Food Forest: cos’è e come realizzarne una

Food Forest

Una food forest, o giardino forestale, o giardino foresta, è una coltivazione diversificata di piante commestibili che cerca di imitare gli ecosistemi e i modelli che si trovano in natura. Le food forest sono progetti definiti “tridimensionali”, considerato che si cerca di sfruttare ogni spazio e ogni estensione.

È anche per questo motivo che si presta particolare attenzione alla pianificazione di ciascuno dei sette strati che tradizionalmente compongono una food forest, come il sovrastrato, il sottostrato, lo strato arbustivo, lo strato erbaceo, lo strato radicale, lo strato di copertura del suolo e lo strato della vite. Ad alcuni piace anche includere uno strato miceliale, ovvero di funghi, quale ottavo strato. Usando opportunamente ciascuno di questi strati, possiamo inserire più piante in un’area senza causare danni vicendevoli dovuti alla coesistenza di specie diverse.

I vantaggi di una food forest

Numerosi sono i vantaggi di una food forest, che permette di integrare in maniera congrua più specie di piante.

Inoltre, una food forest non deve essere necessariamente reimpiantata anno dopo anno. Una volta istituita correttamente è generalmente in grado di resistere molto a lunghe.

Naturalmente, questo non significa che non dobbiate riporre la giusta attenzione alla sua cura. In particolar modo, gli animali potrebbero essere attratti da una simile varietà, “degustando” alcune specie, e magari lasciando altre che riterranno non appetibili o che non saranno alla loro portata.

Riassumendo, possiamo tuttavia elaborare come i benefici principali di una foresta alimentare derivino da 3 caratteristiche principali: una food forest è costituita per lo più da piante perenni, sfrutta appieno lo spazio verticale e riempie tutte le nicchie vegetali (cioè, gli spazi di crescita).

Creando un sistema che consiste principalmente di piante perenni, si evita dunque di dover reimpiantare ogni anno, come si farebbe nel proprio orto. Il risultato è che si avrà bisogno di innaffiare meno e inoltre, poiché  si impatta sul suolo molto meno che in un giardino tradizionale, la food forest sarà in grado di sostenere più piante.

Una food forest può inoltre condurre ad un aumento del raccolto perché si sta sfruttando appieno tutto lo spazio disponibile, compreso quello verticale. In un giardino normale, invece, probabilmente si finirebbe con il piantare solo lungo il terreno di superficie, con occasionali tralicci.

Un esempio? In un frutteto, si ottiene generalmente un raccolto dagli alberi da frutto, ma probabilmente non ci sarà niente che cresce sotto di loro. Ebbene, in una food forest oltre a piantare un albero da frutto, sul lato ombreggiato sarà possibile magari aggiungere un po’ di ribes e altre bacche che tollerano l’ombra, e sul lato soleggiato si potranno invece aggiungere delle bacche che amano il sole. Alla base delle bacche amanti del sole, sarà anche possibile piantare alcune verdure ed erbe perenni e annuali.

Insomma, questo sistema può darti un raccolto molto più importante rispetto a quello ottenibile attraverso un giardino tradizionale. Riempiendo intenzionalmente tutte le nicchie vegetali, una food forest riduce inoltre notevolmente i problemi di erbe infestanti e di potenziali parassiti. In aggiunta a ciò, con l’elevata diversità delle piante che possono fornire un raccolto, avrai comunque una vasta gamma di piante da raccogliere anche se perdi il raccolto di una, magari a causa di parassiti.

Insomma, il risultato complessivo è un sistema che produce raccolti abbondanti e diversificati che richiedono meno manutenzione di un normale giardino!

Leggi anche Growbox fai da te: come realizzarla?

Food forest biologica

Spesso si sente parlare di food forest biologica. Ebbene, non ci sono particolari dubbi su tale termine, che potrebbe anche essere superfluo, considerato che una food forest deve essere necessariamente biologica.

Tuttavia, oggi giorno una buona food forest deve anche andare oltre. Gli orti forestali dipendono fortemente da un ecosistema sano e non possono essere irrorati con erbicidi o pesticidi o con l’applicazione di fertilizzanti non organici. Un ecosistema sano richiederà diversi anni per affermarsi, specialmente in una città o in un’area agricola aperta. Dunque, che ha intenzione di strutturare una food forest dovrà essere paziente e lasciare che la natura si prenda cura di se stessa. Bisognerà pertanto limitarsi a fornire il cibo, l’acqua e l’habitat necessari per tutti i componenti dell’ecosistema.

Conclusioni

Le food forest sono un nuovo concetto agricolo in diverse parti del mondo, sebbene siano in realtà state utilizzate, per migliaia di anni, pur in maniera più superficiale e rudimentale.

Una food forest è invece un elemento complesse, proprio come complessa è la natura. Ecco perché prima di iniziare a coltivare le piante della food forest, è necessario imparare a pianificare correttamente la propria area verde, andando a comprendere in che modo sia possibile integrare il maggior numero possibile di piante della propria foresta alimentare.

Pubblicato da Anna De Simone il 22 Ottobre 2019