Funghi: coltivazione e raccolto

Negli ultimi anni sempre più italiani si sono avvicinati alla coltivazione dei funghi, un’attività tecnica da svolgere con grande cautela, al fine di poter arrivare al miglior raccolto in tempi ragionevoli.

Vedremo dunque nelle prossime righe, fase per fase, in che modo si evolve il processo di coltivazione e raccolto dei funghi, e come puoi avvicinarti a questo mondo con la maggiore consapevolezza!

Compostaggio

Iniziamo subito con il ricordare che il ciclo di crescita dei funghi inizia con il compost.

A sua volta, la preparazione del compost inizia in ambito agricolo tradizionale con il letame di cavallo, a cui sono aggiunti paglia, gesso e acqua. La paglia migliora la struttura, mentre il gesso assicura la giusta acidità.

Naturalmente, nel corso degli anni si sono sviluppati anche dei compost alternativi, che cercano di garantire le migliori fonti di sostanze nutrienti per i funghi. In linea di massima, un metro quadrato di compost può generare un massimo di 35 chili di funghi, dopo di che non è più redditizio riutilizzare lo stesso compost, che andrà sostituito.

Deposizione

Per poter ottenere i funghi, il compost viene mescolato con le “uova” che produrranno i funghi: il micelio. Si tenga conto che il micelio cresce rapidamente e che dopo due settimane avrà già permeato completamente il compost, essendo così pronto per i provetti coltivatori in erba. È in questo momento che il compost ha l’aspetto di torba, marrone chiaro, facilmente riconoscibile. Ed è anche in questo momento che puoi entrare tu in gioco.

Di fatti, la maggior parte dei coltivatori di funghi non produce in proprio le uova, poiché si tratta di un processo molto sofisticato. Le aziende specializzate producono le uova inoculando il grano con le spore, e il grano viene prima sterilizzato per prevenire le infezioni e mantenuto umido, esattamente come di “gradimento” ai funghi. Il grano viene incubato in un sacchetto per due settimane a 25 gradi, e poi trasferito in un frigorifero a 2 gradi.

Involucro

Il compost stagionato viene spalmato su lunghe scatole di acciaio inossidabile, i “letti”. I letti sono all’interno di speciali stanze buie chiamate celle, dove la temperatura è mantenuta a circa 23 gradi.

Sopra il compost viene aggiunto uno strato di torba che serve a mantenere umido il compost. In un periodo di sei giorni, su ogni metro quadro di ogni cella vengono cosparsi da 20 a 25 litri d’acqua, considerato che per il risultato finale che si intende ottenere è fondamentale una buona umidità. Dopo di che, il fungo ha due giorni di tempo per crescere attraverso lo strato di copertura del terreno di rivestimento.

Crescita

I funghi crescono in natura solo in autunno. Tuttavia, possono essere coltivati tutto l’anno ricreando le condizioni autunnali. Pertanto, la temperatura nella cella viene gradualmente abbassata da 23 a 17 gradi in quattro giorni. Il coltivatore di funghi inizia ad abbassare la temperatura una volta che vede che il micelio è cresciuto al massimo, con lo shock termico che rappresenta un segno di come il micelio stia iniziando a germogliare.

La stessa cosa accade in natura. Il micelio cresce bene in un clima autunnale mite, e dopo un temporale di ottobre, i funghi cominceranno a spuntare. Il micelio inizia a formare piccoli boccioli, che si svilupperanno in funghi. Questi piccoli boccioli bianchi sono chiamati “spilli” e, in questa prima fase, temperatura e umidità dell’aria potranno influenzarne la crescita: bassa temperatura dell’aria e bassa umidità producono più boccioli, che producono funghi più piccoli. Una temperatura e un’umidità dell’aria più elevate producono meno funghi, ma più grandi.

Raccolta

Dopo questa fase, la temperatura viene mantenuta costante a 18 gradi. I funghi crescono meglio a questa temperatura, sviluppandosi per 3 centimetri in una settimana, arrivando così rapidamente alla dimensione normale per la raccolta.

I funghi destinati alla vendita freschi sono ancora raccolti a mano; i funghi destinati alla conservazione vengono raccolti e selezionati meccanicamente. Anche se la raccolta a mano è un lavoro molto impegnativo, offre la migliore garanzia che i funghi vengano rimossi dai letti senza danni. In media, un raccoglitore esperto può raccogliere tra i 18 e i 30 chili di funghi all’ora!

Per quanto attiene le modalità di raccolta, i funghi vengono raccolti dalle aiuole con un movimento rotatorio e ordinati dai raccoglitori in base alla qualità, alle dimensioni e al peso.

Fin qui, alcuni spunti sulla corretta coltivazione dei funghi.

Naturalmente, si tratta solo di una introduzione, peraltro molto semplificata. La coltivazione dei funghi non è infatti solo una questione “matematica” o “temporale“, o di impostazione di alcuni criteri di controllo da monitorare giorno per giorno. È un procedimento che dovrà invece essere attentamente personalizzato a seconda delle caratteristiche del luogo, e che dipenderà da una serie di fattori che potrai controllare solamente in parte.

Proprio per questo motivo, se sei interessato ad avviare una coltivazione di funghi, ti consigliamo di rivolgerti a un esperto del settore, che potrà certamente fornirti tutte le raccomandazioni più utili per un bel raccolto!

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Pubblicato da Anna De Simone il 27 Luglio 2020