Frutta secca, le proposte bio amiche dell’ambiente e della salute

mandorle

Autentico toccasana per la salute, la frutta secca vanta benefici e proprietà a profusione.

La frutta secca biologica, scorta di bontà in cucina, è una preziosa alleata del benessere ma anche una grande amica dell’ambiente. Collocata di diritto fra i 50 alimenti d’origine vegetale ricchi di nutrienti benefici, gode di un impatto ridotto sul pianeta al pari di altri cibi come cereali, legumi, funghi e verdure.

Un pieno di salute quotidiano

Il consumo abituale di frutta secca biologica, a guscio o polposa, garantisce un’alimentazione sana e ricca di elementi genuini. Inserita a pieno titolo nella dieta quotidiana, consente di regalare all’organismo vitamine, sali minerali, fibre e grassi insaturi.

Frutta secca a guscio

La categoria della frutta secca a guscio abbraccia la cosiddetta “frutta oleosa” o “lipidica”, così definita perché ricca di grassi buoni, presenti sotto forma di acidi grassi insaturi e polinsaturi, estremamente importanti per tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue, e determinanti per prevenire patologie cardiovascolari.

A far parte del comparto delle proposte a guscio fra le altre sono arachidi, nocciole, noci, mandorle, pinoli, pistacchi e castagne.

Anche se la frutta secca a guscio offre un rilevante apporto calorico, non può mancare in un regime dietetico sano, soprattutto a supporto delle scelte alimentari di vegani, vegetariani e di chi pratica un’attività sportiva. Assolutamente priva di glutine la frutta secca è perfetta anche per chi soffre di celiachia.

 Frutta secca polposa

A caratterizzare questa seconda categoria è la presenza di proposte salutari, e straordinariamente gustose, come fichi, datteri, prugne, e uva passa.

Si tratta di alimenti conosciuti per l’elevata presenza di fibre e zuccheri, e quasi del tutto prive di grassi, ma dal ricco contenuto di vitamine e sali minerali.

Presi singolarmente scopriamo che, ad esempio, i fichi secchi vantano anche proprietà lassative e antinfiammatorie, l’uva passa e i datteri offrono un pieno di calcio, magnesio, fosforo e potassio, mentre le prugne secche, oltre all’elevato contenuto di fibre a garanzia di un effetto disintossicante e depurativo, ci permettono di fruire di sostanze antiossidanti.

La frutta secca quando conviene consumarla o limitarne l’assunzione

Un alimento così prezioso come la frutta secca deve essere consumato nella giusta quantità, per evitare accumuli calorici ed eccessi che rallentano la digestione. Preferibile farne uso lontano dai pasti principali.

La maniera migliore per consumare la frutta secca è quella di mangiarla a colazione, utilizzarla come gustoso spezza fame nell’arco della giornata, fra un pasto e l’altro magari a merenda, o dopo aver praticato un’attività sportiva.

Non tutti possono trarre benefici dal consumo di una porzione giornaliera di frutta secca, che si aggira intorno ai 30/40 grammi.

Chi soffre di malattie che colpiscono l’apparato digerente, deve limitarne l’impiego. Consiglio che è bene seguano anche i diabetici, chi è costretto a seguire una dieta ipocalorica e chi soffre di patologie legate all’apparato urinario.