Vite canadese: caratteristiche e utilizzi

Vite canadese

La vite canadese è una pianta facilmente coltivabile in terreni mediamente asciutti o medi, ben drenati in pieno sole o in ombra parziale, anche se in realtà tollera anche la piena ombra.

La scelta della migliore esposizione solare dipenderà principalmente dalla zona di riferimento. Per esempio, se il clima non è troppo torrido la resa migliore si ha nei luoghi soleggiati, ma nelle calde località estive questo vitigno può dare il meglio di sé nel caso in cui sia piantato sulle pareti orientali o settentrionali.

Si tratta generalmente di una pianta facile da coltivare, che ha una buona tolleranza per una vasta gamma di terreni e per l’inquinamento e per le condizioni urbane, divenendo così un potenziale alleato anche in città. Spesso ha bisogno di poca cura, ma deve comunque essere tagliata regolarmente per mantenerla entro i suoi limiti, ed evitare che cresca in maniera incontrollata e disordinata.

Gli esperti consigliano  in ogni caso di collocarla in aree dove avrà sufficientemente spazio per espandersi e crescere. Non dovrebbe invece essere posto in legno o pareti di scandole, perché le sue estensioni potrebbero diventare difficili da rimuovere, possono strisciare sotto le scandole e rovinare la vernice. Se non controllate, infine, le viti possono anche attaccarsi a e danneggiare seriamente oggetti come grondaie, persiane o cavi intorno alla casa e agli edifici. Si propaga facilmente per talea.

Caratteristiche della vite canadese

Con il nome scientifico di Parthenocissus tricuspidata, la vite canadese è un vitigno legnoso a crescita rapida, a foglie caduche. Si tratta di un rampicante vigoroso che non ha bisogno di sostegno. Si aggrappa alle superfici (ad esempio, mattoni, muri di pietra o di legno) o supporti adesivi, situati alle estremità dei viticci.

Sebbene sia originaria della Cina e del Giappone, questa edera è stata ampiamente coltivata negli Stati Uniti e in Canada, da cui prende il nome. Ancora oggi, in nordamerica, si può trovare facilmente la vite canadese come copertura di molti edifici.

Le specie vegetali hanno foglie verde scuro in forme variabili, ma di solito con tre lobi (a volte in tre foglioline). I fiori bianco verdastri dalla tarda primavera all’inizio dell’estate compaiono invece tra le foglie superiori, ma sono generalmente nascosti dal fogliame e sono insignificanti dal punto di vista estetico e ornamentale. I fiori lasciano poi il posto alle bacche blu-nere, anch’esse nascoste dal fogliame e spesso non visibili fino alla caduta delle foglie in autunno.

A quel punto le bacche sono preda degli uccelli, che si nutrono in abbondanza di questo alimento, per loro piuttosto appetitoso. Quindi, il fogliame diventa rosso scarlatto o viola scarlatto in autunno. Tuttavia, il fogliame ha caratteristiche sempreverdi nei climi caldi.

Il significato del nome

Precedentemente nota anche come Ampelopsis tricuspidata, la vite canadese ha come nome scientifico quello di Parthenocissus tricuspidata, che deriva dalle parole greche parthenos, che significa vergine, e kissos, che significa edera.

L’Epiteto di specificità, tricuspidata, deriva invece dalle parole latine tri – che significa tre, e cuspidatus che indica una forma appuntita, in chiaro riferimento ad ogni foglia di questa pianta, che ha lobi appuntiti.

Problemi di salute

La vite canadese non risente in particolar modo dell’azione di alcun insetto o altri problemi di malattia grave. Possono tuttavia insorgere muffe, macchie di foglie, afta epizootica e appassimento. Tra i potenziali parassiti degli insetti vi sono coleotteri, cocciniglie e tramogge fogliari. Una volta attaccato al lato di un edificio o di un muro, questo vitigno diventa difficile da rimuovere e danneggia le superfici verniciate lasciando sempre residui. Questo vitigno può diffondersi in modo invasivo in aree non gestite nelle vicinanze: è dunque sempre opportuno effettuare una sua manutenzione per evitare che cresca in modo incontrollato.

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Usi in giardino

La vite canadese può essere un ottimo rivestimento per pareti, tralicci, pergole, pergole o recinzioni. Può essere coltivato anche in terra per coprire vecchi ceppi o pali, o per il controllo dell’erosione sui pendii.

Conclusioni

La vite canadese è un vitigno rampicante con una sorta di “cuscinetti adesivi” che si aggrappano a quasi tutte le superfici. La crescita è ampia e a ventaglio, con i tralci che cresceranno sia orizzontalmente che verticalmente. Questa edera può raggiungere un’altezza di 20 metri e oltre, con una crescita annuale di 1 – 2 metri. I germogli possono appendersi con particolare vigore.

Il suo fogliame è dinamico da maggio a ottobre: i fiori sono minuscoli e poco appariscenti, di colore verde-giallo all’inizio dell’estate e con piccole bacche nere che daranno da mangiare alle api e agli uccelli nella fase successiva.

La vite canadese, a differenza di altri vitigni selvatici, di solito non ha bisogno di un supporto per l’arrampicata. Tuttavia, in alcuni casi e soprattutto sulle pareti esposte al vento, possono essere necessari sistemi a fune di facile o medio raggio che impediscono il collasso. In caso di pareti molto alte, possono essere necessari sistemi a fune metallica pesanti o addirittura massicci.

Concludiamo rammentando che la vite canadese può causare danni significativi agli edifici. La pianta cresce infatti in modo leggero solo nella prima fase iniziale e, man mano che i germogli entrano negli angoli e nelle fessure e aumentano la loro circonferenza dello stelo, possono spaccare gli elementi costruttivi, bloccare i cassonetti delle serrande a rullo e sollevare le tegole del tetto. Una rimozione insufficiente delle foglie può anche bloccare le grondaie del tetto. Una domanda frequente durante il restauro di una facciata è proprio come gestire le radici adesive residue delle viti strappate. L’unica soluzione è quella di bruciarli e riverniciare la parete.

Pubblicato da Anna De Simone il 19 Novembre 2019