Come irrigare piante in vaso

Come irrigare piante in vaso

Come irrigare piante in vaso: consigli per nebulizzare e annaffiare le piante in vaso. Problemi con l’acqua nel sottovaso, dosi e frequenza giusta.

Le piante coltivate in vaso dovrebbero avere a disposizione un impianto di irrigazione a goccia, associato a un programmatore. In questo modo, sarebbe possibile somministrare la giusta quantità di acqua sempre, anche durante le vacanze o quando hai poco tempo a disposizione.

Una irrigazione costante è fondamentale per il corretto sviluppo delle piante in vaso. In estate bisogna aumentare le dosi e la frequenza delle irrigazioni in proporzione alle dimensioni del vaso e alla chioma presente sulla pianta.

Come irrigare le piante con irrigazione a goccia

Se hai seguito le mie istruzioni nella guida “impianto di irrigazione a goccia fai da te“, probabilmente hai un sistema di irrigazione con un ugello per ogni vaso. In estate dovrai bagnare le piante per almeno 20 minuti al giorno, meglio se al mattino presto o la sera. La quantità d’acqua erogata dovrà aumentare durante la fioritura e dovrà essere proporzionale alla grandezza del vaso. 20 minuti è il tempo ideale di gocciolamento perché consente a tutto il terriccio di assorbire l’acqua in modo lento.

Come irrigare piante in vaso

I vasi più piccoli vanno bagnati più spesso perché lasciano evaporare più velocemente l’acqua. Ricorda che in estate il terreno non dovrebbe essere mai secco e solo per poche piante bisogna aspettare che sia completamente asciutto tra una bagnatura e l’altra.

Per una irrigazione corretta frequenza e quantità d’acqua da somministrare sono fondamentali ma lo è anche il terreno! Il vaso deve essere riempito di terriccio adatto alla specie coltivata, il terriccio non dovrà essere troppo compatto ma neanche troppo lasso. Ecco un problema molto comune che rende inefficaci le tue irrigazioni.

Terreno che non assorbe acqua o acqua che va a finire subito nel sottovaso

Se il tuo terriccio è troppo compatto, l’acqua farà fatica a scendere, al contrario, se il terriccio è troppo lasso, l’acqua fluirà troppo velocemente e si depositerà nel sottovaso. In queste due circostanze dovrai provvedere a modificare la struttura del terreno.

Quando è troppo lassa, ti basterà compattare la terra con le mani e aggiungere altro terriccio per non lasciare il colletto della pianta scoperto. Se il terreno, al contrario, è troppo compatto, dovrai smuoverlo, rimuoverne buona parte e sostituirlo con del terriccio soffice e fresco.

Acqua per innaffiare le piante

Così come la qualità del terreno, anche la qualità dell’acqua è importante. Se ne hai la possibilità, raccogli l’acqua piovana e usa questa per irrigare.

Puoi usare anche l’acqua del condizionatore per irrigare le piante, tuttavia, se l’impianto di climatizzazione è datato, meglio se non usi la stessa acqua per la nebulizzazione della chioma perché potrebbe contenere particelle di ruggine (ossi di ferro) che andrebbero a danneggiare la lamina fogliare.

Va evitata l’acqua del rubinetto quando questa è eccessivamente calcarea. Se hai problemi di calcare nelle tubature o comunque, quando la tua acqua si asciuga lascia dei sedimenti biancastri, non è adatta all’irrigazione delle piante, soprattutto quando queste sono piante acidofile. Se proprio non sai come fare, prima di irrigare le piante fai riposare l’acqua per 24/48 ore in un secchio e poi elimina i depositi del fondo. Potrebbe essere una buona soluzione anche l’aggiunta di qualche cucchiaio di aceto (solo per piante acidofile).

Acqua nel sottovaso

Il sottovaso è di grande aiuto soprattutto durante l’estete. Nel sottovaso si deposita l’acqua che il terreno e la pianta non riescono ad assorbire subito. L’acqua nel sottovaso dovrebbe permanere per non più di un’ora. Dopo l’irrigazione, aspetta 60 – 90 minuti, se l’acqua del sottovaso non viene riassorbita eliminala.

Pacciamatura in vaso

Per innaffiare le piante in vaso in modo efficace, non sottovalutare l’impiego della pacciamatura. La pacciamatura non solo renderà le tue piante più carine ma limiterà il fenomeno dell’evaporazione del suolo.

L’ideale è la corteccia di aghifoglie in granulometria media o piccola. La granulometria grande (30 – 40 mm è eccessiva per le piante in vaso, adatta solo a grandi fioriere). Per farvi un’idea del prodotto da acquistare ti invito a visitare la pagina Amazon “Corteccia decorativa granulometria media“. Su Amazon un sacco da 60 litri si trova al prezzo di 24,82 euro con spese di spedizione comprese nel prezzo. Se avete vasi con piante grasse, potete scegliere del lapillo vulcanico.

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Pubblicato da Anna De Simone il 12 Luglio 2017