Australian Silky Terrier: carattere e prezzo

australian silky terrier

Australian Silky Terrier, chiaramente e onestamente originario dell’Australia, questo cane è un piccolo animale da compagnia non molto diffuso in Italia e che spesso viene confuso con il più noto Yorkshire Terrier. Lui non si offende, prosegue con la sua andatura scanzonata mostrando un pelo multicolore che sorprende.



Australian Silky Terrier: origini

Come accennato, come evidente, l’Australian Silky Terrier assomiglia molto al suo collega Terrier, allo Yorkshire, per cui è facile immaginare che sia stato selezionato partendo da soggetti inglesi di quella razza. Nel 2009 ha festeggiato 50 anni, trascorsi dal riconoscimento di razza ufficiale, il suo nome italiano, a proposito di ufficialità, è Terrier Australiano dal pelo di seta, ma è decisamente più friendly chiamarlo Australian Silky Terrier.

Il primo standard è stato realizzato molto prima dell’ufficializzazione, addirittura nel 1909, da un gruppo di fan, allevatori e responsabili della selezione australiana, ma forse per colpa della solita burocrazia, anche per questo piccolo cane innocente, c’è voluto letteralmente mezzo secolo per sentirsi chiamare per nome dalle federazioni cinofile che lo hanno classificato come terrier da compagnia.

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Australian Silky Terrier: carattere

Un po’ per indole innata, un po’ per quello che ha passato, tra il più noto collega e le attese per l’ufficializzazione, l’Australian Silky Terrier non può che avere un carattere giocherellone. Questo non vuol dire che non sia sveglio, anzi, è piuttosto vivace ma non porta rancore.

Per questo e per la sua filosofia di vita, si dimostra da sempre e sempre di più un eccellente compagno di avventure al parco, nella natura, un città, in casa. In appartamento sa comportarsi, non combina guai e con i bambini è in grado di calibrare la propria vivacità in modo da divertire senza costituire un pericolo. E’ instancabile e pieno di energia.

Australian Silky Terrier: aspetto

La somiglianza fatta intendere con lo Yorkshire non significa che per immaginare l‘Australian Silky Terrier possiamo fare un copia incolla mentale: ci accorgeremo che pur essendo simili si possono riconoscere anche se non esperti. E’ un cane dal fisico compatto, di lunghezza media e con una figura dalle linee fini. E’ strutturato e solido, con un corpo che è nato per cacciare e uccidere i roditori anche se oggi non si dedica spesso a questa attività.

La taglia dell’Australian Silky Terrier è piccola, misura circa 23 cm al garrese, pesa dai 3,5 ai 4,5 kg, la testa è di lunghezza moderata, larga fra le orecchie ma non da renderlo deforme o non armonioso. Sul cranio, piuttosto piatto, questo cane ha un curioso toupet composto da peli fini e setosi ma non ricade sugli occhi, anzi, guai se accade: il fatto che il pelo lungo ricada sulla canna nasale e sulle guance è considerato un grave difetto per un esemplare di questa razza.

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Il muso è piuttosto squadrato e termina con il tartufo nero, le mascelle sono forti, da terrier, con una dentatura regolari, il collo di lunghezza media è ben coperto dal pelo lungo e setoso. Passando alle orecchie, questo cane le ha parecchio piccole e a forma di V, ben attaccate al cranio e che spuntano dritte, mai con pelo lungo. Gli occhi devono essere piccoli, sempre, di forma tondeggiante e non prominenti, il più scuri possibile e il più espressivi possibile. Finiamo con la coda che non ha frange ed portata rialzata.

Australian Silky Terrier: pelo

Piatto, fine e lucente e setosa, il mantello dell’Australian Silky Terrier è molto bello. Il pelo arriva ad una lunghezza di 13 – 15 cm, nella zona che va da dietro le orecchie fino all’attaccatura della coda, sperando che non lo faccia inciampare mentre è intento a giocare o a cacciare. Siamo al limite! Infatti tutti gli arti, sia anteriori che posteriori, dai polsi e dai garretti fino ai piedi, non sono coperti di peli lunghi.

Per quanto riguarda i colori ammessi dallo standard di razza, troviamo il blu, focato, oppure il grigio blu, focato e più il colore è intenso più è apprezzato. Ci sono varie caratteristiche che sono piùo meno apprezzate da esemplare a esemplare: ad esempio sulla coda il blu deve essere molto scuro, il toupet meglio invece se è blu argento o fulvo.

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La versione blu focato mostrare la focatura alla base delle orecchie, sul musello e sul lato delle guance, il blu invece alla base del cranio fino all’estremità della coda, fino a scendere verso gli arti anteriori sui polsi e lungo le cosce fino ai garretti. Il corpo appare senza macchie nere o ombreggiate scure, l’unica eccezione è tollerata per i cuccioli, ma non oltre i 17-18 mesi di età.

Il mantello dell’Australian Silky Terrier è certamente motivo di vanto per questo cane che di solito si presenta piuttosto curato, sta anche a noi padrone mantenerlo tale.

Australian Silky Terrier: allevamenti

L’unico allevamento di Australian Silky Terrier in Italia riconosciuto da ENCI è quello in provincia di Novara, a Vaprio d’Agogna, si chiama Alibi e tiene anche lo Yorkshire Terrier, con cucciolate recenti, segnalate nel 2016. La diffusone del Silky Terrier in Italia non è abbondante, ci sono circa 20 esemplari dichiarati a ENCI nel 2014, nel 2015 segue una decisiva diminuzione.

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Australian Silky Terrier: prezzo

Il prezzo di un cucciolo di Australian Silky Terrier è difficile da stimare data la scarsa presenza della razza nel nostro paese, la cosa migliore è contattare direttamente l’allevamento che ENCI indica per ottenere non solo il prezzo ma anche informazioni utili sul tipo di cane che siamo intenzionati a prendere con noi. E’ molto importante essere certi che sia compatibile con le nostre abitudini e con le caratteristiche dell’ambiente in cui si troverà a trascorrere le giornate.

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Pubblicato da Marta Abbà il 13 Giugno 2016