Carbone vegetale: proprietà, controindicazioni e rischi per la salute. Quali sono i benefici e gli usi del carbone attivo.
Il carbone vegetale, comunemente detto “carbone attivo”, è generalmente usato in ambito ospedaliero per il trattamento di avvelenamento da farmaci, metalli e altre overdose. Il meccanismo d’azione è semplice: viene sfruttato il forte potere assorbente del carbone vegetale per legare le sostanze indesiderate presenti nel nostro organismo e facilitarne l’espulsione.
Il carbone vegetale è popolare per le sue proprietà assorbenti: riesce ad assorbire una vasta gamma di composti organici disciolti in un liquido o sospesi nei gas. E’ per questo che i filtri al carbone attivo sono utilizzati nelle mascherine anti-smog o nei filtri anti-odore di alcune vetture. In ambito ospedaliero, il carbone vegetale è usato per disintossicare i pazienti che hanno tentato il suicidio mediante l’ingestione di farmaci.
Quando impiegato in concomitanza con altri trattamenti, il carbone attivo si è dimostrato efficace in casi di avvelenamento da:
Non può essere usato per la disintossicazione da veleni che sono acidi o basi forti. Ovviamente, in caso di sintomi di avvelenamento, non cimentatevi in nessuna impresa fai da te ma contattate il centro anti-veleni dell’ASL o recatevi al pronto soccorso.
I sostenitori dei rimedi naturali sfruttano le proprietà del carbone vegetale per altri usi, quali:
In realtà, gli studi che testano l’efficacia del carbone vegetale sono molto limitati. Sarebbero necessari ulteriori analisi per dimostrarne la sicurezza così come l’efficacia.
Non è chiaro se il carbone attivo possa aiutare a migliorare il colesterolo o a ridurre i gas intestinali; questo perché le ricerche condotte fino a oggi mostrano risultati contraddittori. Nonostante la mancanza di test clinici, il carbone vegetale è commercializzato in forma di compresse o capsule per il trattamento dei gas intestinali o, più comunemente, per sgonfiare la pancia e combattere i gonfiori addominali. Le compresse non possono essere impiegate, per il potere assorbente, in caso di avvelenamento perché sarebbero inefficaci. La forma assorbente del carbone attivo è quella polverosa: la polvere va diluita in acqua e il paziente ingerisce l’intruglio come una semplice bevanda.
Quando il carbone vegetale è utilizzato per il trattare i sintomi di un avvelenamento è in genere sicuro perché somministrato e in una struttura sanitaria.
Gli effetti collaterali sono più probabili quando il carbone attivo è usato in forma di compresse ma, in genere, si verificano solo se il trattamento a base di carbone attivo è protratto troppo a lungo nel tempo. Gli effetti collaterali di un eccesso di carbone attivo possono essere:
In casi più gravi possono verificarsi ostruzioni gastrointestinali. Tra le controindicazioni, è sconsigliato l’uso del carbone attivo in concomitanza con l’assunzione di farmaci contro la costipazione (sorbitolo, magnesio citrato…). Se state assumendo farmaci contro stitichezza o costipazione e assumente carbone vegetale, potete andare incontro a scompensi elettrolitici e altri problemi. Prima di assumere compresse a base di carbone vegetale con altri farmaci, è necessario consultare il proprio medico di fiducia.
Il carbone attivo può ridurre o azzerare l’assorbimento di alcuni farmaci, per citarne qualcuno:
Non utilizzate il carbone vegetale come integratore se state assumendo uno di questi farmaci. In più, il carbone attivo può ridurre l’assorbimento di alcuni nutrienti e questo, a lungo andare, può causare carenze alimentari.
Quelli appena elencati sono gli utilizzi in ambito medico, tuttavia gli utilizzi del carbone vegetale sono molteplici. E’ impiegato come colorante alimentare ed è divenuto famoso per il cosiddetto pane nero al carbone attivo, per tutte le informazioni sugli impieghi alimentari del carbone attivo vi rimando alla pagina Carbone vegetale per pane e pizza. Di seguito, l’elenco degli utilizzi del carbone attivo:
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