Criceto russo: carattere e alimentazione
Criceto russo: uno dei pochi della famiglia dei Cricetidi che può essere considerato un animale da compagnia. Tra ratti crestati e topi dalla coda bianca, tra oltre 500 specie, lui, il criceto russo, si è meritato l’okay. Sì, lui può convivere amabilmente con noi umani, nelle nostre case, nei nostri cuori. Piccolo e soffice, il criceto russo ne ha conquistati tanti e li fa battere ogni giorno, girando sulla sua ruota, instancabile compagno.
Criceto russo: nome scientifico
Il nome scientifico del criceto russo è Phodopus campbelli, mentre informalmente viene chiamato anche orsetto russo, e, c’è da fidarsi, viene dal nord est della Russia, dalla Siberia del sud e dell’Asia centrale, alcune sottospecie si trovano nella Cina del nord dove possono beneficiare del clima molto secco. Abituato a certe temperature, una volta in casa, con temperatura attorno ai 20°, il criceto russo resta sveglio tutto l’anno.
Non c’è da stupirsi, dato che fuori dalle sbarre predilige zone steppose e desertiche, se non il deserto vero e proprio, come starà a vagare nelle stanze di una abitazione dove germogliano vita, persone e vegetazione? Bisogna cercare di creare un habitat che stimoli il nostro amico criceto russo senza intimorirlo e disgustarlo. Vedremo come, è più semplice di quanto non suoni.
Criceto russo: origini
Cominciamo a conoscerlo dalle sue origini, o meglio dal suo arrivo nella civiltà, la nostra. Il criceto russo fa il suo esordio nel mercato occidentale, intorno agli anni settanta, partendo dall’Inghilterra, per fare incontrare un’ampia diffusione.
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Caratteristiche del Criceto russo
Per quanto riguarda le caratteristiche, il Criceto Russo è riconoscibile sia dalla sua corporatura arrotondata con spina dorsale ben dritta sia dal suo colore grigio chiaro, con sfumature di rosso e con pancia e zampe bianche. Ad aiutare anche i meno esperti, questo roditore porta anche una striscia nera sul dorso che lo percorre lungo tutta colonna vertebrale. Quasi fosse stato investito da un pirata della strada in tutta la sua lunghezza, o quasi, di 8 cm. Un criceto russo arriva massimo a 10-12 cm.
Piccoli, sì, questi criceti russi, e ne approfittano spesso per tentare la fuga. Nulla di personale, non prendiamocela, ma se trovano una fessura o una via verso la libertà… come non capirli? Il problema è che così il nostro dolce amico diventa una facile preda, e non solo dell’euforia e dell’entusiasmo che lo caratterizzano. Oltretutto, infatti, ha anche un carattere irrequieto e curioso, e si lascia maneggiare senza troppi problemi, tutto ciò non aiuta.
L’essere docile è proprio del criceto russo che risulta quindi facile da allevare. Ecco un buon piccolo compagno anche per i bambini, basta dar loro qualche dritta per evitare che morsi. E’ vero che non è un roditore particolarmente propenso a compiere tali gesti, ma sempre roditore è: meglio educare i nostri piccoli a ciò che anche i piccoli animali possono comportare, avendo una bella dentatura.
Anche noi, non più piccoli, è bene che ci approcciamo a questa dolce creatura con prudenza, abituandolo alla nostra presenza senza imporla. Pian piano, poco alla volta, accarezzandolo con dolcezza e senza invaderlo, possiamo fargli capire che ce la intendiamo. E diventare compagni di giochi, di ruota, di nottate insonni. Lui, il criceto russo, è uno specialista in ore piccole.
Per forza, infatti, che poi il criceto russo ha la fama dell’animale pigro. Anche se quando è allevato in casa, non va in letargo, il criceto russo resta un animale notturno. Stando dietro le sbarre, campa meno. Rispetto al suo fratello selvatico, la sua aspettativa di vita crolla, si dimezza, da 4 a due anni.
Un altra fissa, oltre alle ore piccole, è quella della pulizia personale. Sì, il criceto russo è proprio un igienista. Dedica molto tempo a lavarsi e pulirsi e gli viene naturale fare i propri bisogni in un angoletto della gabbia. Meglio per noi che la puliamo, no?
Pulito, indipendente, sveglio, anarchico, insonne: carattere da single? No, non è detto, ma se l’intenzione è quella di farlo accoppiare, è opportuno comprarne una coppia fin dall’inizio altrimenti possono verificarsi forme di aggressività. In generale, come intuibile, si tratta di un animale solitario: incontrata la compagna per riprodursi, poi il criceto russo prosegue da sé, da single, anche se ad ogni parto la femmina da vita a 6 o anche 12 piccoli. Ci sono coppie che arrivano a 20, e poi senza problemi si separano, in casa, senza troppi rimpianti né sensi di colpa.
Alimentazione del Criceto
Nessun senso di colpa anche riguardo al cibo e l’alimentazione: il criceto russo è onnivoro e più la sua dieta è varia, meglio sta. Quella ideale è un miscuglio tra il mix di pellettato, cibo con apporto nutrizionale calcolato ma senza opportunità di scelta, e un più conciliante apporto di semi e cereali con aggiunte di vegetali e frutta.
Soprattutto in gravidanza e in allattamento, ma in generale non fanno mai male, le proteine animali, da assumere tramite biscotti e croccantini per cani ogni tanto, non di frequente, ma regolarmente. Nel menù quotidiano del criceto russo sono a messi anche “break” base di vegetali freschi, come ad esempio carote, cavolfiore, mela, ma sempre in dose moderata come anche pane e biscotti: mai più di una volta a settimana.
Le preferenze del criceto russo sono per i semi girasole, orzo, avena, soia, grano, mentre per quanto riguarda la frutta va pazzo per uva, ciliege, albicocche, mela, fragole, pere, prugne…comprensibile no? Anche le verdure gli sono molto gradite: il criceto russo mangia tutti i tipi di insalate, senza borbottare come invece molti di noi farebbero, e poi ci aggiunge carote, pomodori, finocchi senza disdegnare la verdura cotta.
Si può introdurre anche un uovo, nella dieta del criceto russo, ma non più di una volta alla settimana. Tale variazione, come qualsiasi altra si abbia in mente di fare, tolti i cibi per lui tabù, va fatta in maniera moderata proponendo sempre per il cibo secco, per non causare nell’animale problemi gastroenterici. Problemi seri, con i denti però, si possono avere se li si trascura. Basta mettere a disposizione del nostro criceto russo pezzi o tronchetti di legno non trattati ed evitando pino e cedro, dandogli così la possibilità di molarsi i denti.
Criceto russo: gabbia
Dopo il vitto, ecco l’alloggio: una gabbietta. Anche se il criceto russo gradisce girare, è piccolo e va tenuto d’occhio. Chi lo ritrova, poi, per casa? Per farlo sentire comunque a suo agio, pur consapevole del suo stato di cattività, meglio scegliere una gabbia accogliente provvista anche di piccoli “giochi” per permettere al nostro amichetto di tenersi in forma
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Dove posizionare la gabbia del criceto
La posizione della gabbia del vostro criceto è importante per assicurare la buona salute del vostro amichetto. Ad esempio è importante posizionare la gabbia in una area non troppo rumorosa in quanto il criceto russo ha un udito molto sviluppato. Anche l’olfatto è molto sensibile per cui sarebbe meglio non posizionare la gabbia in cucina.
Il criceto è anche molto sensibile agli sbalzi di temperatura, per cui sarebbe meglio posizionare la gabbia in una zona priva di correnti d’aria, soprattutto nei mesi più freddi. Nella gabbia dovrete prevedere un’area in cui potrà stare più al caldo, magari usando semplicemente carta igienica bianca. E’ la migliore e ad ogni modo evitare quella profumata o con inchiostri, coloranti e altri additivi, pericolosa nel caso il criceto russo ne ingerisse qualche frammento.
Consigliamo anche di tenere lontano la gabbia anche da zone del vostro appartamento con materiali fibrosi come cotone o lana. Come già anticipato, nella gabbia devono trovare spazio una serie di accessori che per lui sono essenziali. Per passare la giornata e per farla trascorrere a noi serenamente.
Molto spaziosa, meglio se su più piani, la gabbia del nostro criceto russo deve avere una ciotola per il mangime e un’altra ad hoc, meglio, per la frutta e la verdura fresche, affiancate all’abbeveratoio che lui si autogestisce. Immancabile è la ruota – i criceti, russi o no, adorano correre – meglio se associata ad un percorso vivace di tubi esterni, Il tutto deve risultare ben ventilato e facilmente pulibile. Da questo ultimo punto di vista, il top per il criceto russo sarebbe una teca di vetro o di plexiglass, ben areata.
Gabbia o reca che sia, deve avere un fondo allestito con carta da giornale, fieno, paglia, lettiera per gatti ( ne esistono anche di green) , lettiera di mais, trucioli di legno, sempre evitando pino o cedro e trattamenti tossici. Pulito e ordinato come si dimostra essere il criceto russo, ci richiederà pulizia domestiche di nostra mano due volte alla settimana.
Come addestrare un Criceto russo
Ordinati, carini, affettuosi, addestrabili: ma questi roditori dalla Russia arrivano a fare i perfettini? No, hanno anche loro qualcosa da nascondere. Basta guardarli in faccia, o meglio nelle guance : hanno delle tasche per fare scorte di cibo nel nido e mangiarlo con calma. Infatti il nome inglese “hamster” deriva dal tedesco “hamstern” che vuol dire “accumulare”.
Altra indiscrezione è sulla loro sessualità: il criceto russo diventa sessualmente maturo a partire dall’età di 2-3 mesi e tende a riprodursi all’inizio della primavera.
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Pubblicato da Marta Abbà il 19 Ottobre 2018