Il valore del ricordo: perché ricordare è importante

il valore dei ricordi

Intangibili e a volte difficili da rappresentare e descrivere con la potenza con cui si presentano in noi, i ricordi hanno una potenza meravigliosa e spesso possono dare seguito ad azioni nel presente, sia nella sfera pubblica che in quella privata. Analizzare il valore del ricordo significa fermarsi un secondo a riflettere sul meccanismo che nella nostra mente ci ripropone dei pezzi di passato e anche sul come poterli utilizzare per l’oggi e il domani. Imparare dal passato è facile a dirsi ma difficile a farsi, ci viene chiesto sia nella nostra vita di individui, sia come parte della collettività, scopriamo come.



Che cosa è un ricordo

Un ricordo è un ricordo, è qualcosa che arriva dal passato ma può essere un oggetto oppure un pensiero, una sensazione, un sapore, un odore, un suono. In ogni caso il valore del ricordo è alto, ma meglio distinguere i due casi. Partiamo dalla definizione che ci fornisce il dizionario.

Il ricordo è l’“impronta di una singola vicenda o esperienza o di un complesso di vicende ed esperienze del passato, conservata nella coscienza e rievocata alla mente dalla memoria, con più o meno intensa partecipazione affettiva” oppure un’“annotazione intesa a richiamare o conservare la memoria di un fatto”. Oggi parliamo di ricordo anche quando torniamo da un viaggio e ci portiamo in valigia un oggetto, un vestito, un aroma… a volte li chiamiamo “souvenir” che in francese vuol dire proprio ricordo.

Oggi vogliamo approfondire però il primo significato di ricordo, quello che non si tocca ma che ci tocca dentro tutti quando fa capolino nel nostro cervello e nel nostro cuore, il ricordo di una persona cara, il ricordo della nostra festa di compleanno, il ricordo di una serata speciale.

I ricordi restano nel cuore

Per esperienza, se ben ci riflettere, possiamo parlare di due tipi di ricordi, quelli spontanei e quelli “a chiamata”. I primi sono qui ricordi che spuntano senza che li abbiamo richiamati alla mente, magari per un collegamento mentale che facciamo inconsapevolmente, oppure apparentemente a caso. Non vi capita mai che qualche evento del passato vi torni improvvisamente in testa senza nessuna apparente connessione con ciò che state facendo? E’ la bellezza della mente umana.

E poi ci sono i ricordi a chiamata che sono quelli che possiamo evocare noi per scelta, perché li vogliamo raccontare, perché li vogliamo rivivere, perché abbiamo bisogno di loro per andare avanti in un presente difficile oppure perché semplicemente ci serve ricordare una cosa del passato per agire nel presente. I ricordo a chiamata di solito sono quelli che metaforicamente diciamo di conservare nel cuore, per via del fatto che ci sono particolarmente cari, perché ci hanno emozionato positivamente. Si dice infatti che anche le persone estinte o lontane ci restano nel cuore, e lo fanno palpitate anche alla sola rievocazione dei loro visi.

I ricordi sono la nostra storia

Finora abbiamo visto il valore del ricordo nella sfera privata ma anche in quella pubblica è notevole. Ne parliamo soprattutto il 27 gennaio di ogni anno, giornata mondiale della Memoria, in cui ricordiamo le terribili vicende dell’Olocausto. E’ solo uno degli esempi di quanto sia importante ricordare la Storia, per non ripetere errori nel presente e nel futuro. La nostra storia è fatta di ricordi, di ricordi raccolti e condivisi e soprattutto tramandati.

Abbiamo preso l’esempio di un ricordo atroce che oggi serve come monito, ma possiamo prendere anche esempi positivi e un po’ più naif. Ad esempio i classici rimedi della nonna sono ricordi, sono ricordi tramandati che oggi sono preziosi e saranno eterni se anche noi li ricorderemo e li racconteremo alle future generazioni. I ricordi sono sì la nostra storia, quelli orali e quelli scritti, intrecciati, sono ciò su cui possiamo contare per prendere delle decisioni importanti.

Il ricordo nella letteratura italiana

Nella letteratura italiana come in quella di molti altri Paesi a noi vicini, è molto presente, oserei dire quasi omnipresente. Lo troviamo in Agostino, in Petrarca e in Montale, per non parlare dei versi di Leopardi con la sua “Silvia rimembri ancor…” della poesia “ A Silvia”.

Per comprendere il valore del ricordo per Montale basta citare questi pochi ma immensi ed eterni versi: “Non recidere, forbice, quel volto,/solo nella memoria che si sfolla./Non fare del grande suo viso in ascolto/la mia nebbia di sempre.//Un freddo cala… Duro il colpo svetta./E l’acacia ferita da sé scrolla/Il guscio di cicala/nella prima belletta di Novembre.”. E Dante? Inferno, Purgatorio e Paradiso sono testi pieni di suoi ricordi personali che si mescolano a ricordi di personaggi “pubblici” o leggendari in una trama scritta con una maestria che la rende contemporanea.

libro dei ricordi

Come utilizzare i ricordi

Ebbene torniamo sul finire ai nostri ricordi personali, non tratteniamoli solo nel cuore ma trasformiamoli in suggerimenti per il presente, oppure in strumenti di benessere. Ecco come in 4 passi.

  • Tieni una certa distanza dai ricordi per non fare in modo che non diventino mai dei rimpianti. Può far piacere rievocarli ma deve essere ben chiaro che il passato è il passato e il presente è il tempo che stiamo vivendo e su cui le nostre azioni sono reali e valide.
  • Guarda avanti, non indietro. Esatto, vivere con la testa – e il cuore – rivolti al passato serve a poco. Anche se abbiamo magari la propensione a cullarci nei ricordi, non mettiamoci mai a paragonare ciò che era con ciò che c’è perché quando un avvenimento è passato, tendiamo a serbarne un ricordo più positivo e che sempre vincerà sul presente ricco di ostacoli che poi col tempo rimuoviamo. Quando vinciamo una gara, ci scordiamo delle fatiche fatte per allenarci e della tensione della vigilia, ad esempio. Oppure non vi è mai capitato di tornare in un luogo in cui avete passato l’infanzia restando un po’ delusi? Probabilmente lo avevamo idealizzato trasformandolo in un posto magico, complice la fantasia tipica dei bambini.
  • Agisci oggi per creare dei bei ricordare per il domani. Quando prendiamo una decisione, quando scegliamo cosa fare delle nostre giornate, può essere una buona guida l’idea di “disegnare” nel presente qualcosa che poi avremo piacere di ricordare. Se indecisi, chiediamoci, “sarà qualcosa che ricorderò con piacere?”. Se la risposta è sì, allora facciamolo!
  • Sperimenta. Per avere dei ricchi, vari e piacevoli ricordi è importante spaziare, assaggiare, provare nuove esperienze, svoltare l’angolo, essere curiosi. Sì, altrimenti con delle giornate vuote o tutte uguali ci ritroviamo con dei ricordi banali, noiosi e anche poco utili.

Per raccogliere i ricordi vi consiglio di acquistare una scatola in stile vintage, perfetta per custodire ogni tipo di oggetto in grado di rievocare momenti che ancora oggi ci danno energia e positività.

Frasi sui ricordi

Molti hanno scritto su questo tema, gli aforismi si sprecano ma abbiamo scelto i più originali, quelli da non dimenticare.

Andare a caccia di ricordi non è mai un bell’affare… Quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.GIORGIO FALETTI

La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.” GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ

Cos’è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?ISABEL ALLENDE

Non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie.NATALIA GINZBURG

I dettagli hanno grande importanza. In un certo senso fungono da adesivo, fissano la materia essenziale dei ricordi. SÁNDOR MÁRAI

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Pubblicato da Marta Abbà il 26 Giugno 2020