Malattie pesco: quali sono e come evitarle

Malattie pesco

Anche se il pesco non è certamente l’albero più semplice da far crescere, i tuoi sforzi saranno certamente ripagati: far crescere sano un pesco nel tuo giardino significa poter avere a disposizione delle pesche naturali e saporite, ed evitare dunque di farne il pieno al supermercato.

Insomma, tanti sacrifici, ma le ricompense sono talmente grandi che ti solleticheranno ben più di qualche fantasia da giardiniere!

Ad ogni modo, fai attenzione e non dimenticare mai che la cura del pesco richiede una certa consapevolezza, in maniera tale da evitare di far cadere il pesco preda di alcune delle malattie comuni della pianta.

È in particolar modo importante imparare i sintomi comuni della malattia del pesco in modo da poter fare un salto di qualità nella gestione di questo albero ed evitare ogni problema in futuro, tenendo a mente che le malattie del pesco e in particolar modo i funghi che potrebbero aggredire la pianta sono problemi comuni in grado di colpire quasi tutte le parti dell’albero.

Dunque,  se il tuo albero sembra essere malato o se il tuo frutto non ha l’aspetto giusto, continua a leggere. Vedremo insieme quali sono le malattie comuni del pesco e cosa puoi fare!

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Attacco batterico

Un attacco batterico al peso interessa sia i frutti che le foglie. Generalmente i batteri producono macchie rosso – violacee con centri bianchi sulla superficie delle foglie, che possono cadere via, lasciando un aspetto forato nella foglia stessa.

La macchia batterica sul frutto inizia con piccole macchie scure sulla buccia, che si diffondono gradualmente e affondano sempre più profondamente nella polpa. Fortunatamente, i danni ai frutti possono essere eliminati e i frutti possono essere mangiati, anche se non sono abbastanza buoni per il mercato, considerato che gli acquirenti desiderano prodotti esteticamente immacolati, o quasi.

Funghi

Il marciume determinato dai funghi è probabilmente la malattia più grave dei frutti della pesca. I funghi possono infatti distruggere i fiori e i germogli, a partire dal momento della fioritura.

Di norma si riconosce tale malattia a causa delle piccole e gommose protuberanze che compaiono sui tessuti infetti, e che possono diffondersi ai frutti sani. I frutti infetti sviluppano una piccola macchia marrone che si espanderà e alla fine coprirà l’intero frutto. Il frutto tenderà dunque ad appassirsi e asciugarsi, o “mummificarsi” sull’albero.

Purtroppo, c’è poco da fare per i frutti intaccati: avrai dunque bisogno di rimuovere tutte le parti intaccate per poter rompere il ciclo di vita del fungo sulla pianta.

Arricciatura delle foglie

L’arricciatura delle foglie di pesca generalmente compare in primavera e si riconosce con la presenza di foglie spesse o distorte, con macchie rosso – viola che iniziano a svilupparsi al posto delle normali foglie sane. Alla fine, le foglie affette dall’arricciatura cadranno, ma non prima di aver visto su di se un tappeto di spore grigie, che finiscono con l’indebolire l’albero stesso.

Ad ogni modo, una volta che questo primo ciclo di foglie è caduto, probabilmente riuscirai comunque a poter permettere un regolare sviluppo della stagione. Per contrastarlo è poi sufficiente applicare un fungicida di rame su tutto l’albero ogni inverno, al fine di prevenire problemi futuri, o altri prodotti ad hoc, che puoi facilmente trovare in commercio.

Crepe sul frutto

Le crepe sulla pesca, come la macchia batterica, è per la maggior parte solo un problema estetico. Piccole macchie scure e crepe appaiono sulla superficie del frutto, ma possono essere così numerose che finiscono con il diffondersi insieme ad altre macchine, Germogli e ramoscelli possono sviluppare lesioni ovali con centri marroni e margini violacei in rilievo. E’ importante aumentare la circolazione dell’aria nella chioma dell’albero potandola, se necessario con una severa potatura. Dopo la caduta dei petali, è possibile spruzzare il tutto con un fungicida protettivo, come quelli a base di zolfo. Tratta l’albero con spray cinque volte, a intervalli di 7 – 14 giorni dopo la caduta dei petali.

Speriamo che questi brevi spunti possano esserti stati utili per poterti impadronire di qualche conoscenza in più sulla pesca e sulle sue malattie. Per saperne di più e per poter prendere gli opportuni provvedimenti non possiamo che consigliarti di parlarne con un giardiniere esperto che possa studiare insieme a te, albero per albero, come intervenire!

Pubblicato da Anna De Simone il 30 Ottobre 2019