Luffa coltivazione: le regole per farla correttamente

Luffa coltivazione

Probabilmente hai usato una spugna di luffa almeno una volta nella tua vita, sia nella vasca da bagno o per pulire la casa. Ma sai che la luffa si ottiene con una verdura?

Mentre gran parte della commercializzazione delle spugne mostra la spugna in un ambiente marino, circondato da conchiglie e oggetti simili, in realtà le spugne di luffa non sono i resti di una creatura oceanica (a differenza delle spugne marine), bensì della parte fibrosa della zucca di luffa matura che… puoi coltivare anche nel tuo giardino di casa. Ma come?

Cos’è la luffa

Iniziamo con ordine e rammentiamo che la luffa si riferisce a due specie di zucca: la Luffa aegyptiaca e la Luffa acutangular o Luffa cyclindrica.

La prima tipologia ha lunghe creste che percorrono la lunghezza del frutto, mentre la seconda, liscia, ha un profilo più rotondo, con pieghe poco profonde che percorrono la sua estensione. Le specie sono usate in modo abbastanza intercambiabile ed entrambe sono vigorose viti annuali con vistosi fiori gialli. Le zucche appartengono alla famiglia delle Cucurbitaceae, e hanno come cugini le zucche, i cocomeri, i cetrioli, i meloni.

Come coltivare la luffa

La luffa va coltivata ine pieno sole su un terreno ben drenato ma umido, arricchito con abbondante compost o letame. Si coltiva come una zucca invernale o una zucca a guscio duro, e le loro lunghe viti vigorose hanno bisogno di molto spazio, oltre che un robusto traliccio per arrampicarsi.

Ricorda anche che le luffa hanno bisogno di una lunga stagione per maturare (da 150 a 200 giorni caldi), così nelle zone più settentrionali d’Italia è bene piantare i semi in vasi all’interno di ambienti abbastanza caldi, prima di trapiantarli all’aperto quando il tempo è caldo e stabile.

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Dove acquistare la luffa

In un buon vivaio o in un centro di giardinaggio locale si possono generalmente acquistare semi di luffa. In caso contrario si possono ordinare online, anche su Amazon.

Come raccogliere la luffa per le spugne

Per raccogliere le zucche di luffa per fare le spugne, è sufficiente lasciarle appassire sulla vite prima della raccolta.

Dunque, i primi frutti che appaiono sulla vite dovrebbero esser lasciati maturare: sono maturi e pronti da raccogliere quando la buccia verde è diventata giallo scuro o marrone scuro e inizia a separarsi dalla fibra interna, e il frutto è leggero.

In questo contesto, lascia i frutti appesi alla vite il più a lungo possibile per il massimo sviluppo della fibra di spugna, ma assicurati di raccogliere e sbucciare immediatamente i frutti se vengono colpiti dal gelo.

Come preparare la spugna di luffa

Il primo passo per produrre una buona spugna di luffa è quello di staccare la pelle esterna, dura. Se è già screpolata, potete toglierla a pezzi. Se è intatta, prova a schiacciare delicatamente la frutta fino a quando non compaiono crepe e poi estendi le crepe schiacciando la frutta e tirando i bordi strappati della pelle con i pollici. Se la buccia è molto secca, immergi la frutta in acqua per qualche minuto può facilitare lo stacco.

Una volta rimossa la buccia, scuoti i semi (se sono voluminosi, spalmane un po’ su un tovagliolo di carta e asciugali a temperatura ambiente per alcuni giorni, e conservali poi per la semina dell’anno prossimo). Poi lava la linfa della spugna con un forte getto d’acqua o in un secchio d’acqua con un po’ di sapone per piatti. Se ci sono macchie scure, è possibile trattare una spugna con una candeggina non cloro per ottenere un colore marrone chiaro più uniforme.

Infine, asciuga le spugne lavate al sole, girandole frequentemente, fino a completa asciugatura. Conserva in un sacchetto di stoffa per evitare che si impolverino e che si conservino per anni.

Utilizzo delle spugne di luffa

È possibile utilizzare le spugne di luffa intere, ritagliare sezioni piatte dallo strato esterno per strofinare i tamponi, oppure tagliarle a fette trasversali per fare degli scrub più piccoli. È anche possibile far essiccare la fibra per utilizzarla per realizzare filtri, tovagliette, sottobicchieri, solette, sandali e altri prodotti.

I dermatologi consigliano di assicurarsi che la luffa si asciughi completamente tra un uso e l’altro e di usare solo una luffa per tre o quattro settimane prima di sostituirla con una nuova. In alternativa, puoi immergere la vostra luffa preferita in una soluzione di candeggina diluita una volta alla settimana, per evitare che diventi un albergo per i germi!

Pubblicato da Anna De Simone il 24 Ottobre 2019