Bagolaro: caratteristiche, coltivazione e usi

bagolaro
Chiamato anche romiglia o spaccasassi, il bagolaro è una pianta spontanea appartenente alla famiglia Cannabaceae. Il suo nome scientifico è Celtis australis. Siamo di fronte a una pianta arborea molto longeva, che può raggiungere anche i 25 metri di altezza, diffusa nelle aree calde dell’Asia e dell’America. Nel nostro continente, invece, il bagolaro è diffuso allo stato spontaneo soprattutto nelle zone boscose e sassose, tanto mediterranee quanto montane. Si tratta di un albero che viene anche coltivato in maniera abbondante nei parchi e nei giardini. In questo articolo scopriremo le sue principali caratteristiche e alcuni dei suoi utilizzi.



Caratteristiche del bagolaro

Il bagolaro è un albero di grandi dimensioni che può spingersi fino ai 20-25 metri di altezza, sebbene la sua altezza media si aggiri intorno ai 10-12 metri. La pianta presenta un tronco contraddistinto dalla presenza di notevoli nervature e con rami primari di cospicue dimensioni. La chioma del bagolaro è piuttosto densa e dalla forma quasi del tutto tondeggiante.

La sua essenza lignea è di colore chiaro, dura, elastica e di grande durata. Siamo di fronte a un albero molto longevo che si caratterizza per una crescita lenta. Il bagolaro è noto anche per il suo forte apparato radicale, grazie al quale riesce a sopravvivere anche in terreni difficili, come quelli carsici e sassosi .

La fioritura del bagolaro avviene in pieno periodo primaverile, più esattamente tra aprile e maggio.

Come coltivare il bagolaro

La pianta di bagolaro cresce senza troppi problemi, soprattutto se vengono messe in atto le poche cure di cui necessita in modo corretto e regolare. Quando si effettua la messa a dimora è necessario prestare molta attenzione alle radici perché possono svilupparsi irregolarmente.

Esposizione ideale

Gli esemplari di bagolaro sono piante completamente rustiche che perciò tendono a svilupparsi senza particolari problemi in qualsiasi terreno. La pianta non teme il freddo o l’afa, ma è sensibile alla mancanza di sole. Ogni giorno il bagolaro deve essere esposto almeno per alcune ore ai raggi solari diretti. In caso contrario, inizia a mostra segni di sofferenza.

Terreno più adatto per la messa a dimora

Il bagolaro viene chiamato anche spaccasassi. Questo particolare nome deriva dal fatto che l’albero per la sua crescita dimostra una particolare propensione per i substrati sassosi, calcarei e poveri di sostanze nutritive. La cosa importante è che i terreni che accolgono il bagolaro siano ben drenati.

Come annaffiare il bagolaro

L’albero di bagolaro non è particolarmente esigente per ciò che riguarda l’apporto di acqua. Generalmente, le sue necessità idriche sono soddisfatte dalle piogge. Questo tipo di pianta supporta inoltre la siccità. Se il terreno diventa troppo asciutto, tuttavia, occorre innaffiarla, soprattutto nei casi in cui si ha a che fare con esemplari ancora giovani.

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Potatura

Durante il corso dell’anno è necessario intervenire con potature solo per dare forma alla chioma, in modo tale da esaltarne le caratteristiche di sviluppo.

Concimazione del bagolaro

Nella stagione autunnale è preferibile somministrare del concime organico ben maturo alla pianta. Il letame è più che idoneo e va interrato ai piedi del bagolaro.

frutto di bagolaro

Nel momento in cui si procede con la concimazione è opportuno verificare che nel terreno non siano presenti ristagni idrici.

Parassiti e malattie del bagolaro

Per la sua rusticità e resistenza, il bagolaro non è in genere soggetto all’attacco di parassiti animali e vegetali o a particolari malattie. La pianta può comunque essere interessata da marciumi radicali che si manifestano in presenza di ristagni idrici e di cattivo drenaggio del terreno ospitante.

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Usi del bagolaro

Gli usi principali del bagolaro riguardano la falegnameria. L’albero, infatti, fornisce un legno molto pregiato contraddistinto da una notevole durezza oltre che da tenacia, elasticità e flessibilità. Si tratta di una essenza lignea molto durevole nel tempo, adatta per piccoli lavori al tornio o per la produzione di mobili. Dalla corteccia del bagolaro si riesce inoltre a ottenere un pigmento giallo che viene abitualmente utilizzato in tintoria.

Non solo il legno. Anche le foglie del bagolaro vengono usate, soprattutto in fitoterapia, in virtù delle proprietà astringenti e rinfrescanti. Da secche, sono inoltre utilizzate per la preparazione di tisane, infusi e decotti.

I frutti della pianta vengono infine usati da sempre per preparare confetture e liquori. Questi frutti sono inoltre molto apprezzati dagli uccelli, che successivamente, grazie al processo digestivo, spargono i semi, contribuendo alla diffusione del bagolaro.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 29 Agosto 2021