Spina di Cristo: caratteristiche

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Spina di Cristo è il nome di una pianta semisucculenta e che molti scambiano per un cactus. Appartiene al genere Euphorbia che comprende piante molto differenti tra loro. Alcune hanno un portamento arbustivo, altre invece sono succulente, altre ancora hanno spine simili a cactus colonnari oppure a cactus globosi. Tanto vasto è questo genere che si può tranquillamente definire diffuso praticamente ovunque quindi o quasi: in Africa, in Asia e in America.



Andiamo a conoscere nello specifico la Spina di Cristo, tecnicamente nota con il nome scientifico di “Euphorbia milii” per scoprire le sue caratteristiche e anche se è facile o meno coltivarle nel nostro giardino o sul nostro balcone.

Spina di Cristo: caratteristiche

Originaria dell’Africa meridionale, questa pianta ha la natura spontanea di un arbusto dalle discrete dimensioni, composto da fusti succulenti e dalla consistenza legnosa oppure semilegnosa alla base. E’ una pianta semisucculenta quindi da un lato ha dei fusti molto carnosi, dall’altro delle foglie non succulente mentre i suoi fiori sono piuttosto caratteristici e li ritroviamo in tutte le specie di euphorbia: sono detti ciazi.

Vediamo meglio, una per una, queste componenti. Partendo dai fusti, nella Spina di Cristo sono ricchi di ramificazioni ma eretti e costellati da numerose spine di grandi dimensioni. Quando questa pianta cresce e si sviluppa in natura, delle spine così acuminate le sono molto utili per attaccarsi al fusto di altri alberi, cosa che si rende necessaria soprattutto quando si arriva ad una certa altezza e il fusto eretto non è più così forte da reggersi da solo. Il limite di resistenza massimo è poco meno di un metro.

Nella parte apicale dei rami e vicino ai germogli ci sono coperti di foglie, carnose, ovali e di colore verde scuro ma ricoperte da una specie di pelo molto rado che le rende più opache e quasi vellutate. Lo stato delle foglie ci fa comprendere la salute della pianta. Se la stiamo bagnando troppo poco, tendono a cadere mentre se stiamo annaffiando correttamente la nostra Spina di Cristo, allora vedremo spuntare una foglia dietro l’altra.

A partire dalla primavera avanzata, sempre all’apice dei rami, spuntano i piccoli fiori che sfoggiano un bel colore giallo con brattee rosse. Il giallo e il rosso non sono però gli unici colori che possiamo trovare addosso a questa pianta che, grazie ai numerosi ibridi, può avere fiori anche bianchi e rosati. In giardino o sul balcone i fiori seguono le stagioni ma possono spuntare in ogni momento se a pianta viene coltivata in casa.

Spina di Cristo

Spina di Cristo: nome

Prima di scoprire come coltivare questa pianta, sveliamo il perché di questo nome non certo scontato e particolarmente adatto ad una pianta. C’è una leggenda che spiega tutto. Si racconta infatti che questa Euphorbia sia stata usata per realizzare la corona di spine da porre sul capo di Gesù Cristo. Non è molto credibile come storia, più che altro perché la prima Euphorbia Milii giunta in Europa proveniva dal Madagascar, ed era già il 1800, prima non possiamo essere certi che fosse presente in altre zone. Nessuno può negare a priori ma sarebbe certo strano visto che oggi non ci siano esemplari di questa specie in Medio Oriente.

Da precisare che quando si parla di Spina di Cristo non si vuole intendere tutto il genere dell’Euphorbia ma solo l’Euphorbia milli che è un’unica specie. Nella stessa categoria troviamo infatti piante grasse totalmente diverse le une dalle altre, oltre duemila. In comune hanno il fiore e un lattice biancastro ed urticante all’interno di tutte le piante del genere. Alcune sono succulente come la nostra Milii ma non tutte. Lei ad esempio ha delle foglie ben diverse da quelle classiche delle piante grasse

Spina di Cristo: coltivare

Facile da coltivare sia in appartamento che in giardino o in generale all’esterno, questa semi succulenta è facile da coltivare e riesce a regalarci parecchie soddisfazioni se conosciamo i trucchi per trattarla al meglio. Anche se ha il fusto succulento non è molto resistente alla siccità e al caldo se estremi. Riesce a crescere in climi estivi magari caldi e asciutti ma certamente gradisce essere annaffiata regolarmente.

Il terriccio migliore per la Spina di Cristo è quello ben drenato, soffice e incoeso, di solito si usa un miscuglio di terriccio universale, con perlite o pietra pomice che aiuta a far circolare l’aria mentre per mantenere un buon livello di umidità è importante la presenza di foglie o pezzetti di corteccia. Si deve aggiungere anche un po’ di concime a lenta cessione e povero in azoto. Messa in un contenitore non eccessivamente grande, questa pianta richiede annaffiature regolari, altrimenti l’Euphorbia comincerà a perdere il fogliame ed a produrre meno fiori.

Quando sistemiamo questa pianta in casa, cerchiamole una posizione in cui riceva molta luce del sole, anche diretta, per alcune ore ogni giorno, senza esagerare perché potrebbe altrimenti seccare. Da evitare anche l’esposizione a correnti troppo gelide che possono far cadere le foglie e bloccare sul nascere la fioritura.

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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Aprile 2019