Perché l’olio fa bene al cervello

Perché l’olio fa bene al cervello

Ci sono numerosi benefici nell’uso dell’olio tanto che tutti lo consigliano. La nostra dieta mediterranea lo ha tra i suoi principali ingredienti e tanti ci invidiano la qualità di quello prodotto nel nostro territorio perché effettivamente ricco e sano. Un filo di olio non lo si nega a nessuno, nemmeno a chi è a dieta, anche perché l’olio fa bene al cervello e ora siamo anche in grado di spiegare i motivi di questo magico effetto, grazie ad uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori del CNR.



Perché l’olio fa bene al cervello

Nell’olio extravergine d’oliva è presente naturalmente l’idrossitirosolo, un composto noto solo agli esperti che ha delle caratteristiche interessanti. Prima di tutto ha proprietà antiossidanti e protegge le cellule, ma è soprattutto in grado di favorire il processo detto neurogenesi. Come il nome stesso suggerisce, si tratta del processo che porta alla creazione di nuovi neuroni, avviene nel cervello di ogni mammifero, uomo compreso, e soprattutto nella zona dell’ippocampo. Man mano che si invecchia, vengono creati sempre meno neuroni e questo provoca un calo della memoria episodica, quella a lungo termine che ci permette di tenere a mente tutto ciò che ci è successo nella nostra vita.

L’olio fa bene al cervello: studi

E’ del CNR, dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche, il team di studiosi che è recentemente riuscito a dimostrato l’effetto dell’idrossitirosolo, quindi dell’olio, in un cervello animale, verificando che davvero avesse un impatto interessante sul ritmo dell’invecchiamento.

Quello che è emerso è che l’idrossitirosolo assunto via bocca per un mese ha degli effetti sui nuovi neuroni prodotti: li tiene in vita, anche nelle persone anziane in cui addirittura riesce a stimolare la presenza di cellule staminali, quelle da cui poi possiamo avere ancora nuovi neuroni. Questo composto è prezioso anche per un secondo motivo, sempre riguardante il nostro cervello. Essendo antiossidante, rallenta l’invecchiamento e fa aumentare l‘attività dell’ippocampo. 

L’olio fa bene al cervello: novità

Appurato l’effetto positivo che l’idrossitirosolo può avere sul cervello, è importante capire in che quantità assumerlo e come. La scelta migliore è quella di farlo tramite l’olio che lo contiene ma chi non se la sente, può sempre utilizzare degli integratori (circa 500 mg/die per persona). Con una dieta mediterranea regolare, con dosi corrette per l’età, un anziano riuscirebbe ad assumere le dosi giuste per ottenere l’effetto desiderato, ovvero invecchiare ragionando bene, ricordando più cose e restando lucido.

Non è nulla di nuovo, quindi ma solo una conferma del perché l’olio fa bene al cervello? No. Possiamo andare oltre la classica e tanto raccomandata, portandoci avanti per il domani, visto che la nostra popolazione non farà che invecchiare. Si è scoperto che i residui della lavorazione delle olive, molto inquinanti, contengono però una grande quantità di idrossitirosolo.

Che cosa farne? Se riusciremo in futuro a separare le varie componenti buone in questo processo, riusciremmo a ricavare dell’idrossitirosolo aggiuntivo, riducendo anche gli impatti di questa sostanza.

Perché l’olio fa bene alla salute

Salutiamoci con una carrellata di benefici che l’olio ci dà. Possiamo goderne facilmente. Dal punto di vista nutrizionale è ottimo, con fornisce vitamine, antiossidanti, fitosteroli e acidi grassi monoinsaturi. E’ molto ricco e quindi fondamentale per la nostra salute, a patto di non esagerare con le dosi che devono restare ragionevoli. A proposito di dosi, tocchiamo subito l’argomento dieta e smentiamo subito l’idea che l’olio possa farci ingrassare.

Questo ingrediente al contrario, se assunto con equilibrio, ci aiuta a restare in forma. Altro che ingrassare: ci sazia presto e mantiene regolare l’intestino. Fatta questa premessa, possiamo procedere con la nostra carrellata. L’olio extravergine di oliva

  • è lassativo
  • è antidolorifico e antinfiammatorio, con un effetto forte soprattutto se i dolori sono di tipo articolare
  • è antiossidante, come in parte abbiamo già visto, ma anche grazie a fenoli e tocoferoli.
  • è un alleato contro il diabete perché agisce sulla produzione di insulina
  • aiuta a prevenire malattie cardiovascolari
  • previene il cancro, grazie alla presenza di acido oleico, antiossidanti, flavonoidi, polifenoli e squalene
  • regola la pressione arteriosa
  • rafforza capelli e pelle. I primi si mantengono ben lucidi e corposi, la pelle resta invece più idratata e senza brufoli.

Perché l’olio fa bene al cervello

Se vogliamo avere misura con l’olio, a tavola, possiamo acquistare un’oliera che ci aiuti in questa missione. Su Amazon ce ne sono diverse, questa a sfera è anche esteticamente un oggetto da mostrare e ammirare. Se quel che c’è bisogno sono invece è un libro di le ricette, le idee su come usare l’olio in modo originale, e non solo come condimento ma assieme al dessert, ecco quelle condivise da grandi chef, 64 ricette per essere precisi, con l’Olio extravergine di oliva come protagonista in nuove esperienze che 42 cuoche in rete hanno ideato e realizzato con coraggio. In alternativa possiamo prendere spunto anche da questo libri che ci insegna ad utilizzare l’olio per produrre conserve fatte in casa, un ottimo modo anche per non sprecare cibo.

Pubblicato da Marta Abbà il 25 Aprile 2020