Patto dei Sindaci e PAES: che cosa sono?

La mappa dei Paesi aderenti al Patto dei Sindaci

La mappa dei Paesi aderenti al Patto dei Sindaci

Patto dei Sindaci, PAES… che cosa sono? Patto dei Sindaci è il nome della principale iniziativa promossa dalla Comunità Europea per coinvolgere le amministrazioni locali (città e comuni) nella lotta al cambiamento climatico. PAES, che significa Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, è lo strumento operativo con cui le singole amministrazioni attuano la strategia cardine del Patto dei Sindaci: ridurre del 20% le emissioni di CO₂ entro il 2020.

Al Patto dei Sindaci dunque possono aderire i comuni dei 49 Paesi che hanno sottoscritto l’iniziativa, e sarebbe buona cosa che lo facessero tutti. L’Italia attualmente ha un buon numero di amministrazioni locali firmatarie, un po’ più di 1460 considerate le ultimissime adesioni (dato dicembre 2014), ma non è in cima alla classifica. Davanti a noi c’è la Spagna, che di comuni aderenti al Patto dei Sindaci ne conta oltre mille in più, 2552 secondo l’ultimo dato.

Possiamo fare di meglio insomma. Le amministrazioni locali ancora refrattarie all’iniziativa potrebbero convincersi valutando che l’adesione al Patto dei Sindaci non è solo una questione di immagine, ma può diventare anche un volano per l’economia locale. Non costa e conviene.

Le amministrazioni che aderiscono al Patto dei Sindaci si impegnano infatti ad attuare una serie di interventi in tema di efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili. E considerato il potenziale di mercato dell’efficienza energetica nei prossimi anni in Italia (non solo riferito alle rinnovabili) è assurdo che un’amministrazione comunale trascuri iniziative a costo zero che agevolano investimenti virtuosi.

Certamente aderire al Patto dei Sindaci significa assumersi una responsabilità, non solo sulla carta. L’adesione comporta l’impegno da parte del Comune firmatario a ottenere entro il 2020 una riduzione del 20% delle attuali emissioni climalteranti di CO₂ legate ai consumi energetici nel proprio territorio. Obiettivo da raggiungere attuando interventi di efficientamento energetico.

Su quali basi? Con riferimento a quali numeri? Qui sta l’impegno vero: entro un anno dalla ratifica del Patto dei Sindaci, l’amministrazione comunale firmataria si impegna a presentare alla Commissione Europea la propria strategia di riduzione delle emissioni climalteranti. Come? Attraverso la redazione del PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che deve contenere sia la ricognizione degli attuali consumi energetici sia la previsione degli interventi mirati alla riduzione delle emissioni nel territorio comunale. Un impegno insomma c’è, ma ne vale la pena.

La maggior parte dei comuni italiani aderenti al Patto dei Sindaci ha una popolazione inferiore ai 50mila abitanti. Circa il 65% di questi comuni ha già presentato il proprio PAES, il 40% dei quali è già stato approvato dalla Commissione Europea mentre nei restanti casi è ancora in fase di valutazione (dato dicembre 2013). I comuni mancanti sono pregati di battere un colpo.

Pubblicato da Michele Ciceri il 5 Gennaio 2014