Linguaggio del corpo: libri

Linguaggio del corpo

Linguaggio del corpo, più importante di quello verbale, nella maggior parte dei casi, soprattutto perché è molto più facile mentire con le parole che con le mani, lo sguardo o la gestualità in generale. Ormai lo sanno tutti, ed è per questo che è importante approfondire il tema. Resta in balia dell’istinto, il linguaggio del corpo, ma saper riconoscere quello altrui ed essere consapevole del nostro, è un bel vantaggio. Va però anche specificato che non esistono regole vere e proprie per interpretare il linguaggio del corpo, non si tratta di una scienza esatta.



Linguaggio del corpo maschile

Sia i gesti, sia le parole, possono essere interpretati in modi diversi, spesso è la combinazione tra i primi e le seconde che può offrirci una chiave importante per leggere il messaggio autentico che una persona ci sta mandando.

Spesso, soprattutto gli uomini, compiono dei gesti che dicono molto. Uno di questi è l’incrociare le braccia. In generale viene preso come un sintomo di chiusura, può anche comunicare una arrabbiatura ma è importante valutare anche di volta in volta ciò che accade intorno al maschio che incrocia le braccia. Magari ha solo freddo.

Mirare a capire il linguaggio del corpo è una impresa di dimensioni considerevoli. Basta pensare che il nostro corpo può produrre oltre 700,000 movimenti diversi, se aggiungiamo le varie combinazioni che possono crearsi, arriviamo a capire che è impossibile codificare tutto il linguaggio del corpo. Le aree principali da cui iniziare sono 4, sia negli uomini che nelle donne: occhi, faccia, testa e postura.

Nel linguaggio del corpo maschile prevale la faccia, ad un uomo si leggono le emozioni sul volto e le principali sono tristezza, sorpresa, rabbia, disgusto, disprezzo, paura e felicità. Ci sono persone, uomini ma anche donne, che non sono molto in grado di trasmetterle, anche se hanno a disposizione ben 43 muscoli facciali e una vasta gamma di microespressioni facciali spesso involontarie e che raccontano cosa la testa pensa e il cuore prova.

Linguaggio del corpo femminile

Spesso una donna ha un modo particolare di piegare la testa che affascina e comunica. Cosa? Per capirlo è necessario imparare almeno l’ABC del linguaggio del corpo femminile. Ci sono posizioni della testa che indicano ascolto, l’annuire, per esempio, mentre un altro parla, oppure l’inclinare leggermente la testa su un lato.

Se ci badiamo, oltre alle donne lo fanno spesso anche i bambini e i cani. Se invece ci si tocca la faccia troppo spesso, può significare ansia o tensione, ma se si tratta del naso o del mento, magari stiamo solo riflettendo.

Linguaggio del corpo

Linguaggio del corpo: libri

Per passatempo o curiosità, possiamo iniziare ad esplorare l’universo del linguaggio del corpo sfogliando questo libro, acquistabile anche su Amazon. Si intitola “Segnali del corpo. Come interpretare il linguaggio corporeo”, scritto da Vera F. Birkenbihl.

Linguaggio del corpo: guardare a destra

Cosa significa quando una persona guarda di continuo a destra? E che differenza c’è tra il fatto che guardi a destra o a sinistra? E, ancora, guarda a destra ma in basso o in alto? Guardare in alto a destra, infatti, vuol dire che si stanno ricostruendo immagini mai viste prima, invece guardare a destra né in alto né in basso, vuol dire che stiamo creando suoni mai ascoltati, infine il puntare lo sguardo senza apparente motivo in basso a destra significa dare ascolto a emozioni o a sensazioni corporee.

Anche a sinistra, lo sguardo può assumere vari significati, ad esempio se punta in alto, si tratta di ricordare immagini viste in precedenza. A sinistra in basso lo sguardo cerca un dialogo, a sinistra e basta, si sta cercando di ricordare cose che abbiamo appena sentito.

Linguaggio del corpo

Linguaggio del corpo: gambe incrociate

Come le braccia, anche le gambe, se incrociate, trasmettono un messaggio di generale chiusura. Certo poi dipende cosa fa il resto del corpo e che espressione del viso si accoppia a questo gesto. In generale la postura di una persona è molto importante. Ne sono state catalogate alcune più ricorrenti, ad esempio quella da depresso, quella da dominante, quella di simpatia.

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Pubblicato da Marta Abbà il 2 Giugno 2017