Dal tubo del gas di scarico di un’auto a idrogeno esce solo vapore. Le auto a idrogeno impiegano proprio questo gas come combustibile: i veicoli a idrogeno convertono l’energia chimica dell’idrogeno in energia meccanica. L’idrogeno viene bruciato in un motore a combustione interna o, in alternativa, facendolo reagire con ossigeno in una “pila a combustibile” così come avviene nelle Fuel Cell Electric Vehicle, dove l’idrogeno viene usato per produrre elettricità atta ad alimentare un motore elettrico.
La mancata diffusione di auto a idrogeno sembrerebbe essere legata solo in parte ai costi di produzione delle vetture, la vera difficoltà sembrerebbe derivare dai problemi correlati all’immagazzinamento dell’idrogeno. Stoccare l’idrogeno non è affatto un compito semplice. Altra difficoltà risiede nella produzione dell’idrogeno, un processo molto energivoro: sulla Terra, l’idrogeno, non si trova libero in natura. Tale vettore energetico viene prodotto a partire dall’acqua, dal metano o da altri combustibili fossili (approfondimento: Energia dall’Idrogeno).
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Nonostante tali difficoltà, il settore dei trasporti annovera una serie di veicoli a idrogeno, non solo automobili ma anche autobus, treni, biciclette, battelli e motocicli. Il potenziale energetico dell’idrogeno nel settore dei trasporti è lampante quando si pensa che la NASA usa proprio l’idrogeno per lanciare gli Space Shuttles nello spazio. Tornando a parlare di auto, non mancano numerosi prototipi e qualche modello di serie. Il numero stimato di veicoli alimentati a idrogeno negli Stati Uniti è stato di 200 a partire da ottobre 2009, la maggior parte in California.
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Auto a idrogeno, i modelli
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