Potatura bouganville: quando e come si fa

Potatura bouganville

Potatura bouganville: quando e come si fa. La tecnica giusta per recidere i rami e ottenere fioriture abbondanti, anno dopo anno. 


La bouganville che non fiorisce può essere la conseguenza di una scorretta potatura. D’altro canto, se dimentichi di potare la bouganville anche solo per un anno, ti ritroverai con una pianta più incline a contrarre malattie, oltre che estremamente cespugliosa e disordinata! Ecco perché è fondamentale capire come si pota la bouganville.

La bouganville è una pianta che può raggiungere e spingersi anche oltre i 10 metri di altezza. La potatura è necessaria sia per contenerne lo sviluppo, sia per mantenerla in salute. Vediamo quando e come si pota la bouganville.

Potatura Bouganville: periodo

Quando potare la bouganville? La potatura può essere eseguita in due diversi momenti dell’anno.

Il primo momento è a fine inverno, prima che la pianta inizi a germogliare. Il secondo periodo cade in estate. Non tutti sanno che il periodo estivo può essere adatto per la potatura della bouganvilla e di altre piante da fiore.

La potatura della bouganville può anche essere divisa in due momenti. Cioè nella prima potatura si eliminano i rami danneggiati e nella seconda potatura si effettua la potatura vera e propria.

Con la prima potatura, si esegue l’eliminazione dei rami secchi, che crescono in modo anomalo o danneggiati dal freddo. Questi rami possono diventare un ricettacolo per diversi patogeni delle piante. Se non si esegue questa potatura di “pulizia” la pianta può essere maggiormente esposta a malattie al momento della ripresa vegetativa. Il periodo per eseguire questa potatura varia: da fine inverno al sud a inizio primavera nel centro-nord. In ogni caso è necessario agire prima del ricaccio dei nuovi germogli.

Potatura bouganville: la tecnica giusta

I tagli devono essere netti e precisi. Assicurati di avere forbici da giardino con lame affilate e pulite. Se la pianta è ormai alta, è opportuno munirsi di un paio di cesoie con manico telescopico così da raggiungere le parti più lontane.

Osserva la pianta nel suo complesso. Sta esagerando nella crescita? In base a questa osservazione preliminare potrai capire quali rami recidere per contenerne l’espansione.  I rami da eliminare andranno eliminati alla base, stando il più possibile vicini alla parte viva del legno.

Vanno eliminati alla base tutti i rami rotti, secchi o danneggiati.

I rami che stanno crescendo eccessivamente in lunghezza, modificando la forma della pianta, potranno essere accorciati. I rami si possono accorciare di almeno un terzo della loro altezza. Se non vuoi accorciare alcun ramo, perché la pianta deve raggiungere ancora l’espansione desiderata, puoi “cimare” le punte dei rami eliminando solo i fiori che ormai sono secchi e si trovano all’apice.

Eliminando i fiori secchi all’apice, la pianta ne guadagnerà in vitalità. Il motivo? La pianta investe tutte le sue energie per la produzione di fiori e di semi. Eliminando il fiore ormai secco, la pianta avrà più energie per sé.

Quali rami della bouganville tagliare

Oltre a quelli elencati fino a ora, puoi recidere anche i getti laterali, quelli che escono fuori dalla forma della pianta.

Per evitare di ritrovarti con una bouganville che non fiorisce, devi sapre che questa pianta fiorisce sui rami che si sono formati l’anno precedente. Ciò significa che nella tua potatura dovrai fare attenzione a non eliminare i rametti giovani che si sono appena sviluppati. Proprio su quei rametti giovani, la pianta andrà a produrre fiori di bouganville durante l’estate successiva.

Puoi, invece, accorciare i rami più vecchi. Quando la vegetazione è fitta, accorciare o eliminare i rami più vecchi è fondamentale per la circolazione dell’aria e per consentire alla luce di penetrare meglio all’interno della fitta chioma.

Può esserti utile il nostro articolo correlato sulla moltiplicazione della bouganville.

Pubblicato da Anna De Simone il 14 Dicembre 2020