Leptospermum: caratteristiche e coltivazione

leptospermum
Il leptospermum è una pianta sempreverde di tipo arbustivo, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, originaria della Nuova Zelanda, dell’Australia e della Malesia.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le sue principali caratteristiche insieme ad alcuni semplici accorgimenti per poter coltivare questa pianta nelle nostre case in modo da poter godere della sua bellezza.


Caratteristiche del leptospermum

In natura una pianta come leptospermum si presenta con fusti eretti, sottili e legnosi, ramificati in maniera piuttosto disordinata.

Le foglie coriacee e aromatiche hanno varie forme e si mostrano accese da un colore verde brillante. Le varietà più alte non superano i tre metri.

I fiori a forma di calice a cinque petali, sbocciano in piena estate e con il massimo effetto del sole. Ai fiori seguono i frutti: piccole capsule legnose e tonde che si conservano sulla pianta per diversi mesi.

Come coltivare il leptospermum

Vediamo a questo punto insieme alcuni piccoli trucchi per coltivare questa pianta in maniera ottimale all’interno delle nostre abitazioni.

Esposizione ideale

Il leptospermum predilige la luce, il caldo intenso e persino la salsedine delle zone marittime. In giardino è bene collocare il nostro esemplare di leptospermum nelle zone irrorate da abbondante luce, avendo l’accortezza di proteggerlo dalle correnti d’aria.

Qualora si decida di coltivare il leptospermum in vaso, sarà bene tenerlo lontano dai raggi diretti del sole, altrimenti la fioritura ne risulterà danneggiata.

La pianta è in grado di resistere bene al freddo: tollera difatti temperature prossime allo zero arrivando perfino a sopportare, seppur per brevi periodi, temperature vicine ai -7°C. Comunque è preferibile che la pianta, nei mesi più freddi, sia posta al riparo.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Il leptospermum si adatta bene a quasi tutti i tipi di substrato, anche a quelli più argillosi, sabbiosi o non perfettamente drenanti. Il terreno ottimale per questo tipo di arbusto deve essere soffice e omogeneo. Risulta utile adottare preferibilmente un terriccio per piante acidofile.
La pianta va rinvasata a inizio Primavera, quando le radici non hanno più spazio sufficiente e tendono a debordare dal fondo.

Il leptospermum beneficia di sistemazioni esterne in piena luce regalandoci così estese macchie di colore rosa, bianco e rosso. È possibile coltivare in salute il nostro leptospermum anche in vaso, con l’impiego di humus neutro o acido.

terriccio da giardinaggio

Come annaffiare il leptospermum

È necessario procedere con regolari e abbondanti annaffiature solo nei periodi di siccità persistente, almeno per quanto riguarda le piante coltivate in piena terra.

Nel caso di piante in vaso, è buona norma mantenere il terriccio umido scongiurando il ristagno idrico alle radici. Nel periodo vegetativo è consigliabile somministrare all’arbusto delle dosi di concime unito all’acqua delle annaffiature e soltanto dopo la fioritura impiegare un fertilizzante a lenta cessione.

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Moltiplicazione della pianta

La pianta mal sopporta il trapianto per cui la riproduzione avviene per semina in primavera, avendo cura successivamente di disporre le piantine nei singoli vasi. Nel momento in cui le stesse sono cresciute, devono essere sistemate in serra, così da superare il loro primo inverno.

L’impianto va eseguito all’inizio dell’estate, garantendo all’esemplare la giusta protezione dal freddo per la sua prima stagione all’aperto. Il seme rimane vitale per molto tempo.

Parassiti e malattie del leptospermum

Il leptospermum è una pianta alquanto resistente: sembra non sia vulnerabile all’attacco da parte degli insetti. Gli unici problemi che potrebbero affliggere questo arbusto sono rappresentati dal marciume radicale o dalla presenza di un terreno troppo calcareo.

Il vegetale soffre della cosiddetta suppurazione del colletto, provocata da un fungo che prolifera negli ambienti molto umidi e piovosi. Così come altre piante ornamentali, il leptospermum è sensibile alle colonizzazioni della cocciniglia cotonosa e di altri comuni parassiti che solitamente si annidano sotto la pagina inferiore delle foglie e sugli steli in ombra.

Nel caso di terreni con assenza di ferro, le foglie tendono a ingiallire a causa del fenomeno della clorosi. Per contrastare gli attacchi parassitari è opportuno irrorare preventivamente la pianta con prodotti sistemici. In alternativa, è possibile trattare le zone colpite con un fungicida biologico prodotto dalla macerazione di alcuni spicchi di aglio in acqua.

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Curiosità sulla pianta

Il nome scientifico “leptospermum” deriva dal greco, “leptos” che significa “fine,” e “spermum” che indica il “seme”. Quindi il nome completo di questa pianta trae origine proprio dal suo seme sottile.

Nei paesi anglosassoni è denominata “tea tree” (albero del tè), in effetti le foglie di questo speciale arbusto sono una valida alternativa alla comune bevanda. Il miele che si ricava dai suoi fiori pare custodisca notevoli proprietà antibatteriche e disinfettanti. In Nuova Zelanda è chiamato miele di Manuka ed è impiegato nell’industria farmaceutica locale.

Inoltre, dalla distillazione a vapore delle sue foglie, si ricava un olio essenziale ad uso cosmetico e medicinale. Il decotto delle foglie, trasformato in tisana, è ottimo per alleviare i disturbi urinari e come antipiretico.

Nel linguaggio dei fiori, questa tipologia di piante simboleggia l’amore.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 30 Ottobre 2021