Bassotto tedesco a pelo duro

bassotto a pelo duro

 

Bassotto tedesco a pelo duro, detto anche Dachshund Teckel: è chiaramente di origine tedesca, e non solo. Il bassotto tedesco a pelo duro, insieme al pastore tedesco, è il cane nazionale della Germania e nel lontano 1972 è stato la mascotte della nazione tedesca alle Olimpiadi.

Nella classificazione ufficiale il bassotto tedesco a pelo duro rientra nel gruppo 4, quello con il minor numero di razze. Le varietà di bassotto al suo interno sono 9 e si differenziano per il pelo e per la statura. Noi parliamo del bassotto tedesco a pelo duro ma in generale è utile sapere che in lingua tedesca, “Dachshund” significa cane da tasso: in passato, questo cane era usato per stanare i tassi nei cortili o nei terreni dove poi si cacciava.



Bassotto tedesco a pelo duro: carattere

Il bassotto tedesco a pelo duro non è affatto “un duro”, anzi. Si distingue tra i suoi colleghi per la sua affettuosità abbondante, inoltre per il padrone e la sua famiglia di adozione ha poi una devozione che sfiora l’incredibile. In generale con altri cani o altri esseri umani non ha problemi di incompatibilità per cui ha la fama di ottimo cane da compagnia. Anche per i bambini, data anche la sua corporatura non imponente e che poco fa temere.

Generoso. allegro e abbastanza vivace, il bassotto tedesco a pelo duro è ubbidiente anche se testardo, spericolato, scaltro e simpatico: arrendetevi quindi all’idea che tenderà a prendere decisioni in maniera del tutto autonoma senza “aspettare” il comando o il permesso del suo padrone.

Se ben “impostato” un bassotto tedesco a pelo duro è gestibile anche in un appartamento e, in cambio di un po’ di compagnia e di affetto, è disposto a scordarsi di avere un giardino e vivere in città. É aperto alle nuove esperienze ma potrebbe mostrarsi un po’ troppo diffidente verso gli estranei. Questo in città può essere un aspetto del suo carattere su cui lavorare oltre alla tendenza del bassotto tedesco a pelo duro di abbaiare al benché minimo allarme facendo un vocione. Cosa che fa anche un po’ ridere data la taglia minuta.

Bassotto tedesco a pelo duro: aspetto

Abbiamo parlato di taglia minuta, e non è un eufemismo, per il bassotto tedesco a pelo duro che si distingue subito per il contrasto tra arti corti e corpo allungato. Ciò non vuol dire che questo cane non abbia un aspetto è vigoroso e una muscolatura solida e armoniosa, completati da un portamento fiero e all’espressione intelligente.

 

La taglia minuta del bassotto tedesco a pelo duro si traduce in un peso mai superiore ai 9 kg – è consigliabile – e a una circonferenza toracica superiore a 35 cm. A guardarlo in faccia si vede un muso allungato e un nasone nero con narici ben aperte, “sorride” mostra dentatura regolare e perfetti canini robusti, occhi ovali accesi da una espressione viva ed energica ma amichevoli. Nessuna ombra di minaccia che risulterebbe quasi ridicola.

Gli occhi sono di colore bruno-rosso scuro brillante, fino al bruno-nero, con qualsiasi colore di mantello. Nel bassotto tedesco a pelo duro tutti i colori sono ammessi. segni o macchie bianche sul petto sono ammesse ma non desiderate. Il pelo è uniforme e non emana il caratteristico intenso odore di cane, nemmeno se bagnato. Ecco uno dei tanti motivi, forse tra i più inaspettati, in questo caso, che ha reso desiderabile il bassotto tedesco a pelo duro, sempre di più con gli anni e sempre di più come cane da compagnia, anche perché inodore!

bassotto a pelo duro

Paco, il bassotto a pelo duro del nostro lettore Stefano Bonfigli

Bassotto tedesco a pelo duro: origini

Il bassotto tedesco a pelo duro ha origini comuni con gli altri cugini bassotti, e ha origini molto antiche che risalgono addirittura ai tempi delle guardie faraoniche durante il Medio Regno nel 2100-1700 a.C. Circa. Riferimenti al bassotto tedesco a pelo duro spuntano poi, letterari, nel 1797, in un libro sulla caccia di Jester, mentre il primo libro dedicato al bassotto tedesco a pelo duro è del 1885, tre anni dopo il Colonnello Emile Ilgner ed il Conte Klaus Hahn fondarono il “Deutscher Teckel Club” mentre la razza era già stata ufficialmente riconosciuta nel 1878.

Cane nazionale assieme al pastore, il bassotto tedesco a pelo duro è molto popolare in patria come anche negli Stati Uniti mentre nel nostro Paese resta poco diffuso nonostante esistano ottimi allevamenti. Durante gli anni della Grande Guerra il bassotto tedesco a pelo duro diventò impopolare ma non per sua esplicita colpa: visto che l’esercito tedesco lo considerava sua mascotte i nemici smisero di allevarlo. Dopo gli anni ’20 il bassotto tedesco a pelo duro è tornato alla ribalta e alla grande: come cane da compagnia.

Bassotto tedesco a pelo duro: addestramento e cura

Addestrare un bassotto tedesco a pelo duro, ma non è il tipo di pelo ad influire, non è affatto facile. Ha un caratterino indipendente, anche se è sveglio, anzi, proprio perché è sveglio, quindi meglio iniziare fin da piccolo a fargli capire “come gira”. Affiancare un cucciolo di bassotto tedesco a pelo duro ad un altro cane adulto ben educato può essere un modo per facilitarci il compito di educatori di questo cane.

bassotto a pelo duro

Paco, il bassotto a pelo duro di Stefano, nostro lettore, si fa ritrarre sul suo divano preferito! :-)

In generale il bassotto tedesco a pelo duro gode di ottima salute, la sua particolare conformazione allungata, può renderlo soggetto a problemi di natura ortopedica, può soffrire ad esempio di ernia del disco. Per questo i padroni di un bassotto tedesco a pelo duro devono badare di fargli fare spesso attività fisica per non farlo ingrassare troppo e appesantire. Anche l’alimentazione deve essere equilibrata e misurata, aiutandosi con le crocchette. Il pelo duro, è raso, e il cane può avere freddo: per evitare un raffreddore meglio, in caso di sbalzi di temperatura, far indossare al cane una mantellina o un cappottino, in pile.

Le fotografie di questo articolo ci sono state inviate dal nostro lettore Stefano Bonfigli, che ringraziamo, e ritraggono Paco, il suo simpaticissimo bassotto a pelo duro.

Articoli correlati che possono interessarti:

Se vi è piaciuto questo articolo animalesco continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookPinterest e…  altrove dovete scovarmi voi! 

Pubblicato da Marta Abbà il 29 Giugno 2015