Scadenza cibi: quando gli alimenti sono ancora buoni

Scadenza cibi

Scadenza cibi, c’è chi la controlla in modo ossessivo e chi invece se ne frega e procede a naso. E poi ci sono molte persone, sempre di più fortunatamente, che preferiscono informarsi ed assumere un comportamento equilibrato. Senza buttare cibo ancora buono da mangiare ma neppure rischiando di stare male consumando a tutti i costi degli alimenti che hanno perso le proprietà benefiche e possono anche procurare malessere. Noi vogliamo appartenere a questa terza categoria.



Scadenza alimenti: normativa

Senza troppo approfondire in che senso si intende la Scadenza cibi, si rischia di buttare nella spazzatura anche quelli che lo sembrano o lo sono solo “teoricamente”.

Questo anche perché non esiste un modo univoco per indicare la data dopo la quale un alimento non è più edibile, sulle varie confezioni, si possono infatti notare dicitura di volta in volta differenti. Non è la stessa cosa dire “consumare preferibilmente entro”, oppure indicare la “data di scadenza” o leggere “da consumarsi entro”.

Se sulla confezione di para di “Data di scadenza“, significa che dopo quel giorno non è sicuro mangiare quel cibo, “da consumarsi entro” ci invita a non andare oltre al termine indicato mentre “da consumarsi preferibilmente entro” è un consiglio più sereno, consapevole che anche dopo la data indicata, l’alimento è ancora commestibile.

Esiste l’obbligo legislativo di indicare la Scadenza cibi sui prodotti alimentari, il “come” dipende dalla tipologia ma l’informazione va fornita e noi dobbiamo pretenderla.

Se siamo davanti a prodotti freschi, la Scadenza cibi è la data oltre la quale non sono idonei ad essere consumati anche se conservati come consigliato, carni e formaggi freschi, latte e prodotti lattieri freschi, pasta confezionati, invece, devono per legge riportare la dicitura “da consumarsi entro” con data e condizioni di conservazione. Non possono essere venduti scaduti!

Scadenza cibi

Quando si tratta però di alimenti che non sono deperibili in modo rapido, allora la scritta obbligatoria è “da consumarsi preferibilmente entro” seguita dal termine minimo di conservazione. Detto TMC, in breve, è il lasso di tempo in cui un alimento correttamente conservato, mantiene le proprie caratteristiche.

Andando via via rilassandoci, passiamo a quei prodotti che di conservano per 3-18 mesi su cui basta indicare solo mese e anno di Scadenza cibi. Serve solo l’anno se si tratta di alimenti conservabili per oltre un anno e mezzo.

Cibi commestibili dopo la scadenza: elenco

Il raggiungimento della Scadenza cibi non deve automaticamente portarci a buttarli. Fermiamoci un secondo per valutare cosa significa in alcuni casi la Scadenza cibi anche per quelli di uso quotidiano che noi stessi siamo in grado di valutare, anche rifacendoci ai rimedi della nonna.

Il latte anche scaduto si può bere se non emette cattivo odore, le uova sono da ritenere scadute se galleggiano quando le immergiamo in una ciotola d’acqua. Lo yogurt può essere mangiato perfino dopo sei settimane oltre la data segnata sulla confezione e il formaggio, se a pasta dura o stagionato, anche con la muffa resta mangiabile, basta grattarla via!

Scadenza cibi

Pane e frutta non hanno a volte una Scadenza e possiamo adattarci per non sprecarne, il primo anche se stantio, può essere riscaldato nel forno, la frutta, come anche la verdura, se non è né muffa né molliccia, non vedo perché buttarla.

Manica larga sulla Scadenza cibi indicata va usata con pesce e piatti surgelati, mangiabili fino a 2 mesi dopo la data, e anche con pasta, biscotti secchi.

Ci sono poi casi in cui la Scadenza cibi sembra quasi impossibile da raggiungere, come capita per il cioccolato, quasi eterno grazie allo zucchero contenuto, le patatine, conservate bene dal sale, il Ketchup, che dura anche un anno oltre la scadenza, e il riso che dura mesi oltre la data indicata se conservato sottovuoto.

Scadenza cibi

Alimenti senza data di scadenza

Esistono anche casi in cui l’assenza della Scadenza cibi non violazione di legge. Basta pensare alle bevande alcoliche, all’aceto, al sale, allo zucchero e ai chewingum.

Al contrario, ci sono dei prodotti di cui non serve neanche guardare la data di scadenza tanto velocemente diventano immangiabili, come pesce fresco e carne fresca, carpaccio in primis.

Legge spreco alimentare

La nuova legge antispreco alimentare è fortemente legata alla buona informazione sulla Scadenza cibi. Per questo è importante approfondire entrambi i temi, leggendo l’articolo “Legge antispreco” con le novità approvate nel 2016.

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Pubblicato da Marta Abbà il 12 Gennaio 2017