Saponaria Comune: pianta perenne

Saponaria Comune

Pianta dai tanti poteri curativi la Saponaria Comune non si ammala spesso e può essere facilmente coltivata a patto che si stia attenti marciume radicale. Andiamo a scoprirne le caratteristiche e le preferenze.



Saponaria Officinalis: caratteristiche

Prima di conoscere la pianta, osserviamo e prendiamo nota delle sue proprietà per comprendere se ci può essere utile in qualche modo. È molto ricca di principi attivi, cosa che la rende una pianta multitasking in erboristeria. Contiene saponine, resine, mucillagini, flavonoidi, vitessina, gomma e vitamina E e ga delle importanti proprietà come quelle diuretiche, diaforetiche, depurative e colagoghe.

Oltre ad essere un ottimo rimedio della nonna, o naturale, per diversi disturbi fisici, la saponaria comune diventa una pianta da cui si possono ricavare vari prodotti come i detergenti per l’igiene personale e quelli impiegati nel restauro oppure ancora per il lavaggio delle stoffe. Quando si fa uso interno degli estratti di questa pianta o di prodotti che la contengono è importante fare molta attenzione perché se non si seguono le indicazioni si possono causare danno gravi per la salute.

La pianta perenne Saponaria Comune

Compreso il largo uso che si può fare di questa pianta, andiamo a conoscerne le caratteristiche botaniche. Si tratta di una pianta perenne che ha le radici molto ricche di saponine, cosa che spiega il suo nome. Per trovarne le origini non dobbiamo andare lontano, sono in Europa, da cui si è poi diffusa anche in Siberia e in America. Cresce in modo selvatico ma possiamo anche coltivarla e di solito viene utilizzata per formare dei cespugli che vanno a coprire dei muretti a secco oppure a riempire zone spoglie del giardino.

È un intrico di fusti lunghi e molto ramificati che vanno a formare una rete fitta. Sono coperti di foglie verdi e dalla forma ovale o lanceolata, e in primavera anche di fiori che crescono a grappoli. Malgrado il bel aspetto dei cespugli, per mantenere la nostra saponaria in buona salute è importante potarla eliminando rami e fiori secchi, favorendo la crescita di nuovi che altrimenti rischiano di soffocare.

La pianta della Saponaria Comune è piuttosto adattabile e resistente ma ha le sue preferenze, predilige stare nella semi ombra o al sole, tranne nella stagione calda, e affronta coraggiosamente il freddo a patto che non si verifichino delle gelate insistenti.

Nella prima fase della crescita è meglio proteggere gli esemplari di questo cespuglio messi a dimora da poco tempo, annaffiandoli regolarmente per fare in modo che si sviluppa l’apparato radicale. Man mano che la pianta cresce c’è sempre meno bisogno di prendersene cura e sarà la pioggia ad innaffiarla direttamente senza che noi si scomodiamo.
Per quanto riguarda la scelta del terriccio, cerchiamo di scegliere quelli ben drenati e molto sciolti perché il marciume radicale può arrivare ad uccidere questo tipo di pianta. In generale la Saponaria si adatta anche a terreni aridi e in primavera gradisce l’utilizzo di un concime in granuli adatto per le piante da fiore da spargere ai suoi piedi.

Per far moltiplicare la Saponaria si può scegliere tra diversi metodi, utilizzando il seme o la talea dai cespi dell’anno prima. Al variare del metodo cambia anche il periodo in cui operare, per la propagazione mediante seme si aspetta la stagione primaverile, per la diffusione mediante talea invece la stagione estiva. In questo caso si taglia un ramo semilegnoso della pianta madre e lo si pone in un vaso annaffiandolo in attesa che si formi l’apparato radicale. Quando spuntano le radici significa che è autonoma e possiamo metterla a dimora in piena terra.

Fioritura della Saponaria

Come abbiamo già accennato descrivendo la pianta, i suoi fiori si raccolgono in grappoli e hanno un colore rosa acceso molto evidente. I fiorellini minuscoli che formano le infiorescenze danno vita ai frutti in forma di capsule frangiate e sono un simbolo di felicità.

Saponaria Comune

Crema lavante alla cheratina vegetale con Saponaria

Un esempio di prodotto cosmetico ricavato dalla Saponaria è questa crema lavante alla cheratina vegetale con saponaria, consigliata soprattutto a chi ha in capelli molto rovinati, secchi o che si spezzano facilmente. È una crema che senza solfati e senza tensioattivi schiumogeni che nutre e ripara i capelli e nel tempo che li rende morbidi e setosi, incredibilmente leggeri. Va applicata sui capelli bagnati massaggiando delicatamente il cuoio capelluto e i capelli per poi emulsionare con un po’ d’acqua e lasciare in posa da 2 a 3 minuti. Poi serve risciacquare abbondantemente. Se volete provare questa crema portentosa potete leggerne le caratteristiche tecniche e acquistarla direttamente su Amazon.

Saponaria Ocymoides

Tra le varie specie di saponaria c’è quella di roccia detta anche Saponaria ocymoides. Sempre di origine europea questa pianta forma dei veri e propri cuscini striscianti di piccole dimensioni che non crescono in altezza ma soprattutto in larghezza ma piuttosto lentamente.

Viene usata soprattutto nei giardini anche perché è una delle poche che fiorisce con tenacia dalla primavera fino al presentarsi dei primi freddi. I suoi grappoli rosa acceso sono a volte l’unica macchia di colore a resistere. In natura cresce spontaneamente anche in montagna.

La troviamo utilizzata in erboristeria per sfruttare le tante saponine vegetali che contengono le sue radici. Per questo motivo viene da sempre coltivata in abbondanza per poi essere impiegata per il lavaggio della bucato ed in particolare la lana. La saponina è infatti una sostanza che crea schiuma a contatto con l’acqua e risulta molto efficace nel distaccare i grassi dai tessuti. Dalle foglie della saponaria ocymoides possiamo invece estrarre antireumatici o produrre decotti utili per effettuare gargarismi.

Pubblicato da Marta Abbà il 15 Maggio 2020