Sedum Palmeri: proprietà e come coltivarlo

sedum palmeri

Appartiene alla famiglia delle Crassulaceae il Sedum palmeri, pianta grassa che viene comunemente chiamata anche Siempreviva de Palmer, oppure Pignola. Si tratta di una specie originaria delle montagne del Messico che in natura solitamente spunta ed è in grado di fiorire sui pendii rocciosi e calcarei nord-orientali della Sierra Madre sopra Monterrey a circa 1000 m di altitudine. Nonostante l’habitat che in Italia gli possiamo offrire sia molto diverso, va detto che è in grado di adattarsi ad un diverso clima e darci parecchie soddisfazioni.



Sedum Palmeri: caratteristiche

E’ una delle piante più semplici da tenere sul nostro balcone ed è una presenza gradevole perché produce dei fiori, perché riempie di verde e non richiede troppe cure. E’ una pianta con un andamento ricadente e la classica colorazione rossastra che la rende particolare e riconoscibile, soprattutto quando la si pianta in vasi per farle formare una sorta di cascata verso il basso dai nostri balconi. Ha un fusto molto ramificato, composto da una serie di rosette di foglie di dimensioni molto differenti le une dalle altre e per via della sua forma può essere facilmente scambiata con una piccola Echeveria. Non ha le sembianze classiche dei Sedum, infatti, ed è difficile ricondurla ai suoi simili solo guardandola.

Le rosette classiche del Sedum Palmeri risultano un po’ più appiattite ma comunque carnose e succulente, e possono avere un diametro di massimo 5 centimetri mentre gli steli sono molto più grandi, possono arrivare a misurare anche 30 centimetri. Di solito riportano delle foglie sessili, senza alcun piccolo, dalla forma ovale e dal colore che tende al verde-azzurro. La consistenza è lievemente cerata. Queste foglie sono sistemate a spirale e non superano i 3 centimetri di lunghezza.

Quando deve affrontare delle stagioni con delle temperature “estreme” questa pianta assume una colorazione rossiccia soprattutto sul bordo delle foglie, questo accade sia durante gli inverni più rigidi sia anche durante le estati troppo torride.

Sedum Palmeri: proprietà

Tra le tante proprietà di questa pianta, ne scegliamo due relative ai fiori, la sua parte più ammirata e apprezzata. La fioritura del Sedum Palmeri è infatti davvero meravigliosa perché il colore dei suoi fiori diventa invasivo e la pianta si trasforma in una chiazza di colore. Il colore è il giallo caldo, un giallo che caratterizza i suoi tantissimi fiori che hanno una dimensione di massimo 8 millimetri.

Si tratta di un fiore stellato e pentamero ovvero formato da 5 sepali e 5 petali con numerosi stami che spuntano a partire da metà febbraio fino alla fine di aprile. Sempre parlando di fiori è importante ricordare che il Sedum palmeri è una pianta mellifera, adatta quindi ad essere impollinata dalle api e per la produzione del miele.

Sedum Palmeri: come coltivarlo

Quando coltiviamo una pianta come questa, seppur non troppo pretenziosa, dobbiamo ricordarci che proviene da un ambiente totalmente diverso da quello in cui la stiamo inserendo, dobbiamo quindi stare attenti ai pochi accorgimenti a cui ci viene chiesto di rispondere.

E’ anche importante sapere che quando coltiviamo il Sedum Palmeri in un appartamento, non dobbiamo pretendere che si sviluppi come fa quando è nel suo ambiente naturale, roccioso, all’aperto. E’ stato notato infatti che tra le quattro mura cresce in maniera anomala e non in linea con la sua specie, quindi i suoi rami diventano più sottili ma allo stesso tempo si allungano eccessivamente, indebolendosi un poco e diventando più facili da spezzare.

Per agevolare la fioritura possiamo sistemare la pianta alla luce diretta del sole o comunque in una zona molto ben illuminata, preferibilmente nei giardini rocciosi con un terreno che abbia un buon potere drenante, con una composizione piuttosto sabbioso o ricco di sassi. Meglio se riusciamo a piantarla a terra e non in un vaso ma se non abbiamo altra scelta, ricordiamoci di cambiare vaso ogni anno per dare spazio alla pianta di crescere, svilupparsi e fiorire adeguatamente.

Trattandosi di una pianta succulenta, il Sedum non deve essere annaffiata d’inverno mentre in estate possiamo darle l’acqua solo quando sentiamo con le nostre dita che il terreno è asciutto nella sua parte superiore. In media direi che capita di doverla bagnare con una frequenza di una volta al mese ma facendo molta attenzione a non creare dei ristagni che possono danneggiare notevolmente la salute della pianta stessa. Per quando riguarda la concimazione, è un passaggio importante, da compiere scegliendo prodotti che abbiano una bassa dose di azoto e un buon livello di fosforo e potassio. Si procede mescolando questi prodotti con l’acqua dell’annaffiatura, ripetendo l’operazione circa una volta al mese, tutti i mesi tranne quelli invernali.

Sedum Palmeri: riproduzione

Possiamo anche scegliere il metodo con cui riprodurre la pianta, se tramite semina oppure talea. Il più consigliato è il secondo perché decisamente più immediato. Dato che siamo in presenza di una pianta generosa nella sua fioritura possiamo tagliare un rametto alla radice e usarlo direttamente nel terreno. Ci sarà da aspettare solo qualche giorno per avere la prova che ha radicato. Con la semina la questione è più delicata e il momento giusto per provaci sono i mesi tra gennaio e marzo. I fiori invece compaiono in primavera e restano per tutta l’estate, sempre gialli e magnifici.

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Sedum Palmeri e gli afidi: come difendersi

Gli afici assieme alla cocciniglia sono tra i più forti nemici di questa pianta che proprio per questo motivo nella stagione primaverile deve essere trattato con degli insetticidi a largo spettro che tengano lontano i classici parassiti, da non usare però se la fioritura è già iniziata. Tra i vari prodotti che potete acquistare anche comodamente on line c’è questo battericida che agisce contro gli afidi.

Pubblicato da Marta Abbà il 10 Luglio 2020