Quando si pianta l’aglio

aglio

L’aglio è un tipo di ortaggio molto apprezzato per motivi culinari ma non solo. Questo alimento possiede infatti innumerevoli proprietà utili per la salute e il benessere del nostro organismo. Inoltre, la sua semina rappresenta un valido alleato per proteggere le piante dell’orto, contribuendo a tenere lontani insetti e batteri.

In questo articolo scopriremo alcune curiosità sulla sua coltivazione. Cercheremo di rispondere a uno specifico quesito, ovvero “quando si pianta l’aglio”? Analizzeremo inoltre alcune delle più importanti proprietà possedute da questo cibo consumato pressoché ovunque nel mondo. Addentriamoci a questo punto nel merito.



Coltivazione dell’aglio

Come coltivare l’aglio? Ecco alcuni suggerimenti pratici. Per coltivare una pianta d’aglio a uso familiare non si necessita di molto spazio. È sufficiente avere un angolo di orto di dimensioni ridotte da dedicargli.

Conosciuto e utilizzato fin dall’antichità, l’aglio è una pianta erbacea perenne bulbosa. Il suo bulbo contiene un numero variabile di spicchi che spaziano dai sei ai venticinque. L’interno di ogni bulbillo possiede a sua volta una gemma a partire alla quale può trarre origine una nuova pianta.

Per chi non ha un orto o un giardino, l’aglio può essere eventualmente coltivato anche in vaso.

L’aglio può essere eventualmente coltivato anche in vaso.

Riproduzione dell’aglio

L’aglio si riproduce piantando gli spicchi, detti bulbilli, che si ottengono dividendo il bulbo, noto anche come testa o capocchia. I vari spicchi di aglio vanno piantati per file interrandoli leggermente, mantenendo la punta rivolta verso l’alto.

Ma qual è il periodo migliore per effettuare la semina dell’ortaggio? ll periodo in cui si pianta l’aglio può variare a seconda del clima della zona in cui viene effettuata la semina. In linea di massima, comunque, l’intervento va effettuato sempre in autunno, tra ottobre e novembre, e alla fine dell’inverno, tra gennaio e marzo. Il prodotto può essere poi raccolto dopo cinque o sei mesi dalla semina dei bulbilli.

Trattandosi di un ortaggio da bulbo, se si decide di seguire la tradizione contadina è opportuno piantare l’aglio in fase di luna calante. La luna calante è la fase in cui il nostro satellite naturale, giorno dopo giorno, perde una piccola porzione di visibilità, fino ad arrivare a scomparire nel novilunio. La luna calante è riconoscibile dalla gobba a levante.

Condizioni ideali per la semina

L’aglio è una pianta che ama essere messa a dimora in un terreno leggero e che teme i ristagni d’acqua, come accade a tutte le altre bulbose. La sua coltivazione non è tuttavia complessa. L’aglio è infatti capace di adattarsi anche ai terreni poveri e, a livello climatico, si dimostra in grado di resistere alle temperature più rigide. La pianta tollera temperature che si spingono fino a -15°C.

Per permettere a ogni pianta di avere lo spazio necessario per potersi sviluppare correttamente, oltre a ricevere tutte le sostanze nutritive essenziali per la loro crescita, la semina dell’aglio va effettuata lasciando un minimo di 10 centimetri tra uno spicchio e l’altro. Le diverse file vanno inoltre distanziate di almeno venti centimetri tra di loro.

Per evitare che l’apparato radicale dell’aglio marcisca, è opportuno non esagerare con gli interventi di concimazione. Siamo infatti di fronte a una pianta che non necessita di grandi quantitativi di concime per potersi sviluppare in totale normalità.

Come innaffiare l’aglio

Se coltivato nell’orto o in pieno campo, l’aglio non necessita di molti interventi di irrigazione. In genere, la pianta si accontenta delle acque piovane. Nei periodo più caldi, quindi tra primavera ed estate, è tuttavia preferibile innaffiare le piante in modo tale da ottenere bulbi di buone dimensioni. L’aglio non richiede una particolare qualità di acqua per l’irrigazione. Il rubinetto che alimenta l’orto è più che sufficiente.

Quando procedere con la raccolta

I bulbi d’aglio si raccolgono dopo cinque o sei mesi dalla semina degli spicchi. Nel momento in cui il gambo delle piante inizia a piegarsi si intuisce che è possibile procedere con la raccolta.

Varietà di aglio

Come gran parte delle piante anche l’aglio è presente in natura in diverse varietà. Alcune di queste sono particolarmente pregiate. Tra le varietà più degne di nota rientrano ad esempio:

  • l’aglio di Voghiera DOP;
  • l’aglio polesano DOP;
  • l’aglio rosa Primaticcio;
  • l’aglio rosa di Lautrec;
  • l’aglio rosso di Sulmona;
  • l’aglio rosso di Nubia;
  • l’aglio rosso maremmano.

L’aglio di Voghiera DOP è contraddistinto da bulbi di forma rotondeggiante, di colore bianco uniforme. Per l’elevato quantitativo di allicina, il profumo di questa varietà è molto intenso.

L’aglio polesano DOP presenta bulbi di forma rotondeggiante regolare, leggermente appiattita alla base. Di colore bianco brillante, si contraddistingue per un profilo aromatico è unico, meno pungente rispetto alle altre varietà.

aglio rosso

Le varietà di aglio rosa come quella di Primaticcio o di Lautrec hanno in genere un sapore più delicato rispetto alle varietà bianche.

A differenza dell’aglio bianco, invece, le varietà di aglio rosso si contraddistinguono per dimensioni più piccole. Di solito, queste varietà possiedono una maggiore concentrazione di composti organici solforati e sono ricche ricco di iodio e di silicio.

Proprietà dell’aglio

L’aglio è un tipo di ortaggio che assicura diversi benefici al nostro organismo. Si tratta di un alimento che può essere consumato tranquillamente anche ogni giorno. Nello specifico, l’aglio possiede:

  • proprietà antisettiche;
  • proprietà digestive;
  • proprietà depurative;
  • proprietà antiossidanti;
  • proprietà antibiotiche.

Studi hanno evidenziato che l’allicina presente nell’aglio ha effetti benefici nell’ambito cardiovascolare poiché, essendo capace di ridurre la rigidità dei vasi sanguigni, aiuta ad abbassare la pressione sanguigna.

Oltre alla allicina, l’aglio contiene sostanze antibatteriche come la garlicina. L’alimento è inoltre ricco di sostanze minerali ed oligominerali, quali calcio, magnesio fosforo, iodio e ferro. Nell’aglio sono inoltre presenti tracce di zinco, di manganese, di selenio, di provitamina A, di vitamine B1 e B2. Esclusivamente nell’aglio fresco è infine presente la vitamina C. Si tratta quindi un vero concentrato di benessere.

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Quanto aglio si può mangiare

Si stima che per poter ottenere degli effetti benefici, la quantità di aglio da mangiare è pari a circa quattro grammi al giorno, ossia indicativamente l’equivalente di uno spicchio. Il modo migliore per assumere questo quantitativo è di consumare l’aglio crudo, tritandolo finemente o masticandolo con cura. Preparare l’aglio marinato è invece un’idea gustosa per consumare l’alimento attribuendogli un gusto più delicato e maggiormente digeribile.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 21 Luglio 2021