Insalata canasta: caratteristiche e come coltivarla

Insalata canasta

L’insalata canasta è una delle più coltivate e utilizzate per realizzare piatti ricchi, unita ad altra verdura e ai classici ingredienti che vanno a costituire quelle “insalatone” che tanto piacciono in estate. Nutrienti e sane. Andiamo a conoscere meglio questo tipo di insalata che non è per nulla difficile nemmeno da coltivare.



Insalata canasta: caratteristiche

I cespi di questa insalata mostrano delle foglie di colore verdi nelle parti più giovani e più interne mentre verso l’esterno diventano screziate di rosso ramato. Uno spettacolo della natura che appare pensato da un vero artista. Ogni cespo ha delle dimensioni considerevoli soprattutto per il fatto che le foglie sono disposte in modo ampio e fanno molto volume. Sono oltretutto ondulate e a volte bollose.

E’ da secoli che questo tipo di insalata viene coltivata, anche in Italia, e ad oggi possiamo identificare numerose varietà con caratteristiche lievemente diverse. Come non citare, ad esempio, la lattuga rossa di Trento, oppure la famosa lattuga “ubriacona” originaria dell’Umbria, due varietà che mostrano una spiccata colorazione rossiccia sui margini esterni delle foglie. Meno nota e diffuso quasi solo nell’Italia Settentrionale, anche la batavia, varietà caratterizzata da screziature meno evidenti ma soprattutto da una spiccata resistenza ai climi anche rigidi che in inverno prevedono giornate di gelo.

Insalata canasta: sapore

Questa apprezzata tipologia di insalata è molto facile da riconoscere per via del suo aspetto fresco e croccante, sicuramente invitante, che va ad imitare un po’ lo stile dell’insalata iceberg. E’ una verdure riconoscibile anche per via del suo sapore, più marcato rispetto a quello di altre lattughe come i lattughini da taglio che rischiano di risultare insipide ed insignificanti.

Insalata canasta

Insalata canasta: come seminarla

Siamo di fronte ad una insalata piuttosto facile da coltivare nel nostro orto, proviamo a seminarla, non resteremo delusi dei nostri risultati anche se siamo alle prime esperienze da coltivatori.

Si può seminare la lattuga canasta in quasi ogni periodo dell’anno, soprattutto se si può utilizzare il tunnel che la ripara dal freddo. Di solito si consiglia di iniziare già a gennaio, in semenzaio, per poi trasferire le piantine sotto tunnel. Se non si ha il tunnel, meglio iniziare in semenzaio più tardi, verso febbraio o addirittura marzo, per poi trapiantare la nostra insalata in campo. Per procedere con la semina diretta, nel terreno dell’orto, è invece necessario attendere almeno la seconda metà di marzo e lo si può fare non oltre la prima metà di maggio.

Individuato il periodo migliore per la nostra semina, vediamo come procedere materialmente. Procuriamoci dei semi di questa lattuga, possiamo acquistarli molto comodamente anche su Amazon, costano davvero un’inezia.

Vanno inseriti nella terra a circa un centimetro di profondità. E’ consigliabile effettuare la semina postarelle, in ciascuna di esse si inseriscono due o tre semi per poi selezionare la piantina che sembra maggiormente robusta, dopo la germinazione. Facciamo attenzione al posizionamento dei semi ricordandoci che, quando cresce, questa insalata è davvero molto voluminosa. Per evitare che i cespi si soffochino a vicenda, meglio seminare le piantine mantenendo una distanza di circa 40 centimetri tra una pianta e l’altra.

Insalata canasta: come coltivarla

Una volta che si impara a coltivare l’insalata canasta, si sa come trattare anche tutte le altre lattughe da cespo, le procedure e i trucchi sono molto simili. In generale non si tratta di insalate difficili da trattare, sono perfette anche per i principianti.

Uno dei vantaggi della canasta è la sua capacitò di adattamento per quel che riguarda la tipologia di terreno: la cosa importane è che venga posizionata in un appezzamento in cui non si verifichino dei fenomeni di ristagno. Se, con premura, poi, vogliamo concimare, possiamo utilizzare sostanza organica ed elementi nutritivi, oppure compost e letame maturo se stiamo realizzando un orto biologico, cosa che mi auguro.

Il clima ideale per la crescita della lattuga canasta è quello che non prevede periodi di arsura e di aridità: troppo caldo potrebbe lasciare questa pianta senza idratazione e ne soffrirebbe. Una volta effettuata la semina, meglio se ad una temperatura di 18/21 gradi, è necessario fare in modo che i cespi non siano troppo esposti al sole. Se il nostro appezzamento è colpito dal sole in modo diretto e continuo, possiamo provvedere ad installare delle reti ombreggianti.

Durante l’estate è molto importante irrigare l’insalata canasta che, come molte altre sue colleghe, teme l’aridità. Potrebbe deperire oppure ammalarsi. Quando si fornisce l’acqua a questa insalata è meglio farlo verso sera ed evitando di bagnare le foglie, direzionando l’acqua sul terreno.

Dopo circa 120 giorni dalla semina, arriva finalmente il momento di raccogliere i cespi e di gustarli: quello della lattuga canasta è uno dei ciclo più lungo di crescita. Appena il cespo è diventato abbastanza grande possiamo però procedere tagliandolo alla base. Un’operazione del tutto banale e da fare una volta per tutte le piantine.

Insalata canasta: malattie

Sono parecchie le malattie fungine a cui è soggetta questa insalata, tra le peggiori ci sono il verticillium, la bremia, lo oidio e la rizzotonia. Per prevenirne gli attacchi può essere utile fare in modo che il suolo non sia mai troppo umido. Tra gli insetti nemici di questa insalata troviamo senza dubbio le lumache, golosissime delle sue foglie, e alcuni bruchi come le larve di lepidottero e di maggiolino, che arrivano a danneggiare anche il colletto.

La lattuga canasta va difesa anche dalle erbacce che possono infastidirla mentre cresce. Bisogna quindi periodicamente sarchiare il suolo per ossigenarlo ed evitare che si compatti troppo.

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Pubblicato da Marta Abbà il 22 Gennaio 2019