Terriccio per orchidee fai da te

Terriccio per orchidee

Terriccio per orchidee, perché possano crescere e fiorire al meglio, ammirate e diffuse come sono in questo periodo. Spesso vengono donate, ma anche acquistate come fiori di arredo, perché la loro bellezza è indiscutibile. Perché duri il più a lungo possibile, è necessario procurarsi un terriccio per orchidee adatto, è uno degli elementi essenziali per la sopravvivenza di questa pianta.



Terriccio per orchidee fai da te

Se vogliamo arrangiarci con del terriccio per orchidee fai da te, è bene sapere che occorre molta attenzione nell’operare. Deve essere sempre ben drenato, perché se si creano dei ristagni di acqua, essi possono anche causare la morte della pianta. Un’altra caratteristica essenziale è la leggerezza del terriccio per orchidee, non deve infatti appesantire le radici e nemmeno soffocarle.

Terriccio per orchidee per casa

Quando ci si deve procurare il terriccio per orchidee da tenere in casa è necessario fare attenzione anche al tipo di substrato. Ciò vale sempre ma se si tratta di piante per la casa, ancora di più. Man mano che il tempo passa, anche se il substrato con cui le abbiamo acquistate era di ottima qualità, esso si deteriorerà quindi la pianta resterà senza nutrimento.

Un terriccio per orchidee impoverito non serve, anzi, è nocivo. E’ allora necessario fare un rinvaso, con cura ma anche velocemente. Per accorgerci che il terriccio è deteriorato dobbiamo osservare se appare troppo umido e appiccicoso.

Terriccio per orchidee

Terriccio per orchidee: composizione

Entrando più nel merito della composizione del terriccio per orchidee, vediamo cosa deve esso fornire alla pianta. La fibra di osmunda, derivata dalla grande felce che porta questo nome, è un elemento importante e lo stesso vale per la torba bionda di sfagno.

Rispettivamente devono essere mescolati con proporzioni di 2/3 e 1/3. C’è però spazio anche per altri materiali, basta che siano di provenienza vegetale. Cortecce di abete, oppure di pino o sughero, argilla espansa e polistirolo espanso, sono tutti ingredienti che nel terriccio per orchidee hanno una loro utilità: garantiscono la presenza di nutrienti, di acqua e di ossigeno alle radici in modo costante.

Terriccio per orchidee

Terriccio per Orchidee in fibra di cocco

Non l’ho citata prima per dedicarle un intero paragrafo. Mi riferisco alla fibra di cocco, un substrato molto utilizzato perché pratico ed efficiente. Questo elemento rende il terriccio per orchidee leggero, lascia la pianta ben areata e ossigenata, inoltre migliora il drenaggio. La fibra di cocco ha anche il pH stabile, trattiene l’umidità ed è perfino riciclabile per cui a maggior ragione è da preferire ad altri simili meno green.

Va però sottolineato che non è in grado di fornire nutrimento, chi la sceglie deve quindi prendersi la briga di irrigare l’orchidea con fertilizzanti specifici per cocco o idroponica e associare anche prodotti che contrastino la decomposizione del materiale organico, facendo aumentare la capacitò di assimilazione di elementi nutritivi.

Terriccio per orchidee Cymbidium

Se siamo in cerca di un terriccio per orchidee Cymbidium possiamo usare quello già pronto per orchidee oppure usare foglie di faggio mescolandole con del polistirolo, della perlite o della gommapiuma, utili per mantenere l’umidità.

Un terriccio per questo tipo di orchidee deve assolutamente assicurare un buon drenaggio perché esse non sopportano i ristagni d’acqua. Anche il contenitore va scelto con cura, verificando che abbia un numero adeguato di fori di drenaggio.

Terriccio per orchidee

Terriccio per orchidee: prezzi

Dipende dalla composizione e dalla quantità, non conviene però stare a risparmiare rischiando di mettere in pericolo la pianta intera trovandosi poi a doverla ricomprare.

In genere, il substrato è acquistabile a mezzo euro al litro e le confezioni in commercio ne contengono 10 litri, possiamo però anche trovare dei prezzi più alti se la qualità è alta. Su Amazon una confezione da 10 litri è però venduta a 5 euro.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+, Instagram

Ti potrebbe interessare anche

Pubblicato da Marta Abbà il 14 Maggio 2017