Giglio, coltivazione e consigli

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Giglio, coltivazione e consigli su esigenze e cure. Come coltivare il giglio in vaso o in giardino. Concimazioni, irrigazione e significato del fiore.

Giglio, significato del fiore

Partiamo dal significato del giglio. Questo fiore, noto come lilum, nell’iconografia cristiana è associato alla castità e alla purezza, per questo motivo si può parlare di significato biblico: è ritenuto il fiore della Madonna, dell’Arcangelo Gabriele e di Sant’Antonio di Padova.

È il fiore ideale da regalare a una donna elegante, fiera e onesta, il giglio esprime nobiltà e fierezza d’animo quando è bianco. Quando si tratta di un giglio rosa, esprime vanità.

Giglio, coltivazione in vaso o in giardino

gigli temono terreni pesanti, fradici e come tutti i bulbi da fiore, sono sensibili ai ristagni idrici. Se volete coltivare il giglio in vaso, ricordate di predisporre sul fondo del contenitore uno strato drenante mentre per chi coltiva in pieno campo, mettete a dimora i bulbi o trapiantate le piante di giglio acquistate in un terreno preparato con cura, leggero e fertile.

Periodo della messa a dimora del giglio

Il periodo ideale per la messa a dimora cade in primavera o in autunno.

Consigli per la messa a dimora del giglio

Mettete a dimora le piante a una distanza di 20 cm l’una dall’altra. La buca dovrà essere profonda il triplo dell’altezza del bulbo e di tre volte più larga.

Usate del terriccio leggermente acido scelto tra quello di bosco o di brughiera. Predisponete sul fondo uno strato di ghiaia per il drenaggio (se coltivate in giardino) o argilla espansa se coltivate in vaso.

Una volta interrato il bulbo, coprite con 15 cm di terriccio ricco di sostanza organica, humus e sabbia. Per la coltivazione del giglio in vaso potete scegliere del terriccio specifico privo di calcio, con reazione acida, ricco e leggero.

Giglio, coltivazione: concimazione e cure

Chi coltiva il giglio in vaso dovrà somministrare un fertilizzante liquido a cadenza mensile. Chi coltiva in pieno campo può limitarsi a due o tre concimazioni all’anno. Le concimazioni principali si fanno a primavera (quando i gigli iniziano a spuntare dal terreno) e a inizio estate (quando iniziano a fiorire). Chi predilige la coltivazione naturale e coltiva i fiori con il metodo biologico, può concimare con terricciato di letame molto maturo, in effetti questo è il fertilizzante ideale per il giglio, si può usare con farina di ossa e cuoio torrefatto.

Esposizione ideale: dove coltivare il giglio

Il giglio può essere coltivato in pieno sole o in ombra parziale. Se ne avete la possibilità, ponetelo in aiuole esposte al sole solo di mattino: in questo modo consentirete ai fiori di giglio di durare più a lungo e la pianta potrà regalarvi fioriture abbondanti e longeve.

Fiori di giglio: come migliorare la fioritura del giglio

Oltre l’accorgimento visto nel paragrafo precedente, altri due consigli da seguire per migliorare la fioritura del giglio sono:
– recidete al di sotto del calice i fiori sfioriti
– affiancate specie e varietà di precocità diverse così avrete fioriture a scalare

Dove coltivare il giglio: temperature e clima

Chi abita in montagna o nell’estremo settentrione d’Italia potrebbe avere qualche problema nella coltivazione del giglio in pieno campo. I gigli non resistono al freddo e per questo chi intende coltivarli farebbe bene a farlo in vaso o in giardino ma solo ponendoli in profondità oppure imparando a gestire i bulbi. Per tutti i consigli vi invitiamo a leggere la pagina “Aiuole di bulbose, come gestirle”. 

Al contrario, altre varietà non tollerano il caldo, è il caso del giglio asiatico. In caso di coltivazione di gigli asiatici, in estate è bene scegliere un luogo fresco e aggiungere del terricciato.

Pubblicato da Anna De Simone il 31 Maggio 2016