Conifere: significato, varietà e frutti

conifere

Le Conifere sono piante sempreverdi che crescono in particolar modo nelle aree geografiche contraddistinte da un clima mite o temperato. In tali zone le Conifere si sviluppano ad altitudini variabili, partendo dall’area marittima fino al limite massimo consentito alla vegetazione. Questa tipologia di piante non trova invece diffusione nelle regioni tropicali, dove non si riscontrano le condizioni climatiche adatte alla loro crescita.

Appartengono alla famiglia delle Conifere piante come gli abeti, i pini, i larici, i cipressi e le sequoie, che vanno a costituire in maniera spontanea ampie aree forestali. Le si può inoltre trovare all’interno di parchi e di giardini per finalità ornamentali.



Conifere: significato

Il termine “Conifere” significa letteralmente “portatrici di coni” ossia di strobili, comunemente noti come “pigne”. Si tratta di un ordine di piante arboree, caratterizzate da fusto eretto e molto ramificato oltre che da foglie aghiformi o squamiformi. Non mancano, inoltre, alcune forme arbustive, come il ginepro e il pino mugo.

Le loro origini sono molto antiche. Le Conifere apparvero presumibilmente nel Carbonifero o nel Devoniano, ma si svilupparono a partire dal Permiano. Dal periodo Triassico e per buona parte del Giurassico, le Conifere costituirono la frazione dominante della flora dell’emisfero boreale. Non a caso, questa parte dell’Era Mesozoica è conosciuta anche con il nome di Era delle Conifere.

A partire dal Giurassico superiore le Conifere conobbero un processo di evoluzione, con la comparsa delle Cupressacee, delle Pinacee, delle Podocarpacee e successivamente di altre famiglie, che evidenziavano già caratteristiche molto simili agli esemplari attuali.

Foresta di Conifere

Diverse aree geografiche del pianeta sono dominate dalla presenza di alberi di Conifere. Questi luoghi si contraddistinguono per condizioni climatiche particolari con basse precipitazioni, brevi stagioni di crescita o livelli di umidità limitati dalla presenza di suoli sabbiosi. In contesti simili, le piante riducono la perdita di acqua sviluppando così foglie sottili, aghiformi e sempreverdi.

La foresta nordica di Conifere, nota anche come foresta boreale o taiga, è ad esempio costituita da foreste miste di Conifere e alberi decidui, estendendosi in una larga fascia del mondo compresa tra i 45° e i 60° di latitudine nord. Tra le specie dominanti di Conifere che caratterizzano quest’area si possono annoverare abeti, cedri, pini e larici. Sul fronte della fauna, la taiga è popolata da specie quali l’orso bruno, l’alce, il gufo ma anche la lince e la donnola.

Un’altra tipologia di foresta di Conifere è la foresta meridionale a pini, contraddistinta da terreni sabbiosi e da un clima umido. Attualmente, essa viene utilizzata in modalità estensiva per ricavare legname e prodotti resinosi.

Nelle aree geografiche maggiormente umide, la foresta di Conifere può assumere le sembianze di foresta pluviale temperata. Siamo di fronte in questo caso a ecosistemi con clima piovoso e immersi spesso nella nebbia. In questa tipologia di foresta, il terreno, i rami degli alberi nonché i vecchi ceppi appaiono generalmente ricoperti da felci, muschi e licheni.

Pianta Conifera

Alla classe delle Conifere appartengono oltre seicento specie di piante. La loro caratteristica principale è data dalla tipologia di foglie che, oltre a essere aghiformi, risultano non caduche nella stragrande maggioranza degli esemplari. Un’altra caratteristica che accomuna questa classe botanica è rappresentata dalla abbondanza di resine e di essenze aromatiche, solitamente prodotte in canali presenti sulle piante, definiti non a caso resiniferi. Essi svolgono anche una funzione protettiva nei confronti delle Conifere.

Queste piante possono raggiungere taglie nonché una longevità difficilmente riscontrabili in altre specie vegetali. A titolo esemplificativo, basti pensare che le sequoie possono arrivare con una certa facilità a oltre cento metri di altezza. Si stima inoltre che alcune di queste piante abbiano almeno 1.500 anni.

Conifera nana

Le Conifere nane sono le piante ideali per realizzare vasi capaci di mantenere intatta la loro bellezza anche nei mesi più freddi. Oltre a essere sempreverdi, le Conifere nane sono facili da curare e si contraddistinguono per una lunga durata. In genere, la loro altezza varia dai venti ai quaranta-cinquanta centimetri.

Sebbene non producano fiori, il loro aspetto estetico è ragguardevole. Come ulteriore pregio, va ricordato che è possibile accostare nelle medesime composizioni specie diverse di conifere nane, in modo da rendere i vasi ancor più suggestivi sul fronte decorativo. Tra le specie più comuni vi sono abeti, ginepri, pini e cipressi.

Conifera da litorali

Come il nome stesso evidenzia, la Conifera da litorali è una varietà di Conifera tipica delle zone litorali. Appartiene a questa varietà il Pino marittimo (Pinus pinaster), pianta che trova una grande diffusione lungo le coste di tutto il Mediterraneo, a partire dalla Francia, passando per l’Italia e la Spagna, fino alla Grecia. Il Pino marittimo raggiunge solitamente i venti metri, ma può arrivare anche a un’altezza di trenta metri. Per le sue caratteristiche di resistenza e di adattabilità, questa Conifera viene molto utilizzata per il rimboschimento dei litorali. Altrettanto frequente è il suo uso per la produzione di resina, che viene successivamente sfruttata in preparati erboristici e farmacologici.

Cipresso Conifera

Il cipresso è una Conifera a grande sviluppo, facilmente riconoscibile per la sua forma colonnare o conica. Si sviluppa soprattutto in Turchia, in Iran e a Cipro ma anche in alcune regioni dell’America. In epoca romana questa varietà di Conifera trovò diffusione anche nelle aree del Mediterraneo. Esistono oltre cento tipologie di cipresso. Un tratto distintivo di questa Conifera è il profumo emanato dal suo legno, che rende la pianta molto gradevole all’olfatto.

Conifere da giardino

Sono diverse le caratteristiche che rendono le Conifere piante ideali per l’utilizzo all’interno dei giardini. In primo luogo, si può pensare al loro bel portamento. Sotto il profilo ornamentale non vanno poi dimenticate la persistenza del fogliame, la colorazione degli aghi nonché la fragranza legata alle essenze resinose caratteristiche di questa classe botanica.

Nel momento in cui si decide di piantare delle Conifere in un giardino, è opportuno prestare attenzione alla specie prescelta, tenendo quindi in considerazione aspetti quali l’adattabilità e le dimensioni. Per un corretto sviluppo, numerose tipologie di Conifere necessitano infatti di spazi vitali di un certo rilievo in rapporto sia ad altre piante sia all’eventuale presenza di edifici. È inoltre consigliabile valutare con cura il tipo di suolo in cui le Conifere saranno coltivate.

Nei giardini risulta piuttosto frequente l’uso del genere Thuja come siepe, in virtù della notevole tolleranza della pianta alle potature.

Frutto delle Conifere

Quello che viene definito frutto delle Conifere in realtà non è un frutto nel senso letterale del termine, considerata la mancanza del pistillo. Questa formazione vegetale è indicata con i termini “strobilo” o “cono” o, più comunemente, “pigna”.

Contraddistinte da una struttura legnosa, le pigne sono legate a una lunga tradizione simbolica, dai molteplici significati. In talune culture le pigne sono ad esempio unite al concetto di eternità e di immortalità, in associazione con l’albero della vita. Tra i vari simbolismi, le pigne possono essere anche emblema di fertilità e di abbondanza.

Pellet di Conifera

Il pellet di Conifera è una tra le tante varietà di pellet disponibili nel mercato. Sul fronte delle Conifere, l’industria del pellet utilizza in special modo i pini e gli abeti.

Rispetto al faggio – altra tipologia di pianta molto usata per realizzare il pellet – il prodotto ottenuto con le Conifere presenta una resa leggermente inferiore. Il consumo risulta tuttavia inferiore e si riscontra un minor residuo di cenere.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 16 Dicembre 2019