Come riconoscere un vino di qualità

Come riconoscere un vino di qualità

Come riconoscere un vino di qualità da regalare o da gustare durante una cena. Consigli utili e cosa da osservare in etichette e al palato.

Dopo aver visto come scegliere un buon vino, continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del vino di qualità e lo facciamo con una pratica guida. Nella guida sulla scelta di un buon vino da regalare o da abbinare a determinati cibi, vi abbiamo indicato diversi fattori da osservare in etichetta. In questa pagina ci soffermeremo, oltre all’etichetta, anche su test del palato, olfattivi e prove visive.

Come riconoscere un vino di qualità dall’etichetta

Sono moltissimi i tipi di vino e conoscerli tutti è impossibile. Un primo passo nell’approccio al buon vino è dato dall’etichetta. L’etichetta dovrebbe essere una vera e propria carta d’identità.

Per riconoscere un buon vino al supermercato, puntate sulle filiere controllate e i marchi di riconoscimento: DOC e DOP.

Il marchio IGP (IGT) non necessariamente vi sta dando garanzie sul vino che state acquistando. Per legge, i vini IGT, possono contenere il 15% di vino prodotto con uva acquistata fuori regione così, spesso accade che per il 15% quel vino è prodotto con uva più economica. Leggere l’annata, se non siete intenditori, non vi dirà molto… in più, se scegliete vini rosati, i classici vini novelli o la gran parte di vini bianchi, questi vanno consumati in un tempo breve, inferiore a un anno.

Come riconoscere un vino di qualità

Passiamo ora all’assaggio. Se volete riconoscere un buon vino al ristorante o durante una degustazione di vini, seguite la prassi presentata nell’articolo guida: come degustare un vino.

Per riconoscere un buon vino dovreste prima imparare a discriminare i difetti.

Come valutare i difetti del vino

Esistono difetti olfattivi, visivi e… che risaltano al palato. I difetti più semplici da rilevare sono quelli visivi.

Il vino buono:

  • non deve essere torbido.
  • Non deve presentare alterazioni del colore legate a un’eccessiva ossidazione.
  • Il vino rosso può virare verso il marroncino solo se è di annate particolarmente vecchie.

Se il vino macchia il bicchiere, probabilmente sono presenti dei sedimenti. Osservate il fondo della bottiglia, questo capita soprattutto al vino rosso. Se sul fondo sono presenti dei sedimenti, questi generalmente sono legati alla polimerizzazione dei tannini. Il vino in questo caso non è andato a male, semplicemente è stato conservato male e ha subito probabilmente sbalzi di temperatura. Non è consigliabile regalare una bottiglia di vino con dei depositi sul fondo, tuttavia il vino è accettabile e si può bere in tutta tranquillità. Una cosa analoga può capitare anche al vino bianco o rosato.

Altri difetti del vino saltano al naso! Ecco la prova olfattiva. Nell’articolo su come degustare i vini vi abbiamo parlato delle note aromatiche che esaltano i sensi… purtroppo ci sono alcuni odori che sono pesantemente penalizzanti.

Se il vino sa di tappo, vuol dire che è il sughero è stato per troppo tempo a contatto con il liquido o che addirittura dei frammenti di tappo ci sono finiti dentro. Questo è il sentore più conosciuto!

Il vino può puzzare di uova marce quando si è sviluppato un eccesso di idrogeno solforato ma può avere anche uno sgradevolo odore di aglio a causa di mercaptani e disolfuri.

Altre considerazioni su come riconoscere un buon vino sono quelle che riguardano il palato e qui è un vero campo minato. “De gustibus non disputandum est” questo antico adagio latino ci dice molto e se aggiungiamo anche la non conoscenza del vino in oggetto…. siamo alla frutta!

Un vino rosso o bianco che sia (non spumante), ma che risulta dal sapore frizzante, di certo non è un buon vino perché quel sapore frizzante significa che ha subito una seconda fermentazione dopo l’imbottigliamento e ciò non dovrebbe accadere!

Pubblicato da Anna De Simone il 4 Luglio 2017