Come preparare la frutta disidratata in casa

Come preparare la frutta disidratata in casa

La frutta disidratata che fino a poco tempo fa era un prodotto di nicchia, che si trovava in qualche variopinta bancarella o nei negozi più forniti e attenti, oggi si trova quasi ovunque nelle sue miscele più varie e accattivanti che si propongono ai nostri occhi come merenda, snack o colazione. Se la amiamo, possiamo però imparare come preparare la frutta disidratata in casa, risparmiando parecchio e preparando le varietà che preferiamo, certi che l’aggiunta di conservanti è zero.



Frutta disidratata: proprietà

La frutta essiccata, anche così si chiama, è quella frutta a cui abbiamo prelevato quasi tutta l’acqua che naturalmente contiene. Non importa il metodo che usiamo per farlo – essicatore meccanico o sole – il nome è sempre questo. Non importa nemmeno a che frutta stiamo pensando perché tecnicamente, al di lá dei gusti, tutte le tipologie possono essere disidratate. Quando impariamo come preparare la frutta disidratata in casa, poi possiamo mangiarla così come è, per merenda o a metà mattina, oppure usarla per cucinare dolci e ricette anche salate ma appetitose.

L’uvetta e le albicocche sono certamente le più note e gettonate ma i più golosi vanno pazzi di solito per i fichi e i datteri. Molto spesso per merenda ci sono anche mele e prugne, se cercate bene in qualche banchetto o negozio specializzato, trovate davvero di tutto. Io ho assaggiato kiwi, ananas, mirtilli, more, pesche e arance.

Per chi è preoccupato per la linea, una rassicurazione prima di iniziare a spiegare come preparare la frutta disidratata in casa. È doverosa perchè tecnicamente rientra nella categoria “frutta secca” anche se non ha valori nutrizionali paragonabili a noci, pistacchi, nocciole, pinoli e arachidi, tanto per fare qualche nome. D’altro canto non possiamo nemmeno ragionare come se fosse frutta “normale” perché ha perso l’acqua e la concentrazione dei nutrienti è variata in modo considerevole. Dobbiamo ricalcolare vitamine e sali minerali, grassi e calorie, fibre e antiossidanti. Anche gli zuccheri sono “concentrati”, quindi a parità di peso, molti di più.

Prendiamo le albicocche essiccate, preziosissima riserva di sali minerali per chi fa sport. Un etto fornisce circa 260 kcal, mentre se fossero fresche, ne conterrebbero un decimo. Non è solo questione di calorie, in 100 grammi di albicocche secche troviamo dieci volte lo zucchero presente in quelle fresche e lo stesso vale per ferro, calcio, fosforo e altri sali minerali.

Come preparare la frutta disidratata in casa

Esistono vari metodi per privare la frutta di acqua, vediamo i più semplici e comuni: l’essiccatore meccanico e l’esposizione alla luce solare.

L’essiccatore va comprato, ne troviamo alcuni modelli anche on line con prezzi che passano dai 30 euro, base, ai 200 euro se hanno più scomparti, funzioni e accessori. Se peró siamo dei consumatori di frutta disidratata abituali, l’acquisto può essere conveniente. È un apparecchio semplice, che èin grado di essiccare frutta senza superare i 40°, preservandone quindi al meglio le proprietà nutritive. Possiamo usarlo con la stessa logica anche con la verdura. Quando lo mettiamo in funzione dobbiamo prepararci ad attendere parecchio, ogni porzione di frutta che ci infiliamo dentro deve stare almeno 15 ore a seccare.

Per la frutta più ricca di acqua puó volerci anche quasi un intero giorno. Molto spesso questi strumenti non hanno una grande capienza, non permettono una produzione industriale di frutta disidratata ma l’energia consumata è pochissima e il prezzo di questo alimento sul mercato è ancora piuttosto alto, soprattutto se lo si acquista sfuso o senza additivi e conservanti.

Se per il momento non ce la sentiamo di affrontare questa spesa, se non siamo convinti, ecco come preparare la frutta disidratata in casa senza essiccatore. Possiamo usare il sole che con il suo calore è benissimo in grado di essiccare. È lo stesso identico processo che caratterizza la preparazione dei peperoncini, da sempre lasciati esposti sotto il sole soprattutto nel sud Italia.

Al posto dei peperoncini possiamo mettere i frutti che desideriamo, tagliati a fette molto sottili. Facciamo attenzione che non siano sovrapposti. Prendiamo un panno leggero per coprirli e sistemiamo la nostra frutta in un luogo caldo ma molto ventilato. Deve restarci un po’ di tempo, anche un giorno, per cui deve essere anche un posto comodo e dove di notte non scende l’umidità altrimenti non riusciremo a farla essiccare in modo efficace. Il clima ottimale per preparare la frutta disidratata in casa con questo metodo è quello con un tasso di umidità minore del 50% e temperature che arrivano anche a 30 gradi.

Non dobbiamo avere fretta, lasciamo che il sole faccia il suo lavoro e solo quando vediamo che la nostra frutta e davvero priva di acqua allora possiamo raccoglierla e metterla all’interno di barattoli di vetro per conservarla al meglio. Qualche mese rimane senza problemi.

Come preparare la frutta disidratata in casa

Ricetta con frutta disidratata

Ci sono alcune ricette salate che prevedono l’uso di questo ingrediente, sia dell’albicocca che dell’uvetta ma anche dei fichi, perché no? Oggi però impariamo a cucinare un dolce molto semplice e leggero. Il ciambellone alle mele, albicocche secche e pinoli. Perfetto per la colazione, momento in cui la frutta essiccata ci può dare energie e sali di cui abbiamo bisogno.
Ingredienti

  • 150 g di farina 0
  • 150 g di farina di farro integrale
  • 130 g di zucchero di canna grezzo
  • 1 bustina di lievito (cremor tartaro)
  • 225 g di latte
  • 85 g di olio di semi di girasole
  • 1 mela piccola
  • 100 g di albicocche secche
  • 50 g di pinoli
  • Scorza di ½ limone

In una ciotola uniamo la farina 0, la farina di farro integrale, lo zucchero di canna, il lievito, la scorza di limone e il sale e mescoliamo. A parte facciamo a dadini le albicocche disidratate unendole poi ai pinoli. Mescoliamo tutto assieme anche con il latte e l’olio, quando il composto è omogeneo, allora possiamo unire anche le mele, a cubetti non troppo grandi.

Prendiamo lo stampo con diametro 24 cm, foderiamo con carta da forno e ungiamo, poi ci mettiamo l’impasto e una spolverata di pinoli sulla superficie come decorazione. A 180 gradi bastano 40 minuti di cottura, poi deve raffreddare e si conserva per tre o quattro giorni se coperto. Esistono delle golose varianti di questo ciambellone, con scaglie di cioccolato e con uvette, ad esempio, ma chi ama la frutta secca può anche aggiungere nocciole o noci, al posto dei pinoli.

Dove comprare la frutta disidratata

Se non siete ancora convinti di quanto sia facile prepararla in casa, potete trovarla nella grande distribuzione, nei negozi di alimentazione biologica e online. Esistono confezioni con un solo frutto oppure miste, molto spesso con frutta secca noci, nocciole o mandorle e semi oleosi. In alcuni casi viene aggiunto dello zucchero.

Pubblicato da Marta Abbà il 30 Ottobre 2019