Come coltivare il biancospino

biancospino

Il biancospino è un arbusto di medie dimensioni che può essere impiegato in giardino come siepe o bordura; è infatti particolarmente indicato per creare una siepe sia pura che mista o una barriera impenetrabile quando viene piantato fitto e mantenuto basso.

Il biancospino è una pianta molto decorativa sia quando fiorisce sia quando si riempie di bacche rosse, garantendo così un effetto molto suggestivo; la fioritura avviene tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra novembre e dicembre.

Pensate che nel periodo delle festività spesso viene tenuto in casa per portare un tocco di allegria. I frutti del biancospino sono commestibili, ma solitamente non vengono mangiati freschi, ma lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. La coltivazione di questa pianta non richiede molte cure ma vediamo nel dettaglio come coltivare il biancospino seguendo alcune indicazioni utili.

Come coltivare il biancospino, alcune indicazioni

Poiché si tratta di una pianta rustica, il biancospino può restare all’esterno tutto l’anno, anche nelle zone in cui gli inverni sono piuttosto rigidi. Ecco solo alcune raccomandazioni:

  • Scegliere un posto soleggiato o a mezz’ombra
  • Preferire un terreno calcareo o comunque non particolarmente acidoche sia soffice e profondo
  • Irrigare solo se strettamente necessario: la pianta si accontenta dell’acqua piovana
  • Praticare una potatura al termine dell’inverno, così da favorire il rigoglio primaverile
  • Da marzo a settembre, diluire nell’acqua destinata all’innaffiatura concime liquido a base di fosforo e potassio: serve a dare maggiore fioritura alla pianta.

Come piantare il biancospino

Scavare una buca profonda doppia del pane che ospita la massa radicale della pianta da interrare

  1. Posizionare dentro la buca uno strato di 3-4 cm di ghiaia, poi aggiungere uno strato di letame maturo di eguale spessore: serve a favorire il drenaggio dell’acqua
  2. Coprire il letame con uno strato di terreno e posizionare il biancospino nella buca, avendo cura di non danneggiare la massa radicale;
  3. Riempire la buca e pressare leggermente il terreno alla base della pianta
  4. Compattare il terreno con una leggera innaffiatura.

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Pubblicato da Anna De Simone il 25 Dicembre 2013