Tetrapak: dove si butta

Tetrapak dove si butta

Tetrapak: dove si butta e come si ricicla. Informazioni su come è fatto il tetrapack e sul suo ciclo di vita. Dalla produzione alla raccolta differenziata.

In casa produciamo un buon numero di rifiuti in tetrapak, dalla confezione del succo di frutta, al bricco del latte. Ma dove si butta il tetrapak?

Tetrapak: dove si butta

Dove si butta?
In molti comuni, il tetrapak si butta nel “multimateriale”, cioè nel sacco in cui raccogli plastica e alluminio. In altri comuni d’Italia, invece, il tetrapack va conferito con la raccolta della carta. In alcuni ancora, invece, il tetrapak va buttato a parte… Per questi motivi, sarà necessario rivolgersi alla propria amministrazione comunale per avere certezze su dove buttare il tetrapak.

Di cosa è fatto il tetrapak?

Dove si butta la ceramica?
Nell’indifferenziato.
Dove si butta il polistirolo?
Nella plastica.
Dove si gettano i flaconi dello shampoo?
Nella plastica…

Risposte secche, per domande semplici. Allora perché per sapere dove si butta il tetrapak bisogna rivolgersi al proprio comune di residenza? Perché il tetrapak non è un materiale semplice.

Innanzitutto diciamo che tetrapak non è il nome di un materiale ma dell’azione produttrice. Il nome del materiale è Tetra Brik Aseptic (TBA), con il tempo, il nome dell’azienda è stato usato per identificare il materiale che tutti noi conosciamo. Ma di cosa è fatto?

Il Tetra Brik Aseptic è composto da diversi strati di plastica, di alluminio e carta. Poiché non può essere riciclato come si fa con i materiali singoli che lo compongono, con il tempo, il tetrapak ha accumulato un po’ di critiche.

I primi programmi di riciclo del tetrapak sono stati avviati solo intorno agli anni ’90. Nel 2000, l’azienda produttrice Tetra Pak ha investito 20 milioni di baht (corrispondenti a 500.000 euro) per la costruzione del primo impianto di riciclaggio di “Tetra Brik Aseptic”, realizzato in Tailandia.

Altri impianto di riciclo del tetrapak sono diffusi in tutto il mondo. Il 20% dei rifiuti in tetrapak prodotti a livello globale è riciclato in Belgio, in Germania, Spagna e Norvegia.

Per riciclare il tetrapack (Tetra Brik Aseptic) è necessario un processo preliminare per separare cartone, alluminio e plastica. La plastica è “estratta” in forma di paraffina. I materiali recuperati possono essere riutilizzati in varie industrie.

Anche senza il processo di separazione preliminare, il tetrapak può essere riutilizzato ma gli ambiti d’impiego sono limitati solo alle apparecchiature di ingegneria.

Come è chiaro, rispetto alle lattine in alluminio, al vetro o al cartone, i contenitori di tetrapak sono molto più difficili da riciclare. Ecco perché in molte località finiscono ancora in discarica, insieme ai rifiuti non riciclabili. Eppure il tetrapak è un materiale che si può riciclare.

L’azienda Tetra Pak ha affermato di star collaborando con i governi di tutto il mondo per aumentare il numero di impianti di riciclaggio destinati allo stoccaggio e al recupero del materiale.

Dalla lavorazione del tetrapak nascono nuovi materiali in cartone (carta per la produzione di buste, articoli di cancelleria…) e del materiale plastico impiegato nel campo dell’edilizia e in diversi settori industriali.

Dove si butta il tetrapak

Vediamo dove si butta il tetrapack nelle principali città italiane.

A Milano, il tetrapak va conferito insieme alla raccolta differenziata di Carta e cartone.

A Salerno, il tetrapak si butta insieme a plastica, acciaio e alluminio. Va consegnato in sacchi traslucidi.

A Napoli, così come a Milano, il tetrapak si conferisce con Carta e Cartoni.

Anche a Roma, il tetrapak va conferito nel contenitore bianco di carta e Cartone.

A Caserta il tetrapak si butta con il multimateriale, cioè nella busta semitrasparente dove si conferiscono plastiche e metalli.

Così come a Caserta e a Salerno, anche a Pisa il tetrapak si conferisce nella busta semitrasparente insieme a contenitori per yogurt, confezioni rigide e altre plastiche, alluminio e metalli.

A Firenze vi sono delle campane azzurre nelle quali possono essere inseriti gli imballaggi in vetro, plastica, metallo e tetrapak. In alternativa il tetrapak va conferito con la raccolta del multimateriale (polistirolo, lattine, alluminio…).

A Bari il tetrapak si conferisce con carta e cartone.

Se la tua città non è presente tra quelle in alto, basta fare una breve ricerca sul sito del tuo Comune di appartenenza. Ogni amministrazione a inizio anno fornisce un calendario della raccolta differenziata con specifiche istruzioni per il conferimento dei rifiuti. Ti basterà visitare il sito del Comune per capire dove si butta il tetrapak.

Pubblicato da Anna De Simone il 16 Agosto 2019