Come potare il nespolo

come potare il nespolo

Molto diffuso nell’Italia del Sud ma apprezzato in tutto il Paese, il nespolo è un albero che produce dei frutti dolci e succosi, perfetti per quando spuntano sui rami, ovvero per il periodo estivo. Non è semplicissimo imparare come potare il nespolo perché lo si deve fare in differenti modi a seconda della situazione e del suo stato di crescita, ma per fortuna è una pianta resistente e che non crea grandi problemi per quanto riguarda il clima e il terreno in cui si trova a crescere.



Resiste bene anche a temperature rigide ed è per questo che lo troviamo coltivato anche a 1000 metri di altezza, allo stesso tempo si adatta ai diversi terreni anche se preferisce quelli dal pH neutro e argilloso perché non riesce a tollerare per molto tempo la presenza di ristagni idrici. Noto come nespolo comune o nespolo germanico ( oppure con il nome scientifico di Mespilus germanica) questo albero si riproduce tramite talea e se coltivato tramite innesto dà frutti più grandi. Ora andiamo a vedere come comportarci nel delicato momento della potatura.

Potatura del nespolo: a cosa serve

Per alcuni alberi non c’è nemmeno bisogno di potatura, hanno il loro ciclo e in un certo senso si arrangiano da soli, ma negli alberi da frutto e in particolare nel nespolo, questo momento di pulizia è molto importante, oserei dire fondamentale, perché produce dei rami che sono davvero molto lunghi, di una lunghezza tale che se non vengono ogni tanto tagliati possono finire per appesantire il tronco. Ciò significa da un lato causare possibili danneggiamenti alla pianta stessa, per il troppo carico, dall’altra mettere in difficoltà il suo equilibrio anche interno andando a impattare sulla produzione delle nespole che potrebbe risultare limitata o fortemente ridotta. La potatura quindi è un passaggio essenziale per chi vuole coltivare un nespolo e va eseguita con puntualità una volta all’anno, ogni 12 mesi.

Quando potare l’albero delle nespole

Non dobbiamo scegliere un mese a caso del nostro calendario per organizzare la potatura, perché l’albero e la natura hanno i loro cicli e dobbiamo rispettarli facendo molta attenzione. Al di là di come potare il nespolo quindi è molto importante farlo durante la stagione invernale, il mese migliore sembra essere quello di febbraio perché in questo modo evitiamo di intervenire quando la pianta ha già iniziato a fiorire, cose del tutto sconsigliata. E siccome il nespolo non soffre il freddo, non tarda a riprendersi dall’inverno e produrre fiori, per questo è meglio non slittare mai nel mese di marzo o addirittura oltre.

Il ciclo di vita di questo albero prevede l’arrivo dei frutti nel pieno della stagione estiva ma è bene sapere, prima di iniziare a coltivarlo, che le prime dolci nespole non spuntano subito, dobbiamo aspettare 8-9 anni se la pianta è coltivata da seme, oppure 4-5 anni se viene effettuato l’innesto.

albero di nespole

Tipi di potatura del nespolo

Come abbiamo accennato fin dall’inizio, imparare come potare il nespolo non è banale non esiste un unico modo di farlo. Fortunatamente non ci sono particolari ostacoli dal punto di vista pratico perché questa pianta non va mai oltre i 5 metri di altezza, chioma inclusa: le operazioni di potatura diventano abbastanza semplici.

Ora osserviamo bene il nespolo con cui abbiamo a che fare e valutiamo in che fase di crescita si trova perché è proprio da quella che dipende la tipologia di potatura che siamo chiamati ad effettuare. Ecco quelle principali

  • Potatura di formazione. Questa serve prima di tutto per dare la forma alla chioma dell’albero. Deve essere realizzata man mano che la pianta cresce perché solo così se ne può regolare lo sviluppo intervenendo quando è opportuno per controllare la sua espansione. Se nel nostro giardino abbiamo un solo albero, singolo, senza altre presenze vegetali vicine, allora possiamo lasciarlo crescere con massima libertà andando ad intervenire solo quando devono essere eliminati i rami secchi o improduttivi e i polloni alla base della pianta. E’ diverso il discorso se ci sono più piante di nespole vicine, perché stavolta limitare e dare forma alla chioma diventa assolutamente necessario per assicurarci che tutte crescano in salute, con lo spazio che si meritano per donarci i loro frutti. La tecnica che viene più spesso utilizzata è quella del vaso libero, con un tronco alto massimo un metro al metro e mezzo e tre o quattro branchie produttive che però almeno per il primo anno non devono mai superare i 50 cm. Noi siamo chiamati a intervenire se diventano più lunghe per accorciarle ma non troppo, altrimenti va rimandata la potatura di qualche mese, attendendo la primavera.
  • Potatura di produzione. E’ essenziale per fare in modo che il nespolo resti sempre produttivo. Puntualmente, ogni anno deve essere effettuata andando ad accorciare i rami che hanno già dato frutti o oppure quelli più “vecchi”, con oltre un anno di vita, tutto questo per lasciare spazio quelli più produttivi e giovani. Quando si interviene si tagliano di solito i rami orizzontali e quelli troppo vicini alle branchie produttive.
  • Potatura di rinnovo. Questa deve avvenire subito dopo che si sono raccolti i frutti e serve per fare pulizia e togliere i rami secchi e quelli non fruttiferi.
  • Potatura estiva, detta anche potatura verde. Appena inizia il mese di maggio e l’estate deve ancora iniziare noi prepariamo il nespolo ad affrontare il caldo potando i rami novelli che stanno per svilupparsi dalle nuove gemme in modo che non vadano a disturbare i rami già esplicitamente fruttiferi.

Attrezzi per potare il nespolo

Lo strumento eletto il migliore in questi casi sono le cesoie che devono essere assolutamente sterilizzate con cura perché possono altrimenti causare delle infezioni, passandole da albero in albero. Se andiamo a creare dei tagli decisivi, può essere utile avere con sé anche del mastice per chiuderli e favorire la cicatrizzazione della “ferita”.

Ticchiolalura del nespolo: una delle malattie più insidiose

Come tutti gli alberi da frutto, anche il nespolo seppur resistente alle insidie del clima, cade invece spesso vittima di malattie, sia di quelle natura fungina che di quelle di natura parassitaria. Quella più diffusa e che fa disperare chi si aspetta una produzione di nespole abbondante ogni anno, è la ticchiolatura. Si tratta di un’infezione da funghi in grado di diffondersi molto rapidamente e di causare anche la morte del nespolo in un tempo relativamente breve.

Questo centra molto con la potatura di cui abbiamo parlato perché se la eseguiamo in modo regolare, possiamo prevenire la comparsa dell’infezione.

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Pubblicato da Marta Abbà il 5 Luglio 2020