Falena: caratteristiche e come allontanarle

Falena

A prima vista sembrerebbe una normale farfalla ma in realtà presenta caratteristiche e abitudini molto diverse. Stiamo parlando della falena, un insetto che fin dai tempi remoti viene considerato da molti enigmatico. Un alone di mistero che deriva in gran parte dal fatto che la falena, a differenza della farfalla, è un animale meno conosciuto.

Falena: caratteristiche

Le falene appartengono allo stesso ordine di insetti delle farfalle, ovvero i lepidotteri. Tuttavia, tra i due esemplari esistono considerevoli differenze. Gran parte delle falene sono infatti notturne, mentre le farfalle sono nella stragrande maggioranza dei casi insetti a volo diurno.



Una delle principali diversità che contraddistingue le falene rispetto alle farfalle riguarda la forma delle antenne. Alle estremità delle antenne, le farfalle presentano dei piccoli rigonfiamenti. Le antenne delle falene possono invece risultare di molteplici forme. Possono per esempio essere a bastoncello, filiformi, pennate o bipennate.

A differenziare le falene dalle farfalle sono anche i colori. Queste ultime si caratterizzano solitamente per cromie splendenti. Le falene, al contrario, sono spesso contraddistinte da colori poco vivaci, come grigio, marrone, nero o una combinazione di essi.

Le ali delle falene sono dotate di caratteristiche mimetiche molto efficienti, che rendono questi insetti quasi invisibili nelle ore diurne. Generalmente, di giorno restano aggrappate a un tronco d’albero o posate sulla superficie di una foglia. Hanno anche la consuetudine di rimanere appoggiate sulle pareti degli edifici, camuffandosi su sfondi di colore simile al loro.

Tra le caratteristiche più interessanti delle falene sotto il profilo scientifico, va ricordato che sono insetti a sangue freddo. Assorbono cioè il calore di cui hanno necessità dall’ambiente circostante. Essendo abituate a volare di notte in modo da sfuggire alla predazione da parte degli uccelli, questi insetti non possono usufruire del sole per riscaldarsi. Per fronteggiare l’ostacolo, le falene fanno vibrare le ali, generando così il calore corporeo di cui hanno bisogno.

Come sistema di difesa, le falene possiedono inoltre la capacità di secernere liquidi che vengono utilizzati come protezione da potenziali predatori quali formiche e uccelli.

Falena: quanto vive

Proprio come nel caso delle farfalle, una delle curiosità più grandi sulle falene riguarda il loro ciclo di vita. Molte delle falene possono vivere da pochi giorni a un paio di settimane, massimo un mese.

Un caso eccezionale è rappresentato dalla specie Gynaephora groenlandica. Come il nome stesso evidenzia, si tratta di una varietà che vive in condizioni estreme, in habitat come quello artico dove le temperature possono scendere fino a 70 gradi sotto lo zero.

Per resistere alle temperature rigide, la Gynaephora groenlandica produce uno speciale ibernacolo di seta che è in grado di proteggerla dal freddo e dall’attacco di vespe parassitoidi. Si stima che questo processo si protragga per circa sette anni e, in taluni casi, fino a quattordici anni. In questo arco di tempo, il bruco si ciba per un mese l’anno, continuando a rinviare la metamorfosi. Questa tecnica rende la Gynaephora groenlandica, il lepidottero più longevo conosciuto fino a oggi.

Falena: cosa mangia

L’alimentazione delle falene è molto varia e include anche elementi che non rappresentano cibi nel senso letterale del termine. Tra le sue principali fonti di nutrimento, si trova ad esempio la cheratina, proteina che questi insetti traggono in grandi quantità dalla lana. Alcune specie di falena sono invece parassiti di piante e di alberi. In questo caso, gli insetti divorano non solo la corteccia ma anche segmenti di tronco, persino quando il legno è particolarmente duro.

Nell’elenco di fonti di nutrimento delle falene si annoverano inoltre il liquido della frutta in decomposizione e il nettare dei fiori. Non va dimenticato che le falene svolgono un ruolo importante nella diffusione di pollini e di semi, proprio come le farfalle e gli altri insetti impollinatori.

Come allontanare le falene

Soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, accade con una certa frequenza di veder svolazzare le falene all’interno delle abitazioni. Il loro volo disordinato che avviene spesso in prossimità delle fonti luminose artificiali, può creare un certo fastidio. Seguendo semplici rimedi naturali, è però possibile allontanare le falene, senza ucciderle né danneggiarle.

Il metodo più semplice è di tipo preventivo. È sufficiente posizionare delle zanzariere su porte e finestre, utili per evitare non solo l’ingresso delle falene ma anche quello di altri insetti. Un altro stratagemma efficace si mette in atto limitando le fonti luminose all’interno delle stanze. Basta optare per una luce soffusa o, se possibile, restare completamente al buio.

Le falene sono inoltre infastidite dal profumo emesso dai gerani. Altre fragranze poco gradite sono l’arancia, la lavanda o il Tea Tree Oil. Un rimedio piuttosto valido consiste nel grattugiare del sapone di Marsiglia in una piccola ciotola, collocandola sulle finestre e aggiungendo qualche cucchiaio di bicarbonato. Si tratta infatti di due tipologie di profumi che le falene trovano repellenti.

Falena velenosa

Purtroppo, intorno alle falene circolano una serie di false credenze. Si crede ad esempio erroneamente che questi insetti siano velenosi per l’uomo. In realtà, la grande maggioranza delle varietà conosciute non secerne sostanze irritanti o velenose, né punge tanto meno i mammiferi. Quando le falene si posano su animali a sangue caldo lo fanno esclusivamente per approvvigionarsi di sali provenienti dal sudore di questi ultimi.

L’unica specie di falena che si nutre di sangue è quella scientificamente nota come Calyptra thalictri. Questa varietà, denominata anche falena vampiro, non ha tuttavia l’abitudine di attaccare l’uomo.

Falena nella tradizione: porta sfortuna?

La tradizione attribuisce una serie di false credenze negative alle falene, che risultano tuttora difficili da sradicare. Una convinzione del tutto fantasiosa è che questo insetto, quando entra all’interno di una casa, porti sfortuna alle persone che la abitano. La tradizione popolare suggerisce inoltre che le falene siano anime inquiete dei morti che non riescono a trovare pace e per questo necessitano di una preghiera.

Frutto di facili suggestioni è poi la credenza riguardante la polverina che cade dalle ali delle falene. Secondo la tradizione questa sostanza sarebbe accusata di causare cecità o morte. In realtà, la polverina svolge una funzione specifica su questi lepidotteri, fornendo alle loro ali la rigidità e la compattezza necessarie per il volo.

Falena: significato spirituale

Alcune tradizioni attribuiscono invece una valenza magica alle falene, come accade del resto con altri animali notturni quali i gufi e le civette. Nelle culture ispaniche antiche, questi insetti venivano utilizzati per prevedere l’andamento delle messi nei campi, le condizioni atmosferiche nonché il matrimonio delle giovani donne della casa. I nativi americani consideravano invece le falene un animale totem, identificandole con i poteri della trasformazione e della rigenerazione.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 5 Novembre 2019