Mandevilla splendens: caratteristiche e coltivazione

Mandevilla splendens

La mandevilla splendens è un fiore che cresce e spunta su una pianta rampicante, cresce anche dalle nostre parti anche se non è originaria dell’Europa, bensì della parte centrale e meridionale del continente americano. E’ una pianta appartenente alla categoria delle sempreverdi e che fa parte della grande famiglia delle Apocynacee. Non è un rampicante qualsiasi, che si pianta attendendo che, appunto, si arrampichi. Esiste un modo tutto particolare di coltivarla: la si semina o la si inserisce all’interno di vasi appesi per poi attendere che “caschi”.

Se vogliamo che si arrampichi, invece, nel vero senso della parola, allora dobbiamo fornirle dei sostegni, dei supporti o dei graticci in modo che abbia non solo una guida ma anche qualcosa di stabile su cui contare per salire in modo verticale senza crollare.  Non è semplicissimo, spiegato così, ma quando vedete i fiori che produce capite che ne vale la pena.



Mandevilla: caratteristiche

Tra le varie caratteristiche che rendono questa pianta un rampicante del tutto originale, c’è il fatto che essa ha dei fusti molto sottili e che non sono in grado di “reggersi” se non hanno a disposizione dei sostegni di un certo tipo. Non è solo uno svantaggio, però. Cerchiamo di vedere il lato positivo che sta ad esempio nel fatto che, essendo così sottili, i fusti della Mandevilla si sviluppano con grande facilità e, soprattutto, davvero in tempi decisamente ristretti.

Un’altra caratteristica che si nota guardando questa pianta, e che anche i meno esperti possono cogliere, è il colore delle sue foglie che è il verde intenso. Inoltre, sempre le foglie, sono particolari nella forma perché hanno una leggera pubescenza nella parte più in basso. Dopo tutti questi indizi siete da soli in grado di riconoscere questa pianta? E’ ancora presto, meglio andare a capire come è fatto il suo bel fiore.

Mandevilla splendens

La Mandevilla fiorisce durante la bella stagione, inizia quando prende il via la stagione primaverile e continua per tutta l’estate fino all’inizio dell’autunno se il clima è mite. Come abbiamo accennato piantare la Mandevilla in vasi appesi e aspettare che caschi è una positiva consuetudine, va da sé quindi che così si ottenga una cascata di fiori, fiori dall’intenso profumo. Nella maggior parte dei casi sono bianco oppure rosa, oppure una delle mille sfumature che si possono ottenere mescolando queste due colorazioni.

Non è facilissimo far fiorire la Mandevilla, deve sentirsi a proprio agio e di solito lo è in tutte quelle zone che si caratterizzano per avere delle stagioni invernali particolarmente miti. Quando è così, possono resistere anche in giardino, come piante annuali, altrimenti, come vedremo, è meglio tenerle all’interno, per lo meno nelle stagioni più fredde.

Fiore di Mandevilla splendens

Mandevilla: coltivazione

Quando si vede crescere la Mandevilla una delle prime cose che vengono in mente è la potatura. Si consiglia di provvedere al taglio dei rami già dalla prima parte della stagione primaverile senza rimandare all’autunno per fare in modo che questa bella e rigogliosa rampicante non lignifichi eccessivamente nella parte che si trova più in basso. Se ciò accade, infatti, c’è il rischio che la nostra Mandevilla inizi a perdere foglie e nemmeno tenti di fiorire, sarebbe un vero peccato.

Per quanto riguarda il posizionamento di questa pianta, cerchiamo di scegliere per lei delle aree particolarmente luminose, al sole o solo illuminate in modo diffuso, vanno bene entrambe. La cosa importante è che non stia in ombra perché potrebbe rinunciare anche in questo caso a fiorire, rallentando la propria crescita che è invece una vera gioia per gli occhi, da ammirare.

Scelta una bella posizione per la nostra Mandevilla, non scordiamoci di controllare le temperature con l’arrivo dell’inverno perché non riesce affatto a tollerare quelle troppo rigide. Sotto i dieci gradi non resiste più di tanto ed è bene spostarla all’interno anche prima che il freddo sia tale, non scordiamoci che non siamo di fronte ad una pianta europea, bensì ad una creatura originaria del sud America.

Pur non pretendendo di essere bagnata di frequente, la Mandevilla va annaffiata piuttosto spesso, per lo meno in estate, mentre in inverno se la cava per vari giorni anche senza acqua, tutto poi dipende dal fatto che sia posizionata in giardino o in un vaso da balcone. Se vogliamo però che la nostra Mandevilla esploda in una ricca e ampia fioritura, è importante applicare una buona quantità di concime.

Mandevilla: riproduzione

La Mandevilla si può moltiplicare per tale, sopratutto nel corso della stagione primaverile e quella estiva. Se decidiamo di provare, dobbiamo estrarre dei rami piccoli, lunghi almeno sette centimetri, per poi inserirli nella terra. Si tratta di un processo piuttosto veloce, che impiegherà non più di un mese, e poi potremo coltivare le nuove piantine come se fossero delle piante adulte.

Mandevilla: riproduzione

Per quanto riguarda il terreno, sarebbe meglio scegliere uno di quei substrati sciolti, ricchi di sostanza organica e con un ottimo livello di drenaggio. Nemici della Mandevilla sono infatti proprio i ristagni idrici da evitare anche mettendo, in alternativa alla sabbia, uno strato d’argilla espansa di circa 5 cm sul fondo del vaso.

Mandevilla: malattie

Pur in tutto il suo splendore, la Mandevilla è soggetta ad attacchi di malattie e parassiti. In particolare in questo caso parliamo di acari, afidi e cocciniglie. La cosa migliore è trattare la pianta con una acaricida adatto, applicandolo nei mesi più freddi, non in estate.

Rimedi contro gli acari della Mandevilla

Tra i rimedi per eliminare gli acari delle piante segnaliamo la lotta biologica. Le coccinelle sono ottimi predatori naturali di afidi, di acari e di altri pidocchi delle piante.

Per le piante in casa, è opportuno utilizzare un insetticida naturale di origine biologico. L’olio di neem può essere un buon rimedio naturale per eliminare gli acari delle piante interrompendo il loro ciclo riproduttivo.

Se gli acari stanno attaccando alberi da frutto, è possibile impiegare un olio minerale eseguendo due trattamenti a distanza di 5 giorni. Qualsiasi trattamento per eliminare gli acari delle piante, infatti, deve tener conto del rapido sviluppo di questo parassita delle piante. Tale parassita, soprattutto durante la stagione calda, può riprodursi molto velocemente e bersagliare qualsiasi pianta disponibile. Ripetere più volte lo stesso trattamento è quasi sempre necessario per garantirti il successo. In più, solo eliminare gli adulti non servirà: i trattamenti ripetuti sono necessari per eliminare la generazione emergente da eventuali uova depositate dagli acari.

Lo stress idrico rende le piante più vulnerabili alle infestazioni da acaro. Assicurati di irrigare le piante (ornamentali, del frutteto o dell’orto) in modo puntuale.

Piretro: acaricida efficace

Tra i rimedi naturali più efficaci per eliminare l’acaro delle piante consigliamo il piretro. La piretrina è una sostanza attiva molto efficace. Per il suo impiego:

  • Eseguire il trattamento di sera.
  • Ripetere il trattamento per 4 volte.
  • La durata del trattamento dovrà essere indicativamente di 20 giorni, spruzzando il prodotto a distanza di 5 giorni.
  • Assicurarsi di irrorare il prodotto anche sulla pagina inferire della lamina fogliare.

Dove comprare il pieretro? Presso i consorzi agrari o sfruttando Amazon. Tra i vari prodotti segnalo uno dei migliori per l’ottimo rapporto qualità prezzo, si tratta del Solabiol Piretro Actigreen Bio, proposto su Amazon al prezzo di 18,69 euro con spese di spedizione gratuite. Per tutte le info ti rimando alla pagina ufficiale del prodotto Amazon: Actigreen Bio Soluzione liquida. Bastano 14-25 ml di prodotto da diluire in 10 litri d’acqua e irrorare sulle piante infestate dagli acari.

Dopo soli 2 giorni dal trattamento si possono già raccogliere i frutti.

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Solabiol, insetticida al piretro

 

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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Luglio 2020