Cottura a vapore, cucinare salutare ed ecologico

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Oggi vi illustreremo come fare la cottura a vapore, una tecnica di cottura molto salutare, oltre che ecologica. Perché salutare? Grazie alla cottura a vapore, le sostanze presenti negli alimenti, come vitamine e sali minerali, non vengano disperse nell’acqua di cottura, ottenendo cibi più ricchi dal punto di vista nutrizionale. Inoltre non occorre aggiungere grassi e questo ci consente di preparare pietanze dall’apporto calorico contenuto. Perché ecologico? La cottura a vapore comporta un notevole risparmio di energia, dato che per la preparazione delle pietanze occorre molto meno tempo. Inoltre possono essere impilati più cestelli sopra la stessa pentola in modo da permettere la preparazione di più pietanze contemporaneamente. La fiamma del fornello non solo può essere al minimo, ma a volte può anche essere spenta qualche minuto prima del termine della cottura, risparmiando ulteriormente sui propri consumi. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci occorre per fare la cottura a vapore.

Cottura a vapore, gli strumenti

Cosa ci occorre per fare la cottura a vapore? Chi possiede una pentola con colapasta in acciaio incorporato potrebbe già fare la cottura a vapore, basta posizionare le pietanze all’interno del colapasta e mettere dell’acqua sul fondo della pentola: in vendita ci sono dei supporti utili per distanziare il colapasta dal fondo, se fosse necessario.

In alternativa, potete comprare per pochi euro dei cestelli per la cottura al vapore in bambù. In tal caso vi sarà sufficiente scegliere la misura più adatta in base alle pentole già in vostro possesso, su cui il cestello verrà posizionato. Oltre ai cestelli in bambù ciso anche quelli in metallo dal fondo bucherellato, specifici per la cottura a vapore. Anche in questo caso, il cestello dovrà adattarsi a una delle vostre pentole munite di coperchio: durante la cottura, la pentola dovrà essere completamente coperta dal coperchio. In genere, i cestelli in metallo si adattano alla maggior parte delle pentole.

ATTENZIONE: l’acqua presente nella pentola non deve mai toccare gli alimenti, pertanto è bene assicurarsi che la quantità di acqua non sia mai superiore alla metà del volume della pentola. Ma la quantità d’acqua non deve comunque essere eccessivamente scarsa, per evitare di bruciare e rovinare il fondo della pentola.

Cottura a vapore, la vaporiera

La vaporiera elettrica ha un costo piuttosto eccessivo e decisamente superiore rispetto all’acquisto di uno o più cestelli in acciaio o in bambù e in più occupa maggiore spazio dei cestelli. Inoltre, se non si dispone di abbastanza spazio per collocarla in cucina deve essere smontata per poi essere rimontata ogni volta che bisognerà usarla. Tutto questo potrebbe rendere la cottura al vapore come più impegnativa di quanto lo sia realmente

Indicazioni eco-consapevoli

Cosa si può fare con l’acqua dopo aver fatto la cottura a vapore? Potrete riutilizzarla per il lavaggio delle stoviglie o lasciarla raffreddare e impiegarla per l’annaffiatura delle piante.

Pubblicato da Anna De Simone il 3 Settembre 2013