Corineo del ciliegio: sintomi e cure

foglie di ciliegio colpite dal corineo delle drupacee

Foglie chiazzate e frutti che cadono in fase di maturazione sono solo due dei sintomi del corineo del ciliegio. Il corineo è una malattia fungina molto comune, causata dalla Stigmina carpophila che colpisce le piante drupacee.



L’intensità e la diffusione del corineo aumentano soprattutto nelle stagioni e negli ambienti con elevati livelli di umidità, quindi bisognerebbe puntare alla prevenzione nelle annate caratterizzate da fitte piogge nel periodo autunnale e alla ripresa vegetativa.

Corineo del ciliegio, i sintomi per riconoscerlo

Il microrganismo fungino Stigmina carpophila colpisce le foglie causando la comparsa di piccole macchie necrotiche che causano a loro volta il distacco dei tessuti e la perforazione del lembo. Le foglie del ciliegio attaccate da corineo appaiono in un primo momento macchiate e in un secondo momento ricche di buchi.

I danni causati dal corineo non sono localizzati solo sulle foglie. Anche le ciliegie sono colpite dalla comparsa di piccole tacche rotondeggianti di colore nero circondate da un bordo rossastro. I frutti risultano così immangiabili e finiscono per distaccarsi dal ciliegio ancor prima di completare la maturazione.

Corineo del ciliegio: periodo in cui si manifesta

In Italia il periodo in cui il corineo attacca con maggior frequenza e dannosità le piante drupacee come il ciliegio è quello che corrisponde alla primavera e all’autunno, quando maggiori sono anche le piogge. E’ infatti l’acqua che facilità la germinazione dei conidi e la loro penetrazione nella cuticola delle foglie. Le piogge facilitano inoltre la diffusione delle spore su foglie sane propagando la malattia.

Potatura per arginare il corineo

Per arginare la diffusione del corineo dai rami colpiti ai rami sani risulta ovviamente fondamentale provvedere tempestivamente con un’accurata potatura in modo da eliminare alla fonte il problema e preservare le parti della pianta ancora sane.

Come contrastare il corineo del ciliegio

Se l’infezione è in atto c’è poco da fare. Certo, si può procedere con i trattamenti indicati ma tale azione potrà contenere la malattia ma non debellarla completamente. I trattamenti più efficaci prevedono due interventi, uno in autunno, quando il ciliegio avrà perso tutte le foglie e un secondo intervento in primavera, durante la ripresa vegetativa.

Il trattamento da eseguire su ciliegio colpito da corineo è quello classico antifungino, cioè prevede l’impiego dell’efficace poltiglia bordolese-20 (ammessa in agricoltura biologica) oppure, in alternativa, l’ossi-cloruro di rame-20, anche questo ammesso in agricoltura biologica. Gli interventi devono essere eseguiti alle dosi riportate in etichetta e due volte all’anno:

  • in autunno, dopo la caduta delle foglie del ciliegio
  • in primavera, al momento della riprese vegetativa, alla rottura delle gemme

Dove acquistare i preparati per il trattamento del corineo del ciliegio?

Potete rivolgervi ai garden center specializzati o approfittare della compravendita online. I prodotti in questione sono ad esempio:

La poltiglia bordolese è efficace per il trattamento di diverse malattie, I campi d’impiego sono vite, olivo, ortaggi, fruttiferi, rose, ornamentali e floreali contro la maggior parte delle malattie come ad esempio peronospora, bolla del pesco, corineo del ciliegio e di altri alberi (susino, albicocca, pesco ma anche del cipresso), ticchiolatura, ruggini, marciumi… è adatto all’agricoltura biologica.

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Pubblicato da Anna De Simone il 10 Maggio 2020