Murraya paniculata: caratteristiche e coltivazione

murraya paniculata

La murraya paniculata è una tipologia di pianta orientale sempreverde, di provenienza dell’Asia meridionale ed Australia, dall’aspetto armonioso, conosciuta anche come albero della seta per la sua corteccia levigata, di colore grigio.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.

Caratteristiche della murraya paniculata

La murraya paniculata si presenta sotto forma di arbusto o alberello dove, nel suo habitat naturale, raggiunge i sette metri di altezza; nel nostro continente si coltiva soprattutto come esemplare da bonsai, adatto a forme erette, inclinate, prostrate, a cascata, bitronchi o a tronco multiplo.

Il suo portamento appare erto e scarsamente ramificato; la chioma è fitta e globosa, le foglie sono di forma ovale, leggermente coriacee, cerose, di colore verde chiaro brillante. Nelle regioni con inverni miti, il vegetale può essere coltivato anche in piena terra, purché in luoghi riparati dalle gelate notturne e dal vento di tramontana.

In estate e in autunno, la pianta sviluppa minuscoli fiori campanulati, riuniti in corimbi apicali, aventi petali di colore bianco e fortemente aromatici (il profumo richiama quello degli agrumi). Ai fiori seguono piccoli frutti ovali, di colore arancio o rosso, simili a delle olive. Le bacche sono molto apprezzate dagli uccelli e i fiori dalle api. Per riuscire a completare la fioritura la pianta dovrà beneficiare di temperature invernali attorno ai venti gradi. Nelle zone a clima temperato, la nostra murraya potrà essere coltivata in esterno e risulterà perfettamente idonea per la formazione di bordure e siepi fiorite a scopo ornamentale.

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Come coltivare la murraya paniculata

Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.

Esposizione ideale della pianta

Da maggio a settembre all’esterno, in mezz’ombra. Da ottobre a maggio, la pianta andrà invece collocata in interno, in prossimità di fonti di luce naturale e con una temperatura compresa tra i 15 e i 25 °C.

Terreno idoneo per la messa a dimora della murraya paniculata

La pianta si adatta bene ad un tipo di terriccio leggero e misto. Le rutacee, infatti prediligono i terreni soffici e ben drenati, pertanto è consigliabile utilizzare un composto costituito da due parti di torba, una parte di sabbia e mezza parte di pietra pomice. In commercio si trovano facilmente dei composti già dosati specifici per gli agrumi, ma adatti anche agli esemplari di Murraya.

Al fine di ottenere una crescita equilibrata dell’apparato radicale, è consigliabile rinvasare la pianta ogni due o tre anni, nella stagione primaverile, usando un terriccio ricco di sostanze organiche unito a torba. In primavera e in estate somministrare concime solido organico.

Come annaffiare la murraya paniculata

Durante tutto il periodo estivo, è necessario procedere con irrigazioni abbondanti e regolari, specie dopo giornate ventose e con terreno completamente asciutto. In inverno nebulizzare spesso l’apparato fogliare e lasciare nei sottovasi alcuni sassolini di argilla espansa per trattenere l’acqua in eccesso. A partire dal mese di marzo, fino ad ottobre, somministrare del concime per piante da fiore miscelandolo all’acqua delle annaffiature ogni quindici giorni circa.

annaffiatoio

Moltiplicazione della pianta

La propagazione avviene per seme, in primavera, oppure per talea semi-legnosa, ad inizio dell’estate. Risulta davvero semplice riprodurre il vegetale partendo dai semi in luoghi al chiuso. È noto che il seme rimane vivo abbastanza a lungo. Prima della semina, i semi dovranno essere tenuti in acqua tiepida per un paio di ore; successivamente essi andranno distribuiti in maniera uniforme, ma non in profondità, sulla superficie di humus umido, misto a sabbia e torba nel rapporto (1: 1).

Il contenitore verrà protetto da una pellicola trasparente forata e collocato in un luogo illuminato (non sotto i raggi diretti del sole) ad una temperatura costante intorno ai trenta gradi. Le prime piantine dovrebbero apparire una quarantina di giorni dopo la semina; dopo la formazione dei tre piatti fogliari, le piantine saranno rinvasate in contenitori singoli.

Parassiti e malattie

Queste piante non sono solitamente vulnerabili alle aggressioni di malattie o parassiti. Esse temono in particolare la presenza di afidi e della mosca bianca. Qualora la pianta dovesse perdere le foglie senza una ragione apparente, la causa si potrebbe far risalire all’ambiente privo di umidità. Rimedi in questo caso? Aumentare le nebulizzazioni sull’intero fusto e sulle foglie.

Varietà

Min-a-min

Questa varietà ha una forma compatta, simile alla tipologia da esterno Smart Choice. Si distingue per la rapida crescita e, nelle regioni a clima caldo, può essere coltivata in giardino per la creazione di magnifiche siepi.

Minima

Questa varietà è rappresentata da crescita lenta, mentre la fioritura compare già nel primo anno di vita. Tipologia esclusivamente da indoor.

Nano compatto

Questa è una varietà nana, l’altezza del cespuglio non supera i 10-15 cm. Tipologia più esigente in fatto di cura e condizioni di crescita.

Curiosità sulla pianta

Si tratta della pianta da bonsai più diffusa in commercio.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 22 Aprile 2022