Varietà albicocche: ecco le migliori e più conosciute

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Le albicocche sono un frutto delizioso e prelibato, con ricche caratteristiche organolettiche e con delle proprietà davvero interessanti, tanto da farlo ritenere un prodotto must nelle nostre tavole.

Ma sapevi che esistono tante varietà di albicocche che val la pena conoscere e approfondire?

Di seguito abbiamo cercato di fare il punto su questo variopinto mondo, andando a includere quali sono le più note varietà di albicocche, e quelle che devi assolutamente cercare di assaggiare, al fine di ottenerne i più apprezzabili vantaggi!

Cos’è l’albicocca

Prima ancora di comprendere quali siano le migliori varietà di albicocca, cerchiamo di capire… che cos’è questo frutto, così utilizzato anche per confetture, succhi e tanto altro ancora.

L’albicocca è un frutto ampiamente conosciuto in Italia, dove è disponibile in commercio con particolare frequenza. Riconoscibilissimo per la sua buccia giallo – arancione, per un profumo intenso, per un sapore dolce ma con delle punte acide e facilmente apprezzabili, si tratta di un frutto che appartiene alla stessa famiglia delle rosacee, delle quali fanno parte anche le ciliegie e le pesche.

Conosciuta con il nome scientifico di prunus armeniaca, si tratta di un frutto costituito da una parte centrale legnosa: il seme, chiamato anche armellina, è usato nella pasticceria grazie al suo distinguibile aroma di mandorla, mentre il resto è polposo, particolarmente morbido e saporito.

Le sue proprietà ci permettono inoltre di consumare l’albicocca senza particolari sensi di colpa. È infatti una fonte di fibre, di antiossidanti e di betacarotene piuttosto importanti, e dunque è benefica per la vista, per la pelle e per l’intestino.

Detto ciò, cerchiamo di approfondire quali siano le migliori varietà di albicocche oggi in commercio.

Albicocche campane

In realtà quella dell’albicocca campana non è una vera e propria varietà di albicocca ma, piuttosto, il nome con cui si raggruppano alcune varietà tipiche di questa regione così prolifica per questo frutto.

All’interno delle albicocche campane distinguiamo infatti l’albicocca vesuviana, o crisommole, dall’aspetto ben noto e dal sapore piuttosto dolce. Profumate e delicate al palato, si prestano molto bene ad essere materia prima per gradevolissimi sciroppi e marmellate.

Un’altra variante di albicocca campana è quella delle preole. Sicuramente meno diffuse della variante vesuviana (anche perché la pianta dalle quali vengono tratte è certamente meno vigorosa della prima varietà), si tratta di frutti di più piccole dimensioni ma, non per questo, meno saporite e prelibate (anzi, sono tantissime le persone che le preferiscono alle prime).

C’è poi anche un’altra terza principale varietà di albicocca campana che prende il nome di diavola. Guardando l’albicocca diavola è facile comprendere il motivo per cui questo frutto sia stato ribattezzato in questo modo: l’albicocca in questione si presenta infatti con delle striature rosso fuoco che attraversano la buccia. Più grande della preola, ha un gusto più dolce.

Albicocca Reale di Imola

Come suggerisce il suo stesso nome, l’albicocca Reale di Imola è un frutto tipico dell’Emilia Romagna, dalla quale proviene, e rappresenta una varietà tardiva di albicocca. La maturazione dei suoi frutti avviene a scalare, in maniera graduale e non omogenea. Ne deriva che occorre riporre particolare attenzione alla raccolta dei suoi frutti.

Per quanto concerne gli utilizzi, si tratta di un frutto particolarmente saporito, utilizzabile anche per delle ottime marmellate.

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Albicocca di Galàtone

L’albicocca di Galàtone è un’albicocca che ha origine in un piccolo paese situato sulla costa jonica pugliese. Una terra particolarmente fertile in termini di frutti e, tra di essi, anche di albicocche.

A ben vedere, l’albicocca di Galàtone è una varietà praticamente unica nel suo genere. Esteticamente, è contraddistinta dalla presenza di piccole macchie sulla buccia, che si concentrano soprattutto sulla zona del peduncolo. Una volta tagliata e/o addentata, si caratterizzerà per una consistenza piuttosto soffice. Al palato risulterà molto dolce.

Albicocca di Valleggia

Altra varietà di albicocca è quella di Valleggia, o valleggina. Le dimensioni di questo frutto sono piuttosto ridotte ma, in cambio, è in grado di sprigionare un sapore davvero piuttosto intenso, così come il suo profumo, che la fa spiccare tra le colleghe. Si tenga anche conto che ha un tempo di maturazione piuttosto ristretto, e che la sua raccolta deve essere necessariamente fatta tra giugno e luglio, rendendo di conseguenza il periodo di consumazione piuttosto contenuto rispetto alle altre varietà di albicocca.

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Albicocca Amabile Vecchioni

Se molte delle varietà di albicocca che abbiamo precedentemente voluto condividere sono caratterizzate da delle dimensioni piuttosto ristrette, questo NON vale certamente per l’Amabile Vecchioni, una varietà piuttosto grossa, facilmente riconoscibile – oltre che per le sue dimensioni – anche per un caratteristico gusto dolce e per un colore arancione piuttosto vivo. Il gusto dolce non è tuttavia mai eccessivo e, appunto, è amabile, come suggerisce il nome di questa varietà.

Purtroppo per tutti gli amanti di questa varietà, l’Amabile Vecchioni non si trova spesso. E, dunque, in alcune zone d’Italia bisogna faticare un po’ per aggiudicarsela…

Albicocca Val Venosta

Chiudiamo infine questo parziale elenco con l’albicocca Val Venosta, un frutto che è tipicamente del nord Italia e dell’Austria, dove viene chiamata Vinschger Marille. Utilizzata soprattutto in confettura e per i dolci, è coltivata all’interno di una zona piuttosto ristretta, e discreta altitudine. Un frutto tutto da scoprire!

Pubblicato da Anna De Simone il 19 Giugno 2020