Cereus: caratteristiche e coltivazione

fiori di cereus
Il cereus è un tipo di cactus originario delle zone desertiche dell’America del Sud. Lo si può trovare in Paesi come il Brasile, l’Ecuador e la Bolivia. Si tratta per l’esattezza di una bellissima pianta succulenta, molto apprezzata per la sua forma a colonna e per i suoi fiori suggestivi.
Il nome della pianta deriva dal latino “cereus”, che significa “cero”, e fa riferimento alla particolare forma e al portamento del fusto eretto, come se si trattasse per l’appunto di un cero o di un candelabro. Nei prossimi paragrafi scopriremo le sue principali caratteristiche insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare nelle nostre case.



Caratteristiche della cereus

In natura, quando si trova nelle sue terre di origine, il cereus può raggiungere i dodici metri di altezza. Coltivato alle nostre latitudini questo tipo di cactus può invece arrivare fino a quattro metri, se messo a dimora in terra. Quando viene coltivato in vaso, l’altezza massima raggiunta è di massimo un metro e mezzo.

Per ciò che riguarda le sue principali caratteristiche, il cereus si contraddistingue per un portamento colonnare. Il fusto è di forma cilindrica e di color verde scuro o tendente al bluastro. Nel periodo compreso tra primavera ed estate, la pianta produce fiori con lunghi stami gialli. I frutti che ne derivano successivamente, di colore rosso, possono essere consumati senza creare problemi.

Come coltivare il cereus

Se coltivato in vaso, il cereus è una pianta che si adatta agli ambienti più disparati: dalla casa fino agli uffici per poter così fornire un tocco verde anche ai contesti lavorativi.

Per favorire la crescita degli esemplari, risulta utile rinvasarli periodicamente con cadenza annuale. Il periodo migliore per compiere l’intervento di rinvaso è l’inizio della primavera. L’operazione va svolta prestando un minimo di attenzione, considerata la presenza di spine che possono provocare lesioni. Per la coltivazione in vaso la cosa ideale è puntare su vasi in terracotta dato dato che favoriscono la traspirazione del cactus. Vediamo ora altri semplici consigli per permettere a questo tipo di cactus di crescere in maniera sana e robusta in modo tale da poter godere della sua bellezza all’interno dei nostri contesti domestici.

Esposizione ideale

Il cereus è una tipologia di pianta che predilige il clima caldo con temperature medie intorno ai 25° C. Il cactus teme inoltre le temperature invernali nei casi in cui scendono al di sotto dei 10 °C. Quando viene coltivato nelle regioni dell’Italia settentrionale, quindi, durante i mesi più freddi, il cereus deve essere riparato adeguatamente e collocato in una zona della casa con molta luce, possibilmente in pieno sole. La pianta teme anche le correnti d’aria.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Per la sua messa a dimora una pianta come il cereus preferisce il terreno sciolto e ben drenato. L’ideale è che sia anche misto a torba oltre che a sabbia. Per una crescita ottimale, è opportuno collocare la pianta un vaso di terracotta di grandi dimensioni.

Come annaffiare la cereus

Rispetto agli interventi di idratazione della pianta, è consigliabile effettuarli ogni massimo sei giorni durante la stagione estiva. Le annaffiature devono essere in tal caso piuttosto abbondanti, facendo tuttavia attenzione a non lasciare ristagni d’acqua, dato che il cereus li teme particolarmente.

Con l’arrivo dell’autunno, invece, le annaffiature possono essere via via ridotte fino a eliminarle del tutto durante la stagione invernale, momento in cui la pianta è in riposo vegetativo. Se il cactus appare come “svuotato”, però, è opportuno fornirgli un minimo di acqua anche nei mesi freddi.

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Potatura della pianta

Quando viene coltivata in piena terra, la pianta non necessita di alcuna potatura. Nel caso in cui il cereus sia collocato in vaso e superi i due metri di altezza, si può invece procedere con degli interventi per accorciarlo, recidendo i rami con tagli obliqui mediante l’uso di un coltello ben affilato. I rami recisi possono essere interrati. Per evitare di spezzare le spine, quando si effettuano operazioni di potatura è bene avvolgere il fusto della pianta con della carta da giornale.

Concimazione della cereus

Per favorire il benessere della pianta, a partire dalla ripresa vegetativa fino al mese di agosto è opportuno somministrare ogni venti giorni del concime arricchito di nutrienti quali l’azoto, il potassio, il fosforo e un piccolo quantitativo di ferro. Il prodotto ideale è in forma liquida e deve essere diluito nell’acqua di irrigazione.

cereus

In alternativa, è possibile applicare del concime granulare a lento rilascio, ogni due o tre mesi circa. In tal caso, il prodotto va distribuito a pochi centimetri dal colletto del cactus.

Come si moltiplica la pianta

Come buona parte delle piante grasse o succulente, il cereus si riproduce per seme e per talea. La semina deve essere realizzata durante la stagione primaverile, mettendo i semi in un terriccio costituito da torba e sabbia in parti uguali. Il terriccio va poi mantenuto umido fino alla comparsa dei germogli.

La talea resta comunque la tecnica più adottata per la moltiplicazione del cereus, considerato che garantisce lo sviluppo di esemplari identici alla pianta originale. Le talee devono essere recise con l’ausilio di coltelli ben affilati. Vanno successivamente lasciate cicatrizzare all’aria almeno per una settimana per poi procedere con l’interramento.

Parassiti e malattie della cereus

Il cereus è un tipo di cactus che è soggetto agli attacchi della cocciniglia ma anche degli afidi. Tra le malattie soffre invece di marciume delle radici come conseguenza dei ristagni idrici. Se non si interviene nel lasso di tempo opportuno, il marciume si propaga al colletto provocando danni irreversibili alla pianta.

Curiosità sul cereus

Secondo alcuni studi una pianta come il cereus ha effetti positivi sulla nostra salute, poiché capace di assorbire le radiazioni e le onde elettromagnetiche diffuse da computer, televisioni e altri apparecchi domestici. Può essere quindi utile collocarla non solo nelle stanze di casa ma anche negli ambienti di lavoro, in primis gli uffici.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 30 Settembre 2021