene rammentare che tutti questi vantaggi devono essere pur sempre valutati osservando, nell’altro piatto della bilancia, alcune caratteristiche di consapevolezza, come ad esempio il fatto che i tempi e l’attenzione ai dettagli che sono necessari per realizzare appieno tutti i vantaggi del raccolto potrebbero scoraggiare alcuni coltivatori.

Proprio per permettere a tutti coloro che fossero interessati di ottenere il massimo dal triticale, di seguito abbiamo voluto condividere con te una serie di consigli che ti permetteranno di ottenere un fantastico raccolto.

Vediamoli insieme, uno per uno.

Acquista semi di qualità

Acquista sempre semi di qualità, da piante certificate. In questo modo investirai su sementi che germoglieranno e produrranno rese elevate. Stai dunque alla larga da qualità sconosciute di semi, che potrebbero avere una scarsissima resa e, di conseguenza, pregiudicare tutti i tuoi sforzi per il raggiungimento di un buon raccolto.

Pianta presto i semi

Come abbiamo già rammentato qualche riga fa, il triticale richiede il rispetto di alcuni tempi particolari per poter ottenere il meglio dal tuo raccolto.

In particolare, i consulenti agricoli raccomandano di seminare il triticale da 10 a 14 giorni prima della data di semina del grano invernale locale. Questo ti assicurerà la massima portata nell’accestimento della pianta e il più elevato potenziale di resa. Si tratta di un’accortezza fondamentale soprattutto nelle regioni settentrionali, dove il clima è più rigido.

In altri termini, piuttosto che piantare più semi, pianta meno semi ma prima! Piantare in ritardo più semi non aumenterà la resa, ma ti farà solamente sprecare tempo e soldi. Cosa che, immaginiamo, tu non voglia certamente fare!

Non solo. L’elenco dei vantaggi che derivano dalla semina precoce è infatti ben più profondo ed esteso. Ad esempio, le piantine più grandi assorbiranno più azoto, e questo aiuterà ad aumentare il numero di frese a caduta, con il potenziale di ridurre la quantità di azoto applicato in primavera. Inoltre, i primi impianti di triticale sono altresì più resistenti alle muffe, poiché l’acqua stagnante coprirà meno “parte” della pianta.

Leggi anche: Felce, pianta, varietà e sue proprietà

Applica azoto

Applica azoto, preferibilmente incorporando del letame prima della semina. Potrebbe inoltre essere utile applicare dell’azoto aggiuntivo per le piantine successive.

Semina alla giusta profondità

Semina a 3 centimetri di profondità. Se la tua è una coltivazione particolarmente estesa, e dunque vuoi procedere a una più opportuna semina con macchine automatiche, imposta pertanto a questa profondità la tua macchina seminatrice. Il rispetto di questa profondità di garantisce una probabilità di successo molto maggiore. In particolare, seminando a questa profondità le piante hanno meno probabilità di sollevarsi dal terreno durante la primavera. Un’adeguata collocazione dei semi aumenta inoltre le possibilità di raggiungere i massimi rendimenti potenziali al momento opportuno.

Conclusioni

Speriamo, con questa breve introduzione, di averti fornito qualche spunto utile per poter iniziare a valutare una coltivazione del triticale. Abbiamo parlato dei suoi tanti vantaggi e di alcune particolarità che dovresti rispettare per poter ottenere il meglio da questo raccolto. Se vuoi avere maggiori informazioni, come ad esempio le caratteristiche del terreno in cui dovresti fare la semina, ti consigliamo naturalmente di parlarne con un esperto consulente agricolo che possa supportarti in questo compito.

Pubblicato da Anna De Simone il 5 Ottobre 2019