Che cosa significa clima temperato e cosa significa clima continentale

clima temperato
Quando si parla di clima le classificazioni che vengono proposte sono numerose e spesso diverse tra loro.

In questo articolo soffermeremo la nostra attenzione su due delle varie tipologie climatiche esistenti e in particolare scopriremo che cosa significa clima temperato e che cosa significa clima continentale.



Che cosa significa clima temperato

In climatologia le zone temperate sono le due aree della superficie terrestre, comprese tra i tropici e i circoli polari, nelle quali il sole non è mai allo zenit. I climi temperati sono contraddistinti dalla presenza di due stagioni intermedie, la primavera e l’autunno, che segnano il passaggio dall’estate all’inverno. Primavera e autunno risultano molto pronunciate in prossimità dei tropici, mentre sono brevi alle medie latitudini.

Anche la quantità e il regime delle piogge variano sensibilmente in funzione della latitudine. In linea di massima, nelle zone temperate del pianeta è possibile distinguere tra i seguenti tipi di clima:

  • clima continentale;
  • clima mediterraneo;
  • clima oceanico;
  • clima temperato arido.

Che cosa significa clima continentale

Il clima continentale è un clima tipico delle terre interne ai continenti situate nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale. Questa tipologia climatica è contraddistinta da significative escursioni termiche tra inverno e estate.

Entrando più nello specifico, le aree geografiche caratterizzate da un clima continentale hanno in genere degli inverni lunghi con temperature molto rigide. Le estati sono invece brevi, calde e secche, con scarse precipitazioni piovose. Queste regioni non beneficiano dell’effetto mitigatore del mare e degli oceani e sono di solito dei territori interni che si trovano a notevole distanze dalle coste.

Il clima continentale è diffuso in gran parte dell’America Settentrionale e in un’ampia fascia dell’Eurasia. In queste regioni, l’inverno, nel corso del quale la temperatura si mantiene a lungo sotto gli 0°, ha una durata variabile da 5 a 8 mesi a seconda della latitudine. Il periodo invernale si annuncia tra l’altro con abbondanti precipitazioni nevose, che una volta terminate ricoprono il suolo fino all’arrivo della stagione calda. In queste zone gli stessi fiumi restano bloccati dalla morsa del gelo. L’estate è invece un periodo di frequenti perturbazioni e di improvvisi acquazzoni. Tuttavia, la piovosità complessiva non è elevata e decresce da Nord a Sud fino a toccare i 350-400 mm all’anno.

Vegetazione dell’ambiente continentale

Nelle aree contraddistinte dalla presenza di clima continentale, la vegetazione spontanea è costituita da formazioni sia erbacee sia legnose. Nella fascia settentrionale più umida domina la foresta di conifere. In Siberia, la foresta di conifere si estende per oltre 1000 chilometri, mentre in Canada per oltre 300. Essa costituisce una risorsa di grande valore economico poiché assicura quantità enormi di legname da costruzione nonché materia prima da destinare all’industria della carta.

Questo particolare habitat è popolato da carnivori, tra cui il lupo, ma anche da orsi. scoiattoli e ungulati. Si tratta di animali dotati di pelliccia che serve loro per difendersi dal rigido freddo invernale.

La foresta di conifere segue quella di latifoglie che però copre una fascia meno compatta, cedendo gradualmente il posto alla vegetazione erbacea. Quest’ultima è formata da steppe e praterie che sono presenti nelle aree in cui le piogge scendono al di sotto dei 450 mm annui e in cui l’estate risulta più calda. Praterie e steppe rappresentano eccellenti pascoli per l’allevamento. Su larghi tratti sono state però dissodate per fare spazio a colture alimentari e industriali, come mais, grano, barbabietola e girasole.

Gli altri ambienti climatici dell’area temperata

Caratteristiche del clima mediterraneo

Come il nome stesso suggerisce, il clima mediterraneo è proprio delle regioni che si affacciano al Mare Mediterraneo. Negli strati più bassi, il clima mediterraneo conserva una temperatura costante di 13 gradi circa nei mesi invernali, costituendo inoltre un immensa riserva di calore. D’estate, invece, il clima mediterraneo mitiga gli eccessi termici.

Il ritmo delle stagioni è regolato dallo spostamento delle zone di alta pressione subtropicali. Durante i mesi estivi, esse migrano verso Nord portando tempo secco e caldo, con temperature che arrivano mediamente intorno ai 26 °C in luglio. D’inverno, invece, le zone di alta pressione subtropicali migrano verso Sud lasciando spazio ai venti freschi e umidi provenienti dall’Oceano Atlantico.

Nelle aree contraddistinte dalla presenza del clima mediterraneo, in genere le piogge sono inferiori a 1.000 mm e precipitano nel semestre autunno-invernale, concentrandosi perlopiù in pochi mesi.

Il clima mediterraneo si trova con caratteri più o meno simili anche in altre parti del pianeta, come ad esempio la California, il Cile centrale, le coste meridionali dell’Australia e la Nuova Zelanda settentrionale.

Nelle regioni a clima mediterraneo, la vegetazione spontanea è costituita da macchia mediterranea e da foreste di querce. Vi compare anche una sorta di steppa costituita soprattutto da erbe aromatiche, come lavanda, timo, salvia e menta, oltre che da piante con bulbo o tubero, tra cui i narcisi e i giacinti.

Caratteristiche del clima oceanico

Il clima oceanico, noto anche come clima atlantico, è caratterizzato da inverni freschi e piovosi e da estati ugualmente fresche e piovose. Le precipitazioni sono improvvise, raramente nevose a causa delle temperature generalmente superiori allo zero anche nella stagione invernale. Nei mesi estivi le temperature non sono mai elevate. In genere il mese più freddo non scende mai al di sotto dei 5 gradi mentre il più caldo supera di rado i 15 gradi.

La vegetazione spontanea delle regioni a clima oceanico è costituita in special modo da estese foreste di conifere e di latifoglie. Nelle aree più fredde e battute del vento, il bosco cede il posto alla landa, meglio nota come brughiera. Si tratta di un tipo particolare di associazione vegetale, caratterizzata dal brugo, propria di suoli acidi con scarsa presenza di humus.

Caratteristiche del clima temperato arido

Il clima temperato arido può essere considerato come l’estrema degradazione di quello continentale. Questa tipologia climatica interessa i deserti interni delle medie latitudini, in cui la piovosità è inferiore a 250 mm all’anno.

deserto di Atacama

La vegetazione in queste aree è molto povera, limitandosi a un discontinuo mantello di erbe, di piante succulente e di cespugli spinosi. A questo genere di deserti interni se ne aggiungono altri costieri provocati dall’influsso negativo delle correnti marine. Tra di essi possiamo ad esempio ricordare i deserti della California meridionale, il deserto di Atacama, nell’America meridionale, o ancora il deserto del Rio de Oro, in Africa.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 27 Aprile 2021